Il flusso continuo dei tuoi pensieri

di Carioca
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Lo sai? Più ti guardo e più mi rendo conto di quello che ho provato per te. Ed è qualcosa che non ho mai provato prima, altrove, ed è qualcosa che non so se riproverò ugualmente, in futuro.
Sei stanca. Hai il volto segnato dalle occhiaie, quasi invecchiato, ma che non perde la solita energia. E poi, certo, occhi e labbra hanno sempre la solita espressione sicura, arrogante e combattiva, pur lasciando un meraviglioso spiraglio infantile. Sarà questa la tua magia? Anche ora rimani per me la bellezza ideale. È qualcosa di viscerale, che può sempre trasformarsi e mai distruggersi; innaturale, totale.
Perché? Non sei più la Regina di carta che tormentava i miei sogni: il tuo carattere è del tutto incompatibile con il mio, o almeno quasi in ogmi aspetto; non sei perfetta tu, nè i tuoi capelli d'oro nè il tuo volto. Niente ha resistito all'impatto con la realtà: persino gli occhi, in cui riponevo tutte le mie speranze, sono di una banalità non degna di te.
Tutto era im realtà poco più di Niente, ma io l'ho voluto comunque portare verso il cielo. E allora giungo alla prova regina di ciò che non ho voluto mai ammettere neanche a me stesso: tu eri così, solo dai miei occhi.




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