Incubo

di lapoetastra
(/viewuser.php?uid=748064)

Disclaimer: questo testo č proprietą del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dą diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


L'incubo č tornato.
Ti prende, e tu non puoi opporti.
Ti cattura, e tu non puoi sfuggirgli
Che cosa fare, allora?
Niente.
Solo stare fermo, aspettando che tutto finisca.
Perchč in fondo ogni cosa che inizia avrą anche una fine, prima o poi.
E tu l'attendi, da tanto.
Non arriva mai.
Il tuo cuore č invaso dal buio che l'Incubo porta con sč.
La tua anima ne č piena, e a volte ti domandi se i tuoi occhi riusciranno mai a rivedere la luce.
Lui arriva, di colpo.
E tu ha paura, in quei momenti.
Ma non riesci a ribellarti.
Ti fa male.
Ma non ti lamenti mai.
Peggioreresti solo le cose, cosģ, lo sai.
Allora stai zitto, cercando di trattenere le lacrime che non vogliono cessare di scendere.
Non gliele fai vedere, perchč si arrabbierebbe.
E ti punirebbe.
Poi tutto finisce, di colpo come č iniziato.
L'Incubo se ne va, e tu puoi respirare di nuovo.
Vedere di nuovo i colori meravigliosi del mondo.
Vivere.
Ma non sarai libero per sempre, ne sei ben consapevole.
L'Incubo rimane, per te.
Anche se non ti č vicino e non ti fa del male.
Lui c'č sempre.
Solo che in quei momenti č travestito.
Da uomo, da persona normale.
Dal tuo vicino di casa.
Quella persona che tutti amano e venerano come la migliore del mondo, compresi i tuoi genitori.
Ma loro non sanno chi lui sia in realtą.
Non glielo hai mai detto.
Nč a loro, nč a nessun altro.
Per paura, per vergogna, forse.
Solo tu lo conosci come č realmente.
Quando sei solo a casa e lui arriva e ti prende, con la forza, contro la tua volontą, allora lo vedi com'č davvero.
Un Incubo.
Il tuo.
A cui non puoi sfuggire.
Chini il capo, in silenzio, e aspetti che un'altra violenza finisca.




Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2907760