Prologo:
Il Miracolo e Il Sognatore
“Il Canto dell'Innocenza”
Il
Miracolo e Il Sognatore sono seduti
l'uno di fronte all'altro in un ambiente completamente bianco,
circondato da
una luce asettica e privo di qualsiasi punto di riferimento. Tra di
essi è
posizionata una scacchiera e Il Sognatore osserva i pochi pezzi rimasti
studiando la prossima mossa. Il Miracolo sembra divertito, Il Sognatore
rimane
serio.
Il
Sognatore: “Anche
stavolta hai fallito nel tuo scopo.”
Il Miracolo:
“Il mio scopo è solo mio e non tuo da riconoscere.”
Il Sognatore: “Questo
è quello che credi tu. Io e te, del resto, siamo gli
stessi.”
Il Miracolo:
“È ciò di cui tenti disperatamente di convincerti.”
Il Sognatore: “Non
è una convinzione, è una certezza.”
Il Miracolo:
“Ogni cosa che succede, che è successa e che succederà è
un mio
gioco.”
Il Sognatore: “Ed
è compito mio assicurarmi che questo gioco si svolga secondo le
regole.”
Il Miracolo:
“Non puoi interferire nelle mie decisioni, lo sai.”
Il Sognatore: “Vero.
Ma posso ancora renderle logiche.”
Il Miracolo:
“Logica. Regole. È tutto così terribilmente noioso.
Dovresti
imparare a rischiare.”
Il Sognatore: “Il
rischio non è un fattore con cui si può scherzare.”
Il Miracolo:
“Il rischio è un fattore divertente.
Ammettilo.”
Il Sognatore: “Come
potrei ammettere una cosa tanto assurda?”
Il Miracolo:
“Sai che è la verità. Una verità per cui sei disposto a
sacrificare persino te stesso.”
Il Sognatore: “Non
toccherebbe a te muovere?”
Il Miracolo:
“La mia mossa l'ho già fatta.”
Il
Sognatore fissa Il Miracolo e poi
sposta gli occhi verso la scacchiera. Il pezzo più importante si era
mosso.
L'inganno era cominciato.
Mi
è stato detto che c'è un Miracolo per ogni giorno in cui tento
Mi
è stato detto che c'è un nuovo amore che nasce per ognuno che muore
Mi
è stato detto che non c'è nessuno da chiamare quando mi sento solo e
spaventato
Mi
è stato detto che se si sogna il prossimo mondo
Ci
si troverà a nuotare in un lago di fuoco
Da
bambino, pensavo di poter vivere senza angoscia, senza dolore
Come
uomo ho scoperto che è tutto racchiuso in me, sto dormendo e tuttavia
sono
spaventato.
N.d.A.
Innanzitutto:
il titolo della storia. “Il Teatro del Sogno” è
la traduzione del nome del gruppo
musicale Dream Theater la cui musica (specialmente l’album “Metropolis
pt.2 –
Scenes From A Memory) ha
ispirato alcune
parti di questa storia.
Poi:
“Il Miracolo e Il Sognatore” (in originale “The Miracle
and The Sleeper”, la traduzione
“Sognatore” mi pareva la più vicina a quella implicata dal gruppo,
invece di
“Dormiente”). In una canzone del suddetto gruppo vengono citate queste
due –
possiamo definirle – entità la cui storia si protrae per un certo arco
di
tempo. Non viene specificato né chi siano né cosa siano. Voglio che
rimanga
così anche nella mia storia. Vi è data ogni libertà di interpretazione.
“Il
Canto dell’Innocenza”: titolo ripreso da “Songs
of Innocence”, raccolta di poesie dello
scrittore/incisore/filosofo etc. etc. inglese William Blake. La scelta
deriva
dal fatto che molte delle sue poesie sono considerate come “visioni” e
anche il
suo tipo di arte viene spesso definito come qualcosa di mistico.
“Innocenza”
perché sono le prime poesie della sua lunga produzione.
La
scacchiera, altrimenti detta: quelle immagini che non ti levi più dalla
mente.
L’iconografia del
Miracolo e del Sognatore che giocano una partita a scacchi è ripresa
dal –
forse – più famoso film del regista svedese Ingmar Bergman, “Det Sjunde
Inseglet”, ovvero “Il Settimo Sigillo”, dove i due avversari sono
rappresentati
da un Cavaliere e dalla Morte che si giocano – proprio con una partita
a
scacchi – la vita dello stesso Cavaliere. La scena è un’icona della
cinematografia
di tutti i tempi passati e a venire.
“Mi è
stato detto che…sono spaventato.”:
parte della canzone “Metropolis pt.1 – The Miracle and The Sleeper”,
tratta dall’album “Images & Words”. Traduzione fornita da me.
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