interview for Nara Enterprise
La segretaria comparve nella grande sala d’attesa gremita.
-La signorina Sabaku Temari!- chiamò, la voce asettica e
professionale abbinata allo stile degli uffici della famosa
multinazionale.
Temari si alzò dalla sedia in fondo alla stanza e
seguì la ragazza, continuando a mordicchiarsi il labbro,
nervosa.
-Ci sarà da aspettare ancora per molto?- chiese, cercando di
prepararsi al peggio.
-No, signorina Sabaku.- rispose la segretaria che la precedeva.
–Il dottor Nara dovrebbe riceverla subito…-
Le gambe di Temari si irrigidirono.
Maledetto
annuncio!Detestava sentirsi impreparata e quell’ambiente non
la metteva certo a proprio agio!Ma doveva assolutamente fare questo
colloquio…
Percorsero il lungo corridoio che conduceva agli uffici della direzione.
Temari, la mano sudata, continuava a torturarsi un riccio biondo
fuoriuscito dal fermaglio di madreperla.
La segretaria bussò due volte a una grande porta beige sulla
quale spiccava la targhetta con su scritto “Direttore dottor
S.Nara”.
-Avanti!-
rispose una voce.
La ragazza sparì all’interno della stanza.
-Dottor Nara- disse la segretaria, udibile anche dal corridoio in cui
era Temari. –La signorina Sabaku Temari è qui
fuori!-
-La faccia entrare!- rispose una voce profonda e assonnata.
Probabilmente
l’uomo a cui apparteneva si stava stiracchiando.
Temari stirò la camicetta bianca che indossava con le mani e
accomodò la giacca del tailleur azzurro.
-Prego, può entrare!- disse la segretaria, ricomparendo in
corridoio e accennando alla porta che si era richiusa alle spalle.
–Il dottor Nara e la signorina Yamanaka la attendono.-
Temari diede un leggero colpo alla porta e poi abbassò la
maniglia, entrando nella stanza assolata.
La bionda avanzò verso la scrivania dietro la quale si
stagliavano due figure. Una ragazza bionda indossava un tubino verde
smeraldo dal quale uscivano due gambe magrissime ed era in piedi
accanto alla poltrona dalla quale due occhi neri e profondi la
scrutavano.
-Prego, si sieda!- esordì la ragazza dai lunghi capelli
dorati, la voce dal tono forzatamente gentile.
-Grazie!- rispose la riccia, asciutta, sedendosi su una poltroncina blu
dalla parte opposta della scrivania.
Aveva riconosciuto i volti che aveva davanti: Ino Yamanaka,
l’assistente personale del titolare della Nara Enterprise,
nonché sua futura moglie, e, ovviamente, Shikamaru Nara.
Temari puntò i grandi occhi acquamarina nelle iridi castane
del multimiliardario.
Le stava fissando le
gambe tornite e volutamente accavallate sensualmente!
-Innanzitutto buongiorno!- esordì la Yamanaka, puntando lo
sguardo ceruleo sul moro distratto che si riscosse improvvisamente.
-Buongiorno!- rispose la riccia, divertita da quella sorta di scenata
di gelosia.
-Allora, signorina Sabaku…- iniziò
l’altra con tono distaccato. –Non possiamo negare
che, tra tutti i curricula che ci sono pervenuti, il suo si sia
distinto…-
La bionda scrutava Temari, astiosa.
-Allora- continuò. –Potrebbe ripeterci le sue
esperienze lavorative?-
Il moro poggiò i gomiti sulla scrivania, continuando a
fissare la ragazza che aveva davanti.
-Si, certo!- iniziò Temari, distogliendo lo sguardo dal
moro. –Ho lavorato come segretaria presso
un’agenzia assicurativa e, successivamente, presso uno studio
legale durante gli studi universitari. Dopo la laurea, sono stata
assunta dalla Hyuga Corporated come consulente finanziaria, dove mi
occupavo della gestione del capitale, delle azioni e dei fondi per gli
investimenti. Ora stanno spostando le sedi dell’azienda in
America. Io sto cercando un lavoro che mi permetta di restare nel mio
paese.
-Si siamo già informati!Il signor Hyuga ha un’alta
considerazione di lei, signorina!-
-Cosa credeva?!- rispose la ragazza, il suo vero carattere minacciava
di emergere.-Abbiamo lavorato molto bene insieme durante questi sette
anni!E’ stata una collaborazione proficua!...-
La riccia riuscì a riprendere il controllo di sé,
rendendo pacato il tono della voce sul finale.
