Scusatemi il ritardo!! Ritardo?? Assenza completa!!! Spero che
comunque continuate a leggere questa mia storia…Finalmente l’ispirazione mi è
tornata!!! Almeno!!
Beh che dire… Ringrazio a tutti delle recenzioni
precedenti…ed eccovi il 4° capitolo!
Un bacio, Viky
Capitolo 4 – L’amico stanato
Chad non sapeva che fare. Ricambiò
il sorriso leggermente imbarazzato.
Troy era pronto a dirgliene quattro quando vide la ragazza
avvicinarsi pericolosamente all’amico.
-Ehi ciao!! Non mi dire che anche
tu sei dell’East High?? – disse speranzosamente
allegra.
Lui annuì.
-Benissimo!! Come sono contenta, una faccia amica che si
aggiunge per fortuna – sorrise.
Troy spostava lo sguardo da Chad a
Bonnie.
-Voi…voi vi conoscete già? –
-Diciamo…- rispose Chad senza aver
perso ancora l’imbarazzo, cosa che a Troy stupì molto.
-Beh, mi ha soccorso in un momento di bisogno, solo che poi
io sono dovuta scappare e quindi non ci siamo più visti. Comunque io sono Bonnie Evans, piacere –
-Come se non lo sapessi già – bisbigliò Troy malignamente. Chad gli diede una gomitata allo stomaco.
-Chad Danfort,
il piacere è tutto mio – rispose sorridendo e stringendole la mano.
-Tu invece sei Troy Bolton il
capitano della squadra di basket –
Troy annuì seccato.
-Beh si, è proprio lui – rispose Chad
per evitare brutti inconvenienti.
-Ho conosciuto Gabriella. Sai è molto simpatica –
-Già…ma noi è meglio che andiamo. Devo URGENTEMENTE parlare
col mio amichetto supereroe. Ciao ciao Bonnie –
Troy si tirò via Chad e lasciò li Bonnie, senza dire più nulla.
In quello stesso istante Sharpay
osservava la scena da lontano, mimetizzata tra la folla dei corridoi del liceo.
E qualcosa non quadrava! Perché non avevano litigato di brutto?? Perché Danforth non l’attaccò seguito da Troy?? Cos’erano quei sorriseti che si
scambiavano?
-No, qualcosa non va – sentenziò osservando la cugina che si
dirigeva verso il suo armadietto – Ragazze devo sbrigare un affare, ci vediamo
dopo –
Cosi la bionda lasciò le sue amichette e raggiunse la
cugina.
Bonnie chiuse il suo armadietto e
si trovò la cugina appoggiata all’armadietto accanto con le braccia incrociate.
-Oh Sharpay, che sorpresa…ti ho
persa dopo che è suonata, eccoti finalmente –
-Si tesoro eccomi –
-Che ne dici, andiamo a mangiare??
Sto morendo di fame! –
Le due si incamminarono.
-Oh no,
non posso ho appuntamento dalla manicure, e poi oddio, cosa mangi
tu?? carboidrati?? Non se ne parla nemmeno –
Bonnie alzò le spalle.
-Però aspetta un po’, ti faccio compagnia mentre mangi il
tuo….ehm…panino –
Bonnie scartava il suo sandwitch tonno e maionese mentre Sharpay
lo osservava disgustata.
-Dimmi Sharp –
Le due cugine camminavano nel corridoio della scuola
osservate da tutti.
-Quindi hai conosciuto Troy…-
-Si e anche Chad!!
In particolare lui…è molto simpatico! Gia una volta ci eravamo scontrati al
Lava Spring e mi ha aiutata a rialzarmi…sai avevo
fatto un brutto volo con quei tacchi e tutti i pacchi in mano –
Non poteva crederci. Colui che avrebbe dovuto odiarla a
morte era un suo amico.
Ma non sarebbe stato difficile farli litigare, per Danfoth il basket è tutto.
-Capisco…e Troy invece?? Cosa ti ha
detto? –
-Niente di che…all’inizio mi aveva chiamata, pensavo volesse
dirmene 4 a
causa del karate, invece poi mi sono messa a parlare con Chad
e si è calmato –
Sharpay accennò un sorrisetto più
falso di quelli che accennava a Gabriella quando le rivolgeva la parola.
-Ok tesoro, ci vediamo più tardi a casa, devo scappare,
fatti dare un passaggio da Ryan. Saluti!!!! – e
agitata sparì in men che non si dica.
Poco dopo Troy era sulla sua auto con accanto
Chad. Si allacciò le cinture e, anzi che
mettere in moto si voltò verso l’amico.
-Adesso mi spieghi tutto. Mi sono trattenuto fino ad ora
perché c’erano troppe persone in giro. Avanti spara –
Chad prese un lungo respiro.
-è una nuova arrivata vittima di Sharpay,
perché mettercela contro anche noi? –
-Balle. Non te ne può fregare di meno di chi è vittima. Chad, per caso è la famosa ragazza per cui ti sei alzato di
botto a cercarla uscito dal locale? –
Il ragazzo, guardandosi le ginocchia, fece una smorfia.
