Strusciava
le gambe sul materasso, muovendo le dita dei piedi. Il freddo lo aveva
catturato e il sonno abbandonato. Aprì piano gli occhi,
tenendoli socchiusi, cercando di mettere a fuoco il prima possibile.
Allungò la mano, ritrovandosi a sentire la mera consistenza
dell'aria accanto a sé, e il corpo di Thorin non presente.
"Thorin…" mormorò in ogni caso, quasi aspettasse
almeno di sentire la sua voce rispondere e poi le sue braccia
circondargli il corpo infreddolito. Aspettò invano. Decise
di alzarsi, stringendosi nella vestaglia da notte, facendo qualche
passo con cautela. Nel muoversi avvertì come degli spifferi
di aria fredda raggiungerlo. I brividi furono reali, e gli occhi
andarono automaticamente a posizionarsi verso la finestra. Era
socchiusa. Camminò piano fino a essa, aprendola, ritrovando
il freddo e il buio della notte ad attenderlo.
"Thorin?" Chiamò ancora, e stavolta seppe dove guardare.
Il nano si voltò, notando Bilbo in piedi a pochi passi da
lui.
"Bilbo. Ti ammalerai così." Gli disse, avvicinandosi,
andando a posare le calde e ruvide mani sulle sue spalle, muovendole in
un lento massaggio.
"Sto bene. Se vuoi restare qui fuori, resto anch'io."
Mormorò, guardandolo, alzando la mano verso la sua guancia,
accarezzandola.
Thorin sorrise, portando una mano sopra la sua.
"Sto bene, Bilbo. Un sogno mi ha svegliato e portato qui fuori."
"La battaglia?"
"La battaglia." Confermò, baciandogli le nocche. "E la
malattia che mi ha accecato entrambi gli occhi e, più di
tutto, il cuore".
Lo hobbit fece un piccolo sorriso, alzandosi in punta di piedi per
essergli più vicino.
"Sei riuscito a ritrovare te stesso. Sei uscito
dall'oscurità. E ti prometto che non permetterò
mai più che ti succeda qualcosa."
"Sono il Re, Azyungal. Dovrei essere io a proteggere il popolo e mio
marito." Ribatté con dolcezza, chinandosi verso di lui.
"Oh, va benissimo. Io proteggo te invece." Mormorò, facendo
un dolce sorriso, muovendo le dita, premendo appena i polpastrelli
sulla morbida barba.
"Va tutto bene. Ti giuro che va davvero tutto bene."
Thorin sorrise a quelle parole, portando le labbra sulle sue,
modellando un dolce bacio.
"In tutto questo tempo, era di te che avevo più bisogno. E
ti ho incontrato a quasi duecento anni dalla mia esistenza."
sussurrò sulle sue labbra.
"E io a cinquanta. E considerando la media di vita degli hobbit, direi
che siamo perfetti insieme." Mormorò con un sorriso, ridendo
poi piano.
Thorin lo guardò, alzando le mani sul suo collo,
accarezzandolo, portando la fronte sulla sua.
"Sei una benedizione, Bilbo. Non ringrazierò mai Mahal
abbastanza."
"Oh, andiamo, testardo di un nano. Così mi fai sentire
importante." Disse, ridendo, succhiandogli appena il labbro inferiore.
Thorin socchiuse gli occhi, portando la mano sui suoi capelli,
facendogli reclinare il capo con delicatezza, posando le labbra sul suo
collo.
"Mio marito è importante." Mormorò, succhiandogli
la calda pelle, stuzzicandola piano con la lingua.
Bilbo mugolò piano, chiudendo d'istinto gli occhi.
"Se non facesse così freddo, potrei anche proporti di
spogliarci qui…" Disse piano, sentendo la bassa risata di
Thorin vibrare contro la pelle del collo.
"Dentro, Ghivashel. Voglio averti al caldo." Mormorò roco,
alzando di nuovo il viso, portando le mani a circondare il corpo de lo
hobbit, prendendolo in braccio. Bilbo sorrise, deliziato, stringendosi
a lui, facendosi portare tra le lenzuola del loro letto. Si amarono
ancora una volta, corpo e cuore, colmando il freddo della notte. E
dopo, come ogni volta, giacevano abbracciati, quasi avvinghiati, e
pareva riuscissero a trovarsi anche nel buio, restando sempre uniti. Si
addormentarono così, con Bilbo che accarezzava piano il
petto di Thorin, e il Re che immergeva le labbra nei suoi capelli. E
ogni notte era sempre la più bella.
Oggi
è uscito l'ultimo film. Piccolo pensierino a lieto fine per
rasserenare almeno un pochino in vista de La Battaglia delle Cinque
Armate. Grazie per la lettura.
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