Piove…
Quella notte pioveva. Una pioggia
inarrestabile, sempre più
fitta.
Sakura era preoccupata. Uno strano senso
d’inquietudine le sconvolgeva
l’animo.
Mille frasi le occupavano la mente. Ma una
sola parola aveva senso.
Sasuke.
Inutile per lei nascondere la testa sotto il
cuscino per
evitare di pensare.
Un rumore sempre più forte si
faceva spazio.
Sasuke. Tum tum.
Sasuke. Tum
tum. Sasuke.
“Basta!” gridò
Sakura. Non ne
poteva più.
Guardò la vecchia foto del team
sette. Decise di seguire il
cuore. Uscì di casa senza ombrello e senza giacca.
Correva per le strade senza meta decisa.
Seguiva l’istinto.
Cadde.
Piove…
Sasuke. Tum tum. Sasuke.
Tum tum. Sasuke.
Piove…
Si rialzò, ignorando il fango e
il dolore.
Piove…
Sasuke. Tum tum.
Sasuke. Tum
tum. Sasuke.
Piove…
Ricominciò a correre.
Piove…
Sasuke. Tum tum.
Sasuke. Tum
tum. Sasuke.
Era arrivata alla sua meta.
L’entrata del villaggio. Non
sapeva più dove andare.
Scorse una figura a terra. Corse e gli
scivolò accanto. Non respirava.
Gli alzò una mano e premette sul polso.
Il battito era praticamente quasi
inesistente.
Concentrò il chakra nelle mani e
tentò l’impossibile.
Rinchiudere le ferite. Rianimare il cuore.
Tutto inutile. Si faceva sempre
più freddo
Abbandonò
l’ormai inutile tentativo
di rianimare un corpo esanime e poggiò le sue labbra sue
quelle ghiacciate e
viola del ragazzo. Il loro primo bacio.
Si accasciò sul ragazzo e
continuò per tutta la notte a non piangere.
Soffrire in silenzio. Come avrebbe fatto lui.
Continuò a colpevolizzarsi della
sua inettitudine e della sua
assurda
fantasia.
Perché avrebbe potuto giurare di
aver letto in una macchia
di sangue un ti
amo Sakura.
E
Piove…
Che dire? Piove tantissimo in questi ultimi
giorni e sono depressa. Il risultato finale è questa cosa.
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