-Lo sapevo – sbottò Troy sbattendo la mano sul ginocchio e
appoggiando la testa al finestrino chiuso alla sua sinistra.
-Dai, in fondo è molto simpatica –
Troy si morse la lingua per non rispondergli male.
-Ma Amber
non ti piace?? Ti fa il filo da una vita! È una delle ragazze più
popolari della scuola!! –
-Chi ha mai detto che Bonnie mi
piace? –
-Tu. quella volta hai detto che è
molto bella –
-questo non vuol dire che mi piace. Vuol dire che ha un
bell’aspetto –
-Piacere vuol dire anche questo –
- è Taylor quella che mi piace.-
-Tu AMI Taylor, è diverso –
Silenzio.
Chad si mise le mani in bocca,
rosicchiandosi le unghia.
Il capitano si rese conto di aver parlato troppo, non doveva
uscire fuori l’argomento Taylor.
-Vabbè Chad,
tanto ormai non c’è nulla da fare, il turno è loro. Quindi amen, non le dirò
più nulla. Almeno a lei –
In questa maniera almeno cercava di riaggiustare il tutto,
anche se non era sufficiente.
-Ok – disse semplicemente l’amico non staccando lo sguardo
dalla scuola alla sua destra.
Troy annuì senza fiatare. Mise in moto il suo “bolide” e
proseguì verso casa dell’amico.
Durante il tragitto nessuno dei due parlò. Effettivamente
Troy non avrebbe dovuto assolutamente fare una specie di paragone. Per Chad Taylor era stata davvero una ragazza importante, tutte
quelle che aveva avuto prima, Amber compresa, nonostante la loro bellezza,
furono solamente passatempi da adolescenti, e solo Taylor era riuscita a
portarlo alla fase successiva, quella di un rapporto serio, proprio come per
lui Gabriella. Ad Ibiza a quante ragazzi al pari di
Amber sarebbe piaciuta una bella avventura con Chad,
eppure a lui non gli passò neanche per l’anticamera del cervello, non riusciva
a dimenticare. Forse quella Bonnie sarebbe stata una
boccata d’aria, non la ruota di scorta, ma un diversivo, non per forza con
qualcosa in più dell’amicizia, ma già il fatto stesso che non l considerava come tutte quelle altre ragazze fu un passo in
avanti. E proprio per questo Troy non provò più a far cambiare idea su di lei,
anche se per lui era molto difficile digerire il “furto” del turno
dell’allenamento. Ma lo faceva elusivamente per l’amico, nella speranza di
tornare a vederlo come prima. Così sperava.
Arrivati davanti casa Danforth Chad scese.
-Ci vediamo alle 5, io vengo prima per fare un duo con tuo
padre –
-Ok Chad a dopo –
Lo osservò finchè non chiuse la
porta di casa.
-Speriamo bene- sussurrò.
Quel pomeriggio arrivò in fretta. Chad
fu in casa Bolton un quarto d’ora prima del previsto
e lui e il suo coach giocarono fino a che non arrivarono tutti gli altri Wildcats.
Zeke arrivò entusiasmatissimo,
molto più del solito.
-Ragazzi, preparatevi alla super notizia!!
– esclamò tutto contento in giardino, mentre tutti gli altri si preparavano per
iniziare a giocare.
-Hai aperto un ristorante? – scherzò Chad
asciugandosi il viso con una tovaglietta.
-No Chad – rispose guardandolo
torvo ma non perdendo l’entusiasmo – siamo di ultimo anno, e noi ragazzi
dell’ultimo anno siamo
OBBLIGATI ad organizzare la festa d’inizio anno scolastico! – eslcamò attorniato da tutti.
-Si, ma credo proprio che ci penserà la tua Sharpay a quanto ho capito – ripose Troy palleggiando col
pallone.
Zeke scosse la testa.
-Non glielo permetterò!! È l’ultimo
anno, e non voglio andare ad una sua festa…-
-Perché??- lo interruppe Jason.
-Perché voglio avere un’opportunità con lei! Se è lei
l’organizzatrice della festa a stento mi saluterà quando arrivo e per tutta la
durata non mi degnerà di uno sguardo di quanto sarà impegnata ad accogliere gli
ospiti ed occuparsi di tutto il resto!! Non se ne
parla! –
-E quindi? –
-Quindi, dato che ho una casa molto grande, la organizzerò
io da me, e vedremo questa volta –
-e non pensi che poi sarai tu quello impegnatissimo
che non avrà il tempo di degnarla di uno sguardo? – gli fece notare Troy.
-No. Ho tanti amici che mi
aiuteranno, che avrò il tempo di fare tutto –
I Wildcats si guardarono.
-Che intenzioni hai?? – sbottò Chad.
Ma un battito di mani li interruppe.
-Basta chiacchierare, adesso si inizia, forza, dividetevi
come volete, ma Chad sta con me per oggi –
Chad sorrise distogliendosi dalla
preoccupazione che gli diede l’amico.
Dopo ne avrebbero riparlato con più calma.