-Quindi lei non sarebbe disposta a viaggiare per lavoro?-
continuò il direttore, il tono freddo.
-Dipende…- riprese Temari, cercando di sembrare incline a
soddisfare le richieste della Nara Enterprise. –Se si tratta
di viaggi sporadici e di breve durata posso con certezza assicurare
tutta la mia disponibilità. Se parliamo di viaggi di lunga
durata o di trasferimenti in sede stabile, non credo di poterla
soddisfare.-
-E’ un po’ limitativa, signorina…- si
intromise la Yamanaka, infastidendola volutamente. –Capisce
bene che l’azienda richiede la maggiore mobilità
possibile dai suoi dipendenti…Lei sta ponendo già
dei limiti all’impiego della sua persona …-
-Ha detto bene, “la maggiore mobilità
possibile”!- ribattè la riccia, visibilmente
innervosita dall’atteggiamento dell’altra.
–Non credo sia compito dell’azienda stabilire quale
debba essere la mia disponibilità al di là
del’orario lavorativo…-
-Si, ma ammetterà che tra lei e un altro candidato che
dà il massimo della disponibilità…-
-Un altro candidato non avrà certo la mia conoscenza dei
mercati azionari e la mia esperienza lavorativa, signorina Yamanaka!-
si infervorò la riccia, il tono della voce di una nota
più alta. –Dipende da quello che
l’azienda cerca…Di finti competenti ce ne sono
molti, ma di persone che sanno fare realmente il lavoro per il quale
sono stipendiati…-
-Per me può andare!- riprese Nara, intromettendosi in quello
che ormai era un battibecco fra le due ragazze. –Le
comunicheremo noi l’esito del colloquio. Arrivederci!-
Il moro continuò a fissarla.
Temari si voltò verso la futura sposa, interdetta.
-Arrivederci!- le disse la Yamanaka, riprendendo l’aria seria
che per un istante aveva lasciato il posto alla sorpresa.
Il dottor Nara teneva gli occhi scintillanti fissi su Temari, seduta di
fronte a lui.
-Grazie, arrivederci!- rispose la riccia, alzandosi e voltando le
spalle ai due per uscire. Sul volto l’aria compiaciuta di chi
sa di essere osservata in un modo decisamente particolare.
Sul viso di Temari comparve un sorriso.
Merito della piacevole
nottata che aveva trascorso…
Gli occhi di Shikamaru non accennarono a staccarsi dalla figura che si
allontanava dalla scrivania.
La signorina Sabaku chiuse la porta alle sue spalle, lasciando il moro
sotto lo sguardo furente dell’assistente Ino Yamanaka.
-Assumiamola.- esordì, distendendo le braccia verso
l’alto per sgranchirsi.
-Certo eri così impegnato a squadrarla da capo a piedi che
non ti sei nemmeno preoccupato di valutarla obiettivamente!-
ribattè la bionda, acida. –Avevo pensato che non
la volessi prendere in considerazione data la rapidità del
colloquio…-
-Sono stanco!- ribattè lui sbadigliando, incurante della
rabbia che trapelava dagli occhi cerulei. –I colloqui sono
una seccatura!Assumiamo lei e poniamo fine a questo strazio!-
-Ma come fai a fidarti di una persona che non hai mai visto?-
Era sicura che non
l’avesse mai vista prima?!
-Che seccatura!- continuò Shiakamaru, visibilmente annoiato
dalla scenata di gelosia. –Non ho voglia di fare altri
colloqui!Quindi assumiamo lei e basta.-
-Come vuoi!- si arrese la bionda, altezzosa.
–L’azienda non è mica la mia!Se vuoi
inglobare degli incompetenti nel tuo staff, non è un mio
problema…-
-Non mi sembra un incompetente.-
Neji Hyuga era stato
chiaro quando gliela aveva presentata cinque mesi prima. Temari Sabaku
era l’unica persona che fosse riuscito a metterlo a tacere.
Su tutto. E far tacere Neji Hyuga non era un’impresa alla
portata di tutti…
Il ragazzo si alzò dalla poltrona, voltando le spalle alla
futura moglie. Andò verso la grande finestra, fissando le
nuvole che si muovevano al di là del vetro.
Sul volto di Shikamaru comparve un sorriso.
