04/12/14
Cara nonna,
lo so che probabilmente non vorresti mai sentire ciò che scriverò in queste pagine, ma mi sembri la persona più affidabile a cui raccontare questo periodo estenuante che sto attraversando. So che vorresti vedere la tua nipotina sorridente come quanto ti portavo in giro per il paese con la carrozzina e correvo mentre tu mi intimavi di andare piano, ma invece non è così, anzi. Da quando sei morta tutto è cambiato, soprattutto il rapporto con la mamma, lei non mi capisce. Mi ricordo quando mi rifugiavo da te a piangere perché mamma mi urlava contro per un 8 a scuola, manco fosse 5, e tu iniziavi a raccontarmi tutte le storie che avevi vissuto da giovane a scuola, anche se eri arrivata fino alla quinta elementare. Eri proprio una peste, come lo sono io ora. Tutti mi dicono che ti somiglio molto. I lineamenti del viso, la bocca e gli occhi, mi chiedo ancora se io abbia preso questa forte miopia da te, visto che la mamma gli occhiali non li porta. Sai, in quelle dure settimane che ho passato circa tre anni fa, ho trovato degli amici veramente speciali. Ora non li vedo quasi più. Tutta colpa della scuola. Non esco di casa da una quindicina di giorni. Ah, e ti ricordi di quel ragazzo di cui ti parlavo spesso e di cui non sapevo nemmeno il nome? In terza media hanno unito le classi e sono diventata la sua compagna di banco, nonché migliore amica e ragazza innamorata perdutamente di lui a cui non fregava nulla di lei, se non come amica. Non lo vedo da più di un anno. Le superiori sono molto dure. Quest’anno è cominciato veramente male, basti solo pensare che ho la media del 3,5 in matematica, ma tu lo sai già che non sono mai stata un genio in questo. Stamattina ho litigato con la professoressa di matematica perché si ostinava a voler interrogare sull’argomento nuovo mezza classe, mentre l’altra era stata interrogata sull’argomento più semplice. Ah, quanto mi conosci bene. Ora starai pensando che l’animo ribelle che ho sempre avuto da piccola sia ancora dentro di me, ebbene, diciamo che non sono una persona molto pacifica. Penso di averti riassunto un po’ ciò che è accaduto dalla tua scomparsa tralasciando i dettagli più futili che probabilmente ti racconterò più avanti perché futili non sono. Ora devo proprio andare, domani interroga in tedesco e sono rimasta solo io oops. Mi manchi tanto, buona notte.
La tua sbrindolina
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