Memorie Di Fuoco

di Sel_OdF
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4- L'Arrivo Dei Pirati Di Barbabianca

Il mattino seguente la prima cosa che faccio dopo acer aperto gli occhi è guardarmi intorno. Questa non è la mia stanza. Alla scivania c'è seduto Marco. Marco?! Sento un peso sulle gambe, è il braccio di Ace. "Do-dove sono?" Marco si gira e mi sorride, Ace si sveglia e fa altrettanto "Ben svegliata, sei nella nostra camera. Come ti senti?" mi tiro seduta e mi porto una mano alla testa abbassando gli occhi: sono in reggiseno. Oh vacca!! Afferro il lenzuolo e mi copro alla velocità della luce.
Panico, panico, panico. Okay, ora calmati Kira. Respira. COSA CI FACCIO NEL LETTO DI ACE IN REGGISENO?! Sono bordeaux, Marco trattiene una risata guardando prima la faccia di Ace poi la mia, decide comunque di salvare la situazione.
"Ti ricordi qualcosa di quello che è successo ieri sera?" ci penso un attimo, così su due piedi non mi ricordo niente ma poco dopo mi viene un flash: le ombre, quegli uomini, il loro capo, le sue mani viscide che mi toccano e infine l'arrivo di Ace, le sue braccia, il suo profumo e poi tutto buio.
Annuisco "Si, ricordo tutto e vi ringrazio. -rabbrividisco al solo pensiero di quello che è accaduto- Se non foste arrivati voi..." la voce mi muore in gola.
"Beh, non ti devi più preoccupare di questo, noi siamo arrivati e non si è spinto oltre." Ace mi appoggia una mano sulla coscia, involontariamente mi irrigidisco e la sposta subito "Scusa, non volevo..."
"No, scusami tu. Non l'ho fatto apposta... è che mi sento ancora le sue mani addosso, è una sensazione orribile che non so bene definire. Mi sento, come dire... sporca; mi ha taccoto, mi ha messo le mani addosso! Nessuno mi aveva mai toccato così! Cioè nessuno che io non volessi, ma neanche con Law eravamo arrivati a tanto. Non so se mi spiego?! Mi fa schifo..." mi sto agitando inutilmente.
"Hey, calmati. E' tutto finito. Senti, ora ti preparo la vasca così ti lavi. Intanto Marco va a dire a tua madre che ti sei svegliata e ti porta dei vestiti."
"Okay, grazie" si alza e si dirige verso il bagno, ad un tratto si gira "Fermi tutti! Chi è Law?!"
Marco ride "Sei geloso, Ace?!"
"IO?! No no..." dice con finta indifferenza, sorrido "Trafalgar Law. E' un ragazzo che ho conosciuto in uno dei paesini in cui sono stata."
"E?" chiede Ace.
"E niente, ci siamo frequentati per un po' poi ognuno ha preso la sua strada: io sono partita con mia madre e lui ha preso il mare con due suoi amici, sta formando la sua ciurma. La sua famiglia."
Un po' mi manca, mi piacerebbe sapere cosa sta facendo ora e soprattutto come sta...
Annuisce e sparisce in bagno. Marco si avvicina "E' geloso - sussurra porgendomi qualcosa da mangiare- Mangia qualcosa, ti farà bene. 'Sta notte hai vomitato, eri anche parecchio agitata. Credo, comunque, che sia normale."
Annuisco "Grazie, posso chiederti una cosa?" mi passa una maglietta "Tieni, metti questa. -si volta- E' di Ace, ma come puoi notare lui non la usa. Chiedimi tutto quello che vuoi."
"Intanto grazie per la maglietta anche se è di Ace. Perchè sono qui? -vedo la sua faccia perplessa- con qui intendo la vostra stanza"
"Ah okay. Ha insistito Ace, ha detto che così riposavano anche tua madre e Jinny e che si sarebbe occupato lui di te, così ha fatto."
Mangio uno dei biscotti "Ne vuoi un paio?"
"No no, grazie. Ho già fatto colazione. Vado a prenderti i vestiti e ad avvertire tua madre."
"No, non dirle niente. Altrimenti piomba qui e comincia con le sue paranoie e i suoi discorsi su quanta fortuna abbiamo avuto quando siete arrivati voi e altre cose del genere. Vado dopo io."
"Come preferisci. Arrivo subito"
Ace esce dal bagno "E' pronto"
"Ho bisogno un favore -annuisce- mi abbracci?" si siede sul letto di fronte a me e mi abbraccia, non so perchè glil'ho chiesto; forse avevo bisogno una dimostrazione che non tutti sono qui per nuocer e fare del male, o forse più semplicemente volevo sentirmi al sicuro. "Non devi neanche chiederlo. Dai, ora vai se no l'acqua diventa fredda" sorride, mi alzo  e vado a farmi il bagno.
Che gentile, oltre a prepararmi il bagno è stato sveglio tutta notte per me quando poteva benissimo fare altro e fregarsene altamente. Devo pensare a qualcosa per sdebitarmi, per ringraziarlo.

Sfioro l'interno del polso sinistro, non è perfettamente liscio come il destro: leggere cicatrici lo percorrono, sento l'impulso di crearne altre; non posso, non devo, io voglio... NO! Ho combattuto contro me stessa e ne sono uscita vincitrice, non posso cedere ancora al dolore e alla paura, non devo! Non voglio vivere ancora con l'ansia che qualcuno mi possa scoprire, non voglio più legarmi delle bandane al polso per nascondere una parte di me che è sconfitta, ma purtroppo mi rendo conto che è sempre pronta a tornare.
Mi immergo nell'acqua e non penso a niente, per lo meno ci provo. Questi segni ormai fanno parte del passato, di un passato che non c'è più ma a cui sono ancora legata da un leggero filo che rappresenta questa isola e mia madre.
Non so per quanto tempo rimango sdraiata in quella vasca, so solo che nell'acqua sto bene, mi sento finalmente libera, come il mare e le sue creature.

