Pumpkin Purgatory (tradotta da Appletree)

di Drachenmina
(/viewuser.php?uid=59647)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Salve a tutte, sono Appletree e potete trovare le mie storie a questo link: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=28680 (magari fate un salto per dare un'occhiata ;)

Questa storia appartiene a Drachenmina, una ragazza inglese gentilissima che mi ha concesso di tradurla. E' un racconto molto divertente, che ha scritto per Halloween e che io ho tradotto per augurarvi un Buon Halloween :) Spero lascere un commento, per farmi sapere se vi è piaciuta. Vi risponderò via mail.

Ovviamente è una Snarry Slash, ma la può leggere chiunque perchè oltre ad essere molto divertente, non ci sono scene esplicite. 

Il link della storia originale è questo: http://drachenmina.livejournal.com/29584.html#cutid1

Buona lettura :D


Pumpkin Purgatory

 

Severus Snape svoltò l’angolo di Spinner’s End, e si bloccò insospettito davanti alla porta di casa.

C’era qualcosa nel portico che non c’era quando era uscito di casa quella mattina.  Inoltre, questo qualcosa era di un vivace color arancione che lui detestava infinitamente,  molto simile a quell’orrenda tinta meglio conosciuta come castano ramato Weasley.

Quando si avvicinò cautamente alla casa, l’orrore totale si palesò davanti ai suoi occhi. Era una zucca; Inoltre era stata svuotata e intagliata come da tradizione.*

 Quella cosa sventurata aveva persino avuto l’ardire di sorridergli.

Severus strinse le labbra. Prese la mira e diede un calcio ben piazzato a quella escrescenza infernale, che fece un piccolo volo dalle scale e continuò a rotolare giù per la collina, con il suo tappo al seguito. Severus grugnì la sua soddisfazione ed entrò in casa, sbattendosi la porta alle spalle.

 

                                                                           ~*~*~*~*~*~*~*~

 

Il giorno seguente, ce n’erano addirittura due di quei dannati ortaggi; uno sorrideva felice, l’altro aggrottava le sopraciglia con chiari intenti malvagi in una terrificante parodia di due maschere teatrali.

Senza riuscire a impedirselo, Severus raccolse quello allegro, che gli ricordava per qualche strana ragione Harry Dannato Potter, il Ragazzo Sopravvissuto per essere Irraggiungibile.

Guardò con crescente orrore la bocca della zucca che iniziava a muoversi, e iniziava a cantare:

*Cavolfiori soffici

 Cavoli gialli

 Fragole dolci

Barbabietola rossa

 

Inorridito, lasciò cadere la cucurbita infernale sul ciottolato, che si spiaccicò rumorosamente in pezzi mollicci. La sua voce, comunque, continuava con piagnucolante tono di rimprovero:

Le Fave dormono avvolte in una coperta

 

Sollevando un piede, Severus schiacciò definitivamente i resti della zucca canterina. Soddisfatto, portò l’attenzione sull’altra dall’aspetto più malinconico. L’espressione della zucca sopravvissuta non era cambiata, ma Severus percepì un vago tremore scuotere l’ortaggio.  Rilassatosi, stava per entrare in casa - ma pensandoci meglio, sollevò la bacchetta, spedendo quell’abominio arancione a far compagnia al gemello, nel purgatorio delle zucche.

 

                                                                             ~*~*~*~*~*~*~*~

 

Il giorno seguente, Severus era curiosamente recalcitrante all’idea di tornare a casa dalla farmacia dove passava i giorni a preparare pozioni e a ringhiare ai clienti, molti dei quali si infuriavano al quanto per il suo sarcasmo tagliente. Arrabbiato con se stesso per quell’attimo di codardia, camminò con determinazione verso la collina.

C’era un intera fila di dannate zucche-porta-candela davanti alla porta, che oscillavano tranquillamente sul portico.

Più tardi, Severus avrebbe dovuto ammettere che la sua reazione era stata un tantino eccessiva,  mentre con cautela occultava la vista ai possibili passanti, puntava la bacchetta e faceva esplodere quelle orrende maschere sogghignanti.

Forse era stato un po’ avventato, dato che ora l’intera strada era ricoperta di polpa di zucca e cera di candele. Oltretutto, la cornice della porta si era leggermente scheggiata, aveva notato con disappunto mentre chiudeva la porta.

 

                                                               ~*~*~*~*~*~*~*~

 

Il giorno seguente prese decisamente in considerazione l’idea di non andare al lavoro, ma temendo di venire ridicolizzato, nel qual caso questa storia fosse diventata di pubblico dominio, si costrinse ad uscire dal letto per recarsi alla farmacia, dove sfortunatamente fuse il suo miglior calderone e maltrattò tre clienti.

Questa volta, mentre tornava a casa, percorse la strada con la bacchetta pronta.  Qualunque demoniaco  vegetale decorativo fosse stato lì ad accoglierlo, lo avrebbe trovato preparato.

Quello a cui non era preparato, comunque, fu trovare il portico totalmente libero, perfettamente ripulito, un nuovo zerbino con l’improbabile dicitura Welcome e i resti delle zucche completamente scomparsi dalla strada.

Sicuro di essere sul punto di scoprire cosa c’era dietro questo vile piano ai suoi danni, Severus aprì la porta. C’era uno strano odore nell’aria, che grazie al suo olfatto sviluppato  riconobbe in fretta come odore di dolci appena fatti e…zucca. Stringendo la mascella, si precipitò in cucina.

Come aveva immaginato, c’era una grande torta di zucca poggiata sul tavolo. Quello che Severus non si era aspettato, comunque, era trovare Harry Potter, completamente nudo a parte un grembiule, un cappello da chef, due guanti da forno e un sorriso provocante, vicino ad essa. Potter gli sorrise radiosamente.

“Ciao Severus!Ho pensato che sarei stato carino così. Ti avevo lasciato qualche piccolo dono di Halloween, ma,” si accigliò, “credo che qualche vandalo abbia ne abbia fatto strage.”

A parte il desiderio di ridurre Potter e torta a pezzettini, Severus tacque pensieroso. Era vero, i piccoli regali come li aveva definiti Potter gli avevano provocato non poca irritazione e probabilmente gli avevano tolto anni vita. In ogni caso, era ugualmente vero che era il pensiero quello che contava.

“Io detesto Halloween.” Gli disse, valutando sinceramente cosa avrebbe potuto pensare il ragazzo, e come sembrava davvero cresciuto da ciò che poteva intravedere dal grembiule.

“Comunque,” Continuò, “potrei non essere contrario a qualche fuoco d’artificio.”

Fin


 

 

*L’autrice qui  dice che le zucche sono intagliate in stile Jack-o-lantern, personaggio su cui è basata la tradizioned i Halloween di intagliare le zucche con sembianze umane e metterci dentro una candela. Potete trovare maggiori info a riguardo su internet.

*La canzone Cauliflowers Fluffy è stata scritta da V.P. Mitchell su musiche di Hugh Mitchell.

 

Lasciate un commento, o voi che entrate!

 

 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=292154