I'm not the one making late-night phone calls

di ElizaGinger
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Caroline attempts to limit contacting Klaus,
 especially at night, but fails


"Smettila" sbottò Caroline al telefono, mordicchiandosi il labbro inferiore agitata.
"Smetterla di fare cosa, sweetheart?" l'ibrido cercò di assumere il tono più innocente che potesse fare ma la vampira sapeva benissimo che in quell'esatto momento stava ridendo di quella situazione.
"Tutto questo!" esclamò agitata e con le guance in fiamme mettendosi ad indicare il vuoto davanti a lei freneticamente.
Con un ridicolo pigiama rosa dai motivi infantili, era uscita fuori dalla sua stanza del college per paura di svegliare Elena ed ora si trovava seduta fuori dalla porta a parlare con quell'idiota che si trovava a miglia di distanza da lei.
"Queste chiamate alle tre del mattino in cui ci provi spudoratamente con me e..." Klaus riuscì a fermarla dal suo monologo con un, ci avrebbe scommesso sul suo anello solare, sorrisino da schiaffi sul volto. 
"Ci provo spudoratamente perché tu me lo permetti, love." si mise a ridere della ragazza che imprecò sottovoce, ma non abbastanza da evitare di farsi sentire dall'originale.
Klaus riusciva ad immaginarsela in quell'esatto momento con gli occhi di quel meraviglioso blu lucidi per la mancanza di sonno che lui le stava rubando, i capelli dorati spettinati dal cuscino, le guance tinte di un adorabile porpora e quelle invitanti labbra talmente torturate dalla ragazza, sempre a causa sua, rosse e socchiuse in un sorriso imbarazzato.
"Dobbiamo smetterla di fare questo." continuò Caroline sforzandosi di non recarsi a New Orleans per strozzare quell'idiota che ancora se la rideva.
"Sto uscendo con questo ragazzo, Jesse, e penso che mi possa piacere." doveva fargli capire che tra loro due non poteva, anzi, non