Mi sto rivestendo quando sento delle voci "Hey! Ben arrivati!"
"Ti sono mancato, tesoro?!" la prima voce è di Marco la seconda non so di chi sia.
"Si, moltissimo Satch caro!" risponde la voce nota, una terza voce si aggiunge, è Ace "Finitela di fare gli idioti. Abbiamo un sacco di cose da fare."
"Cos'hai, Ace? Sei geloso perchè ho salutato prima lui?!"
"Questa volta, mi costa ammetterlo, ha ragione il nostro Fiammifero. -una voce più profonda- Ti vedo stanco, che hai combinato questa notte?"
"Ho dormito poco, Jaws."
Ritorna a parlare la seconda voce "Marco, dov'è il bagno?"
"Vai in camera, dentro c'è un'altra porta. Lì è il bagno"
La mainglia si abbassa, io sono vestita cioè mi sto infilando la maglietta; la porta si apre nel momento in cui Ace e Marco urlano "SATCH, ASPETTA!!" troppo tardi, Marco richiude la porta di colpo
"Uoh oh oh! Ora ho capito perchè hai dormito poco, Ace! E bravo il mio fratellino!!" esclama Satch.
Un'altra voce rauca -Ma quanti sono?!- seguita da una risata "No, non è possibile; dopo una notte passata in quel modo anche se non ha dormito sarebbe di buon umore, non è così comandante?!"
Esco dalla stanza appena in tempo per vedere Ace che lo fulmina con lo sguardo.
"Wow... Ace non ci presenti la tua amica?!" chiede quello che prima ha aperto la porta dopo avermi squadrato da capo a piedi.
"No! Se non la smetti di fare battute cretine e insinuazioni che non stanno nè in cielo nè in terra! -alza le mani in un gesto di arresa, Ace annuisce- Bene, lei è Kira. Kira loro sono..." viene interrotto dal castano "Io sono Satch, il comandante della quarta flotta dei pirati di Barbabianca" mi prende le salviette di mano e le passa ad Ace che rimane dietro di lui e mi bacia la mano, io la ritraggo subito dopo, mi dà fastidio che qualcuno mi tocchi.
"Piacere di conoscervi" sono un po' nervosa, riprendo le salviette e sorrido ad Ace.
"Grazie, Satch, vuoi proseguire tu o posso continuare io?"
"Continua, continua pure."
"Lui è Jaws, il comandante della terza divisione; Izo, della sedicesima e lui è Teach, un mio sottoposto. Marco già lo conosci, ci sono altri uomini dei nostri e il comandabte della nona flotta, Blenheim, in giro per il paese" annuisco sorridendo.
"Sarà contenta la padrona."
"Tu no?" chiee Teach.
"Beh più o meno; sono contenta che siate tutti insiema ma così mi tocca servire più stanze. -fanno una faccia perplessa- Io lavoro qui come cameriera. Lui è quello "Ace immaginati la sua faccia se venisse a sapere..." eccetra eccetra?"
Marco ha una memoria migliore ed è lui a rispondermi "Sì, è lui. Ah! Quasi mi dimentico: abbiamo parlato con la padrona, ha detto che oggi ti puoi, anzi DEVI, riposarti. Non lavori."
"Ma il mio giorno libero è domani..."
"Sia oggi che domani." annuisco.
Satch sta parlottando con Teach, quest'ultimo chiede indignato "Quale faccia?!"
Sto per rispondergli ma la Fenice mi ferma "Gli spiego io, tu va' da tua madre. Era molto preoccupata ieri sera."
"Sì, preoccupata che rimanessi incinta..."
"Ti vuole bene."
"Certo; forse da un paio d'anni, massimo tre. -Marco scuote la testa- Va beh, vado. Ciao e grazie ancora per avermi evitato di farmi camminare come una appena scesa da cavallo per una settimana."
"Aspetta -mi chiama Ace- Ti accompagno" gli sorrido, nel frattempo Marco ha riassunto in due parole quello che è successo ieri sera. Siamo sulla porta "Quindi sei vergine?!" chiede Satch, ci fermiamo, Ace ha stretto i denti.
"No. Cancro -mi volto a guardarlo- Tu?" rimane interdetto, gli altri ridono e noi ce ne andiamo.

"Che tipa..."
"Sì, lei è quel tipo di persona che la notte piange in silenzio e di giorno nasconde tutto con un sorriso, qualche battuta e una risata. Forse avrete modo di conoscerla meglio."
"Cioè? Cosa intendi, Marco?"
"Ace vuole chiederle di venire con noi."




ANGOLO AUTRICE:

Chiedo venia!!! Non picchiatemi, vi prego!!
Lo so, sono super in ritardissimo!! (che italiano)
Scusate, davvero è che in queste settimane eravamo pieni di roba da fare per la scuola e dovevo andare a comprare i regali di Natale (che tra l'altro non ho ancora finito di incartare)Finalmente sono arrivate le vacanze e io riesco ad aggiornare!!
Oltre al clamoroso ritardo devo anche ammettere che questo capitolo non è che sia di 'sta grande bellezza ed è anche piuttosto corto... Perdonatemi, mi rifarò coi prossimi ;)
A pretso, baciux Sel

Ps. per farmi perdonare vi lascio i link di un paio foto di Amy Lee, la cantante degli Evanescence. Io Kira la immagino simile a lei...
http://img.9apps.com/image/f7b8aaee-e36c-5107-9dc9-74c1fe33c80f/com.teenybop.wallpaper.amyleewallpaper_v1.0_1_en-us_normal_2.jpg
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