Tutti sanno che si amano. Loro no.

di Leonetta99
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Ruggero. 
 
«Hoy puedo morir de amor rescata mi corazón nanananana» canto muovendomi alla Elvis Presley mentre cerco Jorge. Quel ragazzo è un armadillo, si chiude e non si trova più. Era in pausa perché non toccava a lui girare ma adesso lo hanno chiamato e non si trova da nessuna parte. 
Sento delle voci nella sala di musica dello "studio On Beat" nonché nostro luogo di registrazione e seguo il suono delle voci che provengono dalla sala principale quella dove c'è il palco quindi mi dirigo lì. Cerco di non farmi sentire per spaventarlo alle spalle, ma appena arrivo quello che vedo mi fa sorridere e dimentico lo scherzo che volevo fargli. Jorge è seduto ai bordi del palco con le gambe a penzoloni mentre Tini ha la testa sulle sue gambe ed è distesa completamente a pancia in su. 
"Ho sonno" dice lei mentre lui le tocca i capelli sorridendo davanti al suo broncio. "È la quinta volta che me lo dici" le risponde lui sghignazzando. "Ma io ho sonno"-"sesta" e scoppio a ridere tra me e me. È incredibile come non si accorgono di come siano quando sono insieme. C'è chimica tra loro, l'ho sempre pensato. Fin dal primo giorno che sono arrivato qui. Sono affiatati durante le riprese, ma la parte che più mi piace di loro è il loro essere legati anche quando non c'è la telecamera accesa. È come se ci fosse un filo che li lega, un filo che  è invisibile, ma che allo stesso tempo vediamo tutti. Adoro vederli quando sono soli, sono sempre vicini, si sorridono, si prendono in giro, si abbracciano. Sono così. Non si accorgono di come si comportano, lo fanno e basta. Chiunque li vede pensa che stanno insieme, ma purtroppo non è così. Dico purtroppo perché spero che un giorno si accorgano anche loro di quel filo invisibile. 
Tempo al tempo no? Ma nel frattempo? 




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