Meno Dolore
Strinsi
la sua mano con forza.
In
quell’momento c’eravamo soltanto io e lui, il nulla a cullarci attorno,
silenzioso e indiscreto.
Lo
guardai negli occhi per un istante quasi eterno, aveva bisogno di me, lo sapevo.
Non
mi sarei tirata indietro, sarebbe stato facile affrontare altro dolore se fosse
stato per alleggerire il carico a Jake.
Non
avevo previsto che stare vicino a lui, così
vicino a lui, mi facesse questo effetto.
Mi
sentivo strana, era una sensazione dimenticata, piacevole e bizzarra all’tempo
stesso, dopo molto tempo mi sentii una donna, mi sentii ancora Leah, un’ultima volta.
Non
riuscivo a vedere altro che Jake.
E
la cosa mi spaventava.
Non
mi ero mai sentita così viva, dai tempi di Sam.
I
miei occhi non riuscivano a vedere la bellezza del sole che sorge.
Ed
era difficile adesso, sopportare la presenza di un sole così caldo proprio affianco al mio corpo.
Guardare
attraverso i suoi occhi era stato facile, ormai quasi un’abitudine, era uno
specchio per me come io lo ero per lui, complementari, alleati, amici,
armonizzati, corrispondenti.
Due
linee parallele, rese storte da troppo dolore.
Ci
capitava spesso di soffrire allunisono, di
contemplare la felicità allunisono , di amare allunisono.
Non
sono consapevole dei miei sentimenti per Jacob, neanche ora che la sua mano
passa velocemente ad accarezzarmi la guancia.
Sarebbe
molto più facile avere un’idea chiara, avere il controllo della situazione,
sapere quando fermarsi o quando superare il limite.
“Non mi lasciare
solo Leah…” mi dicesti fra un singhiozzo e l’altro.
Come
potrei Jake, dimmi come potrei?
Ora,
che sei l’unica ancora di salvezza, l’unico appiglio in un oceano di dolore,
ora che sei il sole, la felicità, la
necessità, il bisogno di sentirsi felici pochi istanti.
E
poi un pensiero mi balzò in mente, nitido, ma troppo veloce per comprenderlo
fino in fondo.
Mi
spaventai, un’altra volta la mia fragilità mi aveva tradito.
Speravo
con tutta me stessa che non se ne fosse accorto.
Maleddetti
poteri da lupo.
…
“Come potrei
lasciarti Jake, quando ti amo così disperatamente, da
rimanerti accanto anche quando piangi per lei”
…
Non
fui così fortunata come speravo, mi sentii e in quell’momento vidi il mio castello
di sogni e speranze crollare davanti ai miei occhi lucidi.
Avevo
rovinato tutto.
Un’altra
volta.
Cosa
avevo di tanto sbagliato? Mandare a puttane tutto quello che avevo costruito
insieme a Sam, tutto quello che stavo vivendo insieme a Jake,
l’unica volta dopo molto tempo in cui mi sentivo davvero felice.
Mi
ero illusa che la complicità creatasi fra di noi durasse per sempre, come la
più bella delle promesse.
Ci
sarà un motivo perché sono l’unica donna lupo nella storia?
Perchè Sam ha avuto l’imprinting con mia
cugina?
Perché
Jake non si era mai accorto di me, innamorandosi di
una comune mortale?
C’era
qualcosa di sbagliato in me, qualcosa
che mi disgustava fino al vomito, qualcosa che disgustava tutto il resto del
mondo a quanto pare.
Capii
che si era appena rotto qualcosa fra di noi, si era spezzato un equilibrio che
io credevo indistruttibile, che in realtà si rilevò spaventosamente fragile.
Come
il mio cuore.
Poi
ci fu una reazione che non mi sarei mai immaginata da parte sua.
(pensavo
si sarebbe allontanato disgustato e impaurito dai miei pensieri)
E
invece…
Mi
baciò.
Semplicemente.
Con
foga, passione, desiderio, ma soprattutto con un bisogno troppo tangibile.
Mi
fece male.
Ero
solo un rimpiazzo, per sentire meno dolore.