Cinque Notti

di ___Page
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Contro ogni legge, contro ogni regola,
per quegli occhi di ghiaccio capaci di incendiarle il cuore






 


Si svegliò di soprassalto quando percepì il rollio del sottomarino ancora emerso.
Saggiò con le mani il morbido lenzuolo sotto di sé mentre apriva gli occhi nocciola mettendo a fuoco.
Assunse un'espressione accigliata nel rendersi conto che qualcosa non andava.
Cosa stava succedendo?!
Perché la nave era salpata?!
Il cervello addormentato si rimise rapidamente in funzione, elaborando febbrile le informazioni racimolate in quei pochi secondi, mentre Margaret si tirava su a sedere con il cuore che batteva all'impazzata.
No!
Non potevano ripartire!!!
Lei non...
Lei doveva...
Si trovò a trattenere il fiato e a sgranare gli occhi in preda al terrore.
Scostò le coperte bruscamente per raggiungere la sala comandi e far fermare il sottomarino ma non fece in tempo a piegare la gamba per posare il piede a terra che la porta si aprì lentamente lasciando filtrare uno spiraglio di luce all'interno della cabina.
Sentì il corpo rilassarsi e il sollievo diffondersi nelle vene quando lo vide, cogliendo il suo solito ghigno storto anche nella penombra.
Era tornato, per quello erano ripartiti.
Era stata proprio sciocca a prendere anche solo in considerazione la possibilità che Jean Bart avesse messo in moto senza aspettare il rientro del Capitano.
Gli sorrise senza risparmiarsi, come faceva sempre, mentre lui posava la nodachi, toglieva il cappello e si spogliava con calma, il tutto senza staccarle gli occhi di dosso.
Quando rimase in boxer si avvicinò finalmente al letto, infilandosi sotto le coperte, mentre anche lei tornava a sdraiarsi, e trascinandosela contro deciso.
Margaret inspirò il suo odore a pieni polmoni, chiudendo gli occhi per assaporarlo meglio.
Quanto le era mancato!
Quell'escursione all'isola sembrava destinata a non finire mai, tanto che le era sorto il sospetto che Bepo e Shachi si fossero ammutinati e lo avessero sequestrato.
Sarebbe voluta andare a cercarlo ma Penguin era stato irremovibile e, d'altronde, stava solo eseguendo gli ordini del Capitano.
Pensava che Law fosse un po' troppo apprensivo ma si rendeva anche conto che, per quanto fosse una Kuja, inoltrarsi nella fitta boscaglia di un'isola inesplorata non era saggio nelle sue condizioni.
-Tutto bene?!- domandò Law posandole una mano sul ventre ancora piatto.
Margaret rinnovò il sorriso, portando un palmo sulla guancia ispida del chirurgo.
-Ora sì- mormorò.
-Come mai eri sveglia?!-
-Ti aspettavo- rispose senza più nemmeno un'ombra di imbarazzo.
Il moro si concesse un breve vero sorriso, scostandole una ciocca bionda dal volto.
-Ora dormi però, ne hai bisogno-
L'ex guerriera gli scoccò un'occhiata eloquente e maliziosa mentre si avvicinava con le proprie labbra alle sue, inondandolo di gelsomino.
-Ma non ci penso nemmeno! Sono cinque notti che dormo senza di te, c'è una cosa di cui ho decisamente più bisogno!- affermò, determinata.
Non provò neppure a opporsi, il Capitano, e l'accolse prontamente tra le braccia mentre le permetteva di salirgli sopra a cavalcioni, ghignante e felice come non mai.





Angolo dell'autrice: 
Ed eccomi alla fine di questa breve long. 
Cavolo se ho amato scriverla, ci ho davvero lasciato il cuore e vorrei tanto ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutata dandomi consigli o anche solo ascoltandomi raccontarla in anteprima. 
Vorrei ringraziare di cuore Emy, Zomi, Star, Metal e Lucy per il loro tangibile sostegno e anche tutti i lettori silenziosi. 
Come sempre è stato per me un piacere scriverla e mi auguro sia stato per voi un piacere leggerla! 
Grazie davvero di cuore! 
Piper. 
 




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