The
Magic Adventure
Parte
1. Uno strano negozio.
Il sole splendeva alto a
New York e Kia Black, una normale ventenne come tutte le altre, stava
correndo per andare a scuola, come tutte le mattine.
Più tardi,
finita la scuola, la ragazza incontrò le sue amiche al
parchetto fuori da casa sua.
-Allora Kia...stai ancora
pensando all'Arcadia? Ma lo sai che Harlock e soci sono solo dei
personaggi finti?- disse Mary, una delle sue amiche con tono beffardo.
-Guarda che lo sò! Cosa ti credi? Che vivo nel mondo dei
sogni? E poi, vedrai che prima o poi, lo incontrerò anche
io!- ribattè la ragazza con rabbia. Il sorriso dell'amica si
trasformò in una risata che fece piangere la ragazza che,
senza reagire, scappò via dall'amica e andò verso
il centro, senza accorgersi di dove stava andando. Ad un certo punto,
la ragazza si fermò a prendere fiato e si trovò
davanti ad un negozietto di una vecchia signora che non aveva mai visto
in vita sua. Incuriosita, entrò dentro al locale. La ragazza
notò che era pieno di cianfrusaglie e un'odore di antico.
-Ciao ragazzina...cerchi qualcosa?- disse l'anziana signora,
proprietaria del locale alla ragazza che si guardava intorno
incuriosita, cercando qualcosa che poteva fare a caso suo. Si
voltò verso la vecchietta e le disse: -Se ha qualcosa
per far sì che io possa entrare in un mondo di
un'anime...un cartone animato giapponese...ben venga! Voglio
assolutamente dimostrare alle mie amiche che l'Arcadia e Harlock
esistono...ma...come posso fare?- . La ragazza, scoraggiata, si mise a
piangere, ma l'anziana signora, ebbe qualcosa per lei.
Scafutò dentro ad una vecchia cassapanca, e tirò
fuori un ciondolo a collana. -E...quello cos'è?- chiese la
ragazza asciugandosi le lacrime. -Questo è un gioiello che,
all'apparenza potrà sembrare una cosa banale, ma pensando ad
un posto in cui vuoi andare, potrai raggiungerlo in poco tempo e
addirittura, trasformarti in una coraggiosa guerriera dai poteri
magici- . La ragazza si chiese se la stesse inagannando. Come se la
donna intuisse i suoi pensieri, le disse: -Non è un
inganno...e non voglio niente...dai prova...- . La ragazza
annuì e pensò all'Arcadia, ma sopratutto ad
Harlock, quel misterioso uomo dalla cicatrice sul volto e la benda
sull'occhio. Senza sapere come, la ragazza finì proprio in
braccio ad Harlock che la fissò con uno sguardo confuso. -E
tu da dove salti fuori?- chiese l'uomo osservandola. La ragazza,
imbarazzata, scese dalle gambe del Capitano e si scusò,
ancora incredula di dove era finita. Era finita proprio da lui! Se lo
avessero saputo le sue amiche! -Il mio nome è Hikaru Tomonji
e sono una ragazza...aspetta ma il mio nome non è
Hikaru...ah è vero! Qua i nomi cambiano e diventano
giapponesi perchè siamo in un anime!- -Non sò di
cosa tu stia parlando, ma fammi capire...quindi il tuo nome
è Hikaru?- chiese sempre più confuso Harlock.
Hikaru annuì. -Bene, Hikaru...lascia che ti presenti il
resto dell'equipaggio- disse sorridendo Harlock guidando la ragazza
fuori dalla sua stanza. -Capitano, come mai quella ragazza era con
lei?- chiese il primo ufficiale. Harlock disse all'ometto: -Non stavamo
facendo niente di cui pensare male...stavamo solo parlando...-. La
ragazza annuì poi riprese a camminare con l'uomo. A
metà strada però si fermò. -Harlock
io...ecco...ti devo confessare una cosa...sono sempre stata innamorata
di te...e ora che ti vedo, sento che quello è provo
è reale...io...ecco...vorrei tanto baciarti...- disse Hikaru
all'uomo. Si alzò in punta di piedi per raggiungere la sua
altezza e si chinò poi, prese a baciare le sue labbra con
passione. Harlock si lasciò baciare, ma, a fine bacio, le
disse: -Hikaru...sei una ragazza molto carina...ma devi anche capire
che io sono un uomo perciò non sò se posso
ricambiare il tuo sentimento...è tanto tempo che non
stò con una donna e non vorrei farti soffrire...mi capisci
vero?- . Hikaru abbassò gli occhi, pieni di lacrime e disse:
-L'unica cosa che ho capito è che sono sbagliata qua...e che
non posso amare nessuno e che, perfino la persona che ho amato tanto
tempo, mi ha spezzato il cuore...ecco! Vattene via! Non ti voglio
vedere più!-. Harlock la guardò andarsene e si
sentì in colpa...perchè aveva detto quelle cose e
non si era lasciato andare al sentimento che da anni aveva accantonato
come l'amore?
