da mi basia mille
Pelle. Calore.
La seta si avvinghia ai calcagni sudati, come nastri che ci accompagnino nella danza.
Tu gemi.
Dammi mille baci, Lesbia mia.
Le mie labbra voraci ti martoriano il collo mentre infrangi le mani bianche tra i miei capelli,
ti stringi, spingi, la curva della
tua schiena si inarca nell’impeto e la follia brucia le tue
guance in quest’estasi
che nessun angelo potrebbe mai darti,
e baci, baci, baci, scivoliamo grondanti di noi strofinandoci il petto, i fianchi, trame marmoree di vene serpeggiano
fra i muscoli tesi, la tensione plastica delle mie braccia che tentano di sottrarti all’abisso come fossi Laoconte.
[O Ade]
Dammi mille baci,[ Ciel ] , Lesbia mia.
Perché presto, molto presto, dormiremo una notte perpetua.
...
I personaggi della storia hanno tutti superato la soglia della maggiore età.
Rating selezionato sulla base di una scena dal chiaro stampo
sessuale, imbastita però in maniera non dettagliata e dalla
valenza primariamente simbolica.
|