Merito della piacevole
nottata che aveva trascorso…
-Ehi, seccatura!Alzati o
farai tardi al tuo colloquio di lavoro!- esclamò il moro,
entrando nella stanza in accappatoio mentre si asciugava i capelli
gocciolanti con un piccolo asciugamano blu.
La bionda si
rigirò nel letto, arrotolandosi nelle lenzuola nere del
grande letto matrimoniale.
Si voltò
verso il ragazzo, visibilmente irritata.
-Non osare mai
più svegliarmi in questo modo!- ribattè Temari
dopo un attimo, togliendo con la mano i ricci che le erano andati sul
viso.
-Già nervosa
appena sveglia?!- ironizzò lui. –Eppure pensavo ti
fossi scaricata i nervi stanotte!...
-Fottiti, Nara!-
concluse lei, aprendo finalmente i grandi occhi acquamarina e
puntandoli sul viso del ragazzo. –Sei tu che, da cinque mesi,
mi rendi nervosa!-
-Humpf.-
sbuffò lui, fissandola mentre si alzava dal letto seminuda.
-E’ un fatto
obiettivamente innegabile!Essere l’amante di un
plurimiliardario rende nervosi…Questo è
ciò che si evince da una ricerca di mercato…-
ridacchiò lei, in tono professionale.
-Allora tra poco non
avrai più scuse!Dovrai essere sempre calma e tranquilla,
seccatura!- rispose il moro, sorridendo mentre lei si avvicinava.
La bionda gli
ricalcò il contorno delle labbra con la lingua, premendo il
seno nudo contro il suo torace.
-Mi stai dicendo che hai
perso tutto in borsa e non sei più un ricco imprenditore?-
rise lei, ironica.
-Seccatura!-
sbuffò Shikamaru, roteando gli occhi.
-Scemo!- gli rispose,
staccandosi da lui e prendendogli dalle mani l’asciugamano
blu bagnato. –Se non sbaglio questo è il mio
asciugamano…-
-Ridammelo, seccatura.-
le intimò lui, il tono falsamente minaccioso.
-Vieni a
prendertelo…- lo provocò lei, allontanandosi di
qualche metro e facendo penzolare l’oggetto conteso sopra la
sua testa.
-Ridammelo, seccatura.
Non costringermi a intervenire brutalmente, che non ne ho
voglia…- la minacciò, sorridendo.
-Il signor Nara non
può scomodarsi a venire a prenderlo?!- lo derise.
I due scattarono
insieme. Temari scappò all’interno del bagno.
Shikamaru la raggiunse e afferrò un lembo
dell’asciugamano, girando intorno alla ragazza e afferrandola
con un braccio.
Temari si
ritrovò improvvisamente gettata sotto il getto
d’acqua tiepida della doccia, seminuda.
Il moro la raggiunse,
gettando a terra l’accappatoio e schiacciandosi contro di lei.
Le labbra dei due si
sfiorarono.
-Se non ti sbrighi farai
tardi al colloquio, seccatura!- continuò il moro, il viso
incorniciato dall’acqua che gli scorreva addosso.
Temari sorrise,
maliziosa, cingendogli il collo con le braccia tornite.
-Come posso far tardi al
colloquio se il capo non è ancora arrivato, dottor Nara?!-
Note:
Ed ecco un'altra ShikaTema per la gioia di coloro che amano questo pairing!
Volevo specificare che, al contrario di quello che si potrebbe pensare
leggendo questa fic, io amo molto il personaggio di Ino...
Spero che la fic vi piaccia!Aspetto le vostre recensioni...
Ringraziamenti per le recensioni a "Sunday morning":
shikatema: ti ringrazio
molto per la recensione!Sono felice che la fic ti sia
piaciuta...è un pairing a cui tengo molto...Un bacio!
Shatzy: in realtà sembra
che nei due giorni successivi abbiano visto Temari girare con in mano
lo scalpo del povero Shikamaru ^_____^ ...Grazie mille per la
recensione!
Lily_90: ebbene si!Temari
stupisce i suoi fans e si mette al volante!Mi fa piacere sapere che hai
gradito questo piccolissimo omaggio ^_________^ ... Ti ringrazio
per le recensioni. Sono felice di sapere cosa pensi delle mie fic...Un
bacione!
bambi88: ti assicuro che Temari
al volante terrorizza più me che te...E Shikamaru...indovina chi
è il mio modello?!Credo che tu lo conosca, almeno di vista...Un
bacione, mia cogiudice, e grazie per le recensioni e la pazienza!
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