Parte
2-Il passato di Harlock.
La ragazza,
convinta, che le cose sarebbero andate come avrebbe voluto
lei, decise di andarsene via da quella nave. Si
andò a nascondere in bagno, dove però, convinta
di essere da sola, invece, notò un ragazzo biondo che era
appena uscito da uno dei bagni che le chiese: -E tu chi sei? Sei nuova?
Non ti ho mai vista prima sulla nave...- -E non mi vedrai
più! Io...me ne vado...- rispose la ragazza con rabbia a
Tadashi che, le si avvicinò e le posò una mano
sulla sua spalla e, le disse:- è successo qualcosa? Ti va di
parlarne?-. La ragazza annuì e raccontò a Tadashi
tutto l'accaduto. -Ti dirò una cosa...Harlock mi ha
confessato che voleva innamorarsi. Aveva provato a stare per un periodo
con Kei Yuki, la bionda che sta sempre con lui a guidare l'Arcadia, ma
alla fine non ha provato niente. Aveva scoperto che la sua, era solo
stima. Non l'amava. Aveva scambiato il suo amore per
stima...può succedere sai? è per questo che non
si vuole legare a nessuno...- . Hikaru rimase ad ascoltare le parole
dii Tadashi e ci riflettè su. In effetti era
così. Uno, dopo aver dato tanto ad una persona, dopo ci
rimaneva male...-Ho capito...mi dispiace per averti trattato male
prima...il mio nome è Hikaru Tomonji- disse la ragazza
alzandosi in piedi assieme a Tadashi, che anche lui si alzò
in piedi. -Io sono Tadashi Daiba- rispose il biondino
sorridendole. -Comunque, non ti devi preoccupare...anche io
ero come te tempo fa...a proposito...da dove vieni?- aggiunse lui,
continuando a sorridere. -Uhmmm....beh è complicato...ti
dico solo che qua ci sono finita per caso- . Tadashi buttò
la testa all'indietro e rise rumorosamente. -Cosa ridi? è
vero!- disse lei ridacchiando. Ripensandoci, in realtà era
buffo. Come poteva dirgli infatti che lei era lì ad opera
dei suoi poteri magici? S'incamminò verso la stanza di
Harlock, lasciando Tadashi che andò nella stanza dei comandi
della nave.
Parte 3. Al
cuor non si comanda.
Hikaru arrivò
davanti alla porta della camera di Harlock. Dato che, per il momento
era tutto tranquillo, l'uomo si era rifugiato nella sua stanza anche
per riflettere, oltre che per bere del buon vino rosso. Infatti,
l'uomo, stava tenendo tra le mani, un bicchiere di vetro contenente il
liquido. -Quella ragazza è piena di mistero e credimi, il
mistero non sò perchè ma mi attrae- disse Harlock
a Meme, un'aliena che si nutriva solo di alcool.
-Immagino...perchè non le dici quello che provi veramente
per lei? é solo quello che sta aspettando...- rispose la
donna. -Mi piacerebbe...ma dopo quello che è successo con
Yuki, mi sono ripromesso che non avrei più amato nessuna se
non sarei stato sicuro...- -Stavolta non è un "condividere
idee" ma è un essere innamorati...non hai neanche mangiato a
pranzo- disse Meme interrompendo Harlock, che continuava a far
ondeggiare il vino dentro al bicchiere. A quell'affermazione, smise di
far ondeggiare il liquido violaceo. -Quindi cosa mi consigli di fare?-
chiese l'uomo incuriosito dalla risposta che avrebbe ricevuto. -Vai e
dille tutto...se attendi, potresti farla soffrire ancora di
più- -Sì ma io voglio esserne sicuro...-
Da dietro alla porta,
Hikaru, ascoltò i loro discorsi. La amava! O perlomeno...le
piaceva...ma com'era possibile? Si erano visti si e no solo due minuti
e si era già innamorato di lei? Non ci poteva credere...ma
com'era possibile? Si allontanò dalla porta, proprio nel
momento in cui, Harlock uscì dalla stanza.
