FLASH.
Sangue. Sangue. C’è sangue dappertutto.
Cicatrici, più o meno profonde, ti solcano il torace.
Il cuore batte all’impazzata, le mani tremano contro il metallo lucido della sedia.
Ti hanno tolto i vestiti. La tua pelle è tanto fredda da non sentire più nulla.
“Un’altra, un’altra soltanto” li hai sentiti dire. “Un’altra iniezione e basta”. Ma ormai non reagisci neanche più.
Immobile, freddo, nudo. Impotente.
So cos’è un avvelenamento del sangue, Katniss. Anche se mia madre non è una guaritrice.
Credo che la tua ferita stia sanguinando di nuovo.
Manda giù queste.
Ho sempre saputo che eri la sua preferita.
Fidati di me.
Altri flash. Danno fastidio agli occhi.
Vorresti dirgli di smetterla. Vorresti mandarli via.
“Un’altra iniezione soltanto”.
Ti fa male.
Non rischierai la vita per me.
Che ne dici di quel bacio?
Resta con me.
Le parole ti sgusciano via dalla bocca. Fa male persino parlare, ma non puoi fermarle.
«Se… mpre.»
Un getto di luce colpisce i tuoi occhi e cadi a terra, esanime.
NdA: Okay, ho scritto questa storia un po' di tempo fa, ma — con l'uscita di Mockingjay al cinema — ho deciso di rimetterla a nuovo. Ho due cose da dirvi: "PEETAAAAAAdjbvfvjxfvncdj" e "recensioni ben accette".
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