The never ending love - B & J

di britin_forever
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Ciao a tutti! Non sono nuova nel sito, ma è la prima volta che pubblico una storia e ho deciso di cominciare con una poesia. Abbiate pietà di me...spero non sia così tremenda. Ho conosciuto quelle due meraviglie di Brian e Justin e la loro ancora più meravigliosa storia d'amore quest'estate, e da allora non riesco più a vedere, scrivere, o sentire altro se non Queer as Folk!
Questa poesia è saltata fuori da un'ora molto noiosa di lezione in università ed è come se fosse scritta dal punto di vista di Justin... 
Buona lettura e lasciatemi pareri sia che vi piaccia che no =)


The never ending love – B & J

Il dono di Dio per ogni gay
si, è vero, tu lo sei...
ma sei anche un bambino, un adolescente
una persona che non sa amare per niente...

E' stata un'emozione assurda quando mi hai guardato,
la prima volta, di fronte a quel palo illuminato.
Un'aggressione, un violinista, il cancro e una bomba a separarci hanno provato....
tuttavia senza risultato.

All'inizio ero solo un peso,
e mi avresti cacciato se da te fosse dipeso.
Solo in quel corridoio d'ospedale
ti sei accorto
di quanto importante era non lasciarmi andare.
Una lacrima ti scendeva leggera
ricordando l'amore che c'era quella sera.
Ballavamo, eravamo felici
mi hai baciato e fatto fare il caschè...
io sorridevo; il sorriso “Sunshine” solo per te.

Ero il tuo Raggio di Sole che una nuvola ha portato via,
travestita da violino con la sua magia.
Poi sono tornato, e lo sapevo che ti ero mancato.
“E non ascolterai più musica di violino in mia presenza...”
Ma quanto ti aveva fatto soffrire la mia assenza?

Quando il cancro è arrivato
tu volevi morire: bello giovane e mai dimenticato.
Mi hai cacciato, ma io sono tornato...
ho pianto, urlato, ma infine ti ho perdonato.

Nell'ultimo periodo ci eravamo allontanati
ma un'esplosione ci ha riavvicinati.
Non dimenticherò mai le tue parole quella sera,
 la tua paura era così vera.
Un abbraccio, un sospiro, e lacrime nei tuoi occhi mi fecero capire
che avevi paura potessi morire.
Mi dissi “Ti amo”, e non potevo credere l'avessi detto tu,
quando sussurasti una seconda volta “I love you”.





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