-Harlock...io...io volevo scusarmi per ciò che è
successo poco fa...non so cosa mi sia preso...- disse la ragazza
all'uomo, che le sorrise e le mise una mano tra i capelli rossi della
ragazza. -Non ti devi preoccupare di niente...ormai è acqua
passata...vieni che andiamo insieme sul ponte a vedere cosa
succede...ti va?- . La ragazza annuì e gli sorrise di
rimando, poi, i due si allontanarono insieme.
Parte 3. Problemi a
bordo e gelosie.
-Ragazzi, vi presento
Hikaru! Lei è una nuova del nostro equipaggio!
Entrerà a far parte del gruppo praticamente subito...quindi,
trattatela bene!- disse Harlock ai suoi uomini.
Tutti, guardarono
incuriositi la ragazza, che si aggirava per la nave con un'espressione
imbarazzzata in volto. "Accidenti...e adesso che faccio?"
pensò la ragazza. Come se Harlock avesse intuito i suoi
pensieri, si voltò verso la ragazza e le disse: -Se vuoi,
puoi farmi da assistente qua al ponte...-. Hikaru si fermò a
camminare, strinse a sè il gioiello che portava legato da
una corda rossa, abbassò lo sguardo e disse all'uomo:
-Tu...hai mai amato qualcuno? Dico...veramente...-. Harlock si
fermò e si voltò a guardarla. -Che cosa...che
cosa intendi dire?- -Dico sul serio...io, penso che l'amore sia una
cosa meravigliosa...specie se condivisa con una persona speciale...ed
è per questo che io...- disse Hikaru. Alzò gli
occhi verso Harlock, e notò Kei che li stava spiando. Era
forse gelosa? La ragazza, scosse la testa a quel pensiero. Harlock
guardò verso la direzione dello sguardo di Hikaru, e
notò anche lui che Kei li stava fissando, con le lacrime
agli occhi. -Capitano!- disse la donna correndo dal Capitano e
abbracciandolo. Proprio, davanti agli occhi di Hikaru.
-SCOLLATI DA
HARLOCK! IO LO AMO!- gridò Hikaru anch'essa con le lacrime
agli occhi. Harlock e Kei si voltarono. -Tu...non puoi amarlo, sei solo
una ragazzina!- le disse la donna ancora abbracciata ad Harlock. - E
allora? anche io ho il diritto di amare!- le rispose Hikaru, stringendo
tra le mani il ciondolo. Kei, si avvicinò alla ragazzina, e
le sussurrò all'orecchio: -Sei solo una povera illusa se
pensi che Harlock potrà mai stare con te...non vedi quanti
anni avete di differenza? Troppi direi...quindi, fatti da parte e
lascia che sia una vera donna, a prendere il cuore di Harlock...- e se
ne andò.
Parte 4. Amore impossibile...o
no?
Quella sera,
Hikaru, si chiuse nella sua stanza a pensare. Forse, Kei, aveva
ragione...forse davvero non potevano stare insieme. Qualcuno
bussò alla stanza della ragazza, che si nascose sotto alle
coperte. -Non ci sono per nessuno...- disse la ragazza. Harlock
entrò nella sua stanza. Hikaru si sgridò da sola
per non aver chiuso la porta a chiave. -Non hai cenato...- disse la
voce dell'uomo. Hikaru, a sentire quella voce calda e un pò
roca, sobbalzò. -Per quanto è successo
oggi...io...- disse Harlock ma Hikaru lo bloccò. -Senti...mi
dispiace per averti arrecato tanti disagi...posso anche andarmene se
vuoi...-. Harlock le spostò la coperta, dolcemente, si
chinò, le diede un bacio sulla guancia e le disse: -Tu non
puoi andartene...non ora che sapere le cose come stanno...io,
sono innamorato di te fin dal primo momento in cui ti ho incontrata- .
Senza pensarci, Hikaru, lo abbracciò e lo baciò
sulle labbra. -Anche io...ti ho sempre amato fin da quando ti vedevo in
televisione...ti amo Capitano...- sussurrò la
ragazza, e riprese a baciarlo con più passione. I due fecero
l'amore per tutta la notte, amandosi con passione e lasciando che gli
anni che li dividevano, erano solo inutili numeri, ma solo l'amore
contava in quella notte di passione.
Quinta
e ultima parte. Una dura battaglia.
-Capitano!
Capitano! Ma dov'è il Capitano?- mormorò Yattaran
in prenda all'agitazione. Il Dr. zero, uscì dalla sua stanza
e chiese all'uomo: -Che cosa succede?-. Yattaran, si voltò
verso il dottore e rispose: -Ci stiamo avvicinando al pianeta delle
Mazoni che ci attaccheranno a breve-.
