Vi presento la mia
specialissima e unica (e orrenda xD) versione di Cappuccetto Rosso. Non
spaventatevi... hope u enjoy!
C'era una volta una ragazzina tremenda; solo a vederla veniva a tutti
da vomitare, e specialmente la nonna, che la prima volta che la vide si
ammalò. Una volta, nel tentativo di coprirla, le
regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché
la nascondeva tanto che nessuno voleva più che se lo
togliesse, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso.
Un giorno sua madre le disse: - Vieni, Cappuccetto Rosso, ecco lo
stufato, le focacce, il risotto, la bistecca, i crackers, l'insalata,
il panino, la polenta e il vino, portali alla nonna, che si
ubriacherà e starà meglio; e quando sei fuori, da
brava, attraversa senza guardare, ma non rompere la bottiglia che mi
è costata un botto di soldi. E quando entri nella stanza
della nonna, abbassa il cappuccio bene bene sul faccino e ricorda di
dirle buongiorno invece di ficcare il naso come al solito.
Da questo si capisce già quanto la madre tenga a
quell'obrobrio di Cappuccetto Rosso.
- D'accordo mammuzza ma mi devi pagare, - ribatté
la furba Cappuccetto Rosso.
La madre, pur di farla allontanare da lei, le diede un centone e la
spinse fuori casa.
La nonna abitava oltre l'autostrada, nel fitto bosco, a tre ore di
cammino. Poiché la mamma non voleva prestarle la moto,
Cappuccetto Rosso decise di muoversi a piedi. Sull'autostrada,
circondato da tante belle donnine, incontrò il lupo. Egli
indossava un paio di occhiali da sole.
- Ma salve, bella fi... Cappuccetto Rosso, - disse il lupo,
lanciandole uno sguardo curioso.
- Ehm... hei, lupo! - esclamò Cappuccetto Rosso,
guardando con invidia la minigonna di una delle donnine.
- Chiamami pure Siffredi, Rocco Siffredi! Dove vai
così presto, Cappuccetto Rosso? A batter... ehm, dalla nonna
si va la sera.
- Beh, vado dalla nonnina Asdrubala di pomeriggio, poverina,
è tanto malata!
- Che cos'hai sotto il grembiule, Cappuccetto Rosso? - disse
allora il lupo, ammiccando.
- Cos'è, vuoi vedere? - disse Cappuccetto,
tentando di fare lo sguardo secsi.
Appena alzò il viso il lupo la vide bene in faccia e si
spaventò tanto che scappò.
- Ma no! - esclamò allora Cappuccetto Rosso,
guardandosi intorno disperata. - E ora a chi lo chiedo dov'è
il bosco?
Intanto il lupo, correndo, era arrivato a casa della nonna e
bussò alla porta.
- Chi è?
- Cap... Cappuccetto... Argh... Apriiii!
La nonna credette che fosse Cappuccetto Rosso e perciò
invitò il lupo a entrare.
Egli andò dritto al letto della nonna, che vedendolo si fece
prendere da un infarto e morì.
- Ma porc... e ora cosa faccio?! La Roscia sarà
qui tra poco! - esclamò il lupo disperato. Prese in braccio
la nonna, la buttò giù dalla finestra,
indossò i suoi abiti e si infilò sotto le
coperte, con la speranza di imbrogliare Cappuccetto.
Intanto Cappuccetto aveva chiesto aiuto a una delle tr... donnine ed
era arrivata a casa della nonna. Entrò in casa senza bussare
e urlò: - Nonnaaaaa!
Non ebbe risposta, per cui, rubando dei gioielli qua e là,
si accinse ad entrare nella camera da letto della nonnina.
- Aspetta, Cappuccetto, sono, ehm... in
deshabhillé! - strillò il lupo, spegnendo in
fretta la tivù che era sul canale porno e infilandosi sotto
le coperte.
Cappuccetto Rosso spalancò la porta e si avvicinò
al letto. La nonna aveva un aspetto strano.
- Oh, nonna, che orecchie grosse!
- Servono a... ehm... in realtà sono un supereroe
e queste sono le mie Orecchie Mistiche a infrarossi.
- Oh, nonna, che occhi grossi!
- Mi sono sposata con una rana una volta...
- Oh, nonna, che grosse mani!
- Questo è meglio che tu non sappia a cosa
servono...
- Ma, nonna, che bocca spaventosa!
A quel punto il lupo s'era rotto le balle di Cappuccetto,
così urlò: - Sono il lupo, cretina, e sto per
mangiarti! - e balzò fuori dal letto, pronto a divorarla. A
Cappuccetto cadde il cappuccio dallo spavento.
Un urlo sovrumano si sollevò dalla casa e fece volare via
tutti gli uccelli.
In quel momento, il cacciatore passava di lì. Sentendo
l'urlo pensò: - Toh come russa la vecchia! Sarà
meglio andare a vedere se muore...
Entrò nella stanza e vide il lupo che cercava qualcosa
disperato.
- Ma, cosa cerchi, signor lupo cattivo?
- Per l'ultima volta, mi chiamo Siffredi! E sto cercando un
sacchetto di carta!
- Dov'è Cappuccetto Rosso, lupo?
- MI CHIAMO SIFFREDI! Eccheccavolo. Eccola lì.
Con questo, il lupo indicò la bambina seduta paziente sul
letto.
Il cacciatore si spaventò tanto che un secondo urlo proruppe
nel bosco.
Egli aiutò il lupo a cercare il sacchetto di carta, lo mise
in testa a Cappuccetto Rosso e poi permise al lupo di mangiarsela.
I due, felici e contenti, si misero all'ombra di un albero a riposare e
a riprendersi dall'infarto. Mentre il tramonto scendeva, si misero a
chiacchierare e si voltarono l'uno verso l'altro. I loro occhi
divennero occhi d'amore.
Fecero cose innominabili.
E ora sì che sono tutti felici e contenti.
Ho preso spunto dalla fiaba dei fratelli Grimm. Spero vi sia piaciuta
la mia versione demenziale e pervertita ;) commentate in tanti,
soprattutto se dovete criticare, che mi servirebbero proprio dei
consigli schietti per poter migliorare! ^^
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