Subito, Kei, fece dare
l'allarme, che risuonò per tutta la nave. Nel frattempo,
Harlock si alzò dal letto e disse, a Hikaru, teneramente:
-Dobbiamo andare...- -Problemi con le Mazoniane?- chiese la ragazza con
un sorriso beffardo. -Già...hai qualche idea?- rispose il
Capitano mentre si rivestiva. Hikaru sorrise e rispose: -Io ne avrei
qualcuna...-
Nel
frattempo, le Mazoniane, stavano prendendo il controllo della nave,
seminando il panico e il terrore. -Ehi voi cosa credete di fare?- disse
Hikaru. Le Mazoniane si voltarono verso dove proveniva la voce, e si
accorsero che veniva dalla porta principale che conduceva al ponte. -La
dovete smettere di seminare il panico e il terrore per tutta la nave!
V'impedirò di distruggere Harlock e la sua nave
perchè io sono Hikaru Tomonji e vi conviene non farmi
arrabbiare!- concluse la ragazza.
-Come osi
intrometterti stupida ragazzina?- chiese la regina Raflesia che, tra le
mani, teneva una lancia. -M'intrometto eccome, dato che Harlock
diventerà presto mio marito! Perciò...preparati a
combattere!- rispose Hikaru impugnando il suo scettro. -Bene, visto che
hai deciso di morire...ti lascerò questa occasione!-
gridò la donna, lanciandosi verso la ragazza che, al suo
attacco, rispose con un fascio di luce, lanciato dallo scettro. La
donna, con un grido di dolore esplose. Tutte le Mazoniane
cominciarono ad impazzire, distruggendo ogni cosa della nave. -HAI
VISTO COS'HAI COMBINATO? PER COLPA TUA è VENUTO FUORI TUTTO
QUESTO CASINO!!- urlò Kei cercando di difendersi
dall'attacco di una Mazoniana a Hikaru, che se ne stava in piedi ad
osservare la scena. Ad un certo punto, qualcosa si fermò. Il
tempo sembrava essersi fermato. Tutti all'improvviso, smisero di farsi
la guerra. Un'energia avvolse Hikaru e si scagliò su tutta
la nave. -IO AMO L'ARCADIAAAAA!!!!!!!!- urlò la ragazza
mentre l'energia lucente avvolse tutta la nave, eliminando
completamente le Mazoniane che cominciarono a bruciare, ma senza
incendiare la nave.
Epilogo.
Qualche ora
più tardi, Hikaru si svegliò. Harlock,
andò dalla ragazza e le disse: -Come stai? Ti sei ripresa?-.
Hikaru annuì dolcemente e rispose:-Mi sento ancora un
pò stordita ma sto bene...-. -Grazie per averci
salvato...sei stata di grande aiuto...ti amo...- le disse Harlock,
baciandola sulle labbra. La ragazza ricambiò il bacio ma
tornò seria. -Io...devo andare...- gli disse. -Che
cosa?- chiese lui. -Devo tornare nel mio mondo...è stato
bello stare qui...ma io non posso stare qua per sempre...- rispose lei
alzandosi lentamente dal letto. -Non puoi lasciarmi
così..ormai fai parte dell'Arcadia, e l'Arcadia fa parte di
te...quindi non andartene...te lo chiedo per favore...resta con
me...sei l'unica ragione per cui io viaggio per pianeti...- disse
Harlock prendendola dolcemente per il braccio. Hikaru, a quello sguardo
carico di tristezza e malinconia, non potè resistere.
Sorrise e gli disse: -Aspetta un secondo che vedo cosa posso
fare...-.
La ragazza si
concentrò intensamente, e con i poteri, creò una
sua copia identica che spedì nel mondo reale. -Hai fatto la
scelta giusta..anche se strana...- le disse Harlock, ancora stupito di
quanto aveva appena visto. Le sorrise, l'abbracciò
e la baciò. Finalmente, poterono stare insieme. -Manca una
sola cosa...- rispose Hikaru. Come se le leggesse nel pensiero, Harlock
disse, assieme alla ragazza:- Kei!-.
La donna, era
nel ponte che stava controllando la situazione. Sentì dei
passi a lei familiari. Erano quelli di Harlock, che si fermò
e le disse: -Kei...io...- -Ho già capito tutto...vi chiedo
scusa, e vi auguro di essere più felici che
potete...invitatemi al vostro matrimonio!- rispose Kei con un sorriso,
stavolta sincero.
Tutti e tre
si abbracciarono e finalmente, furono felici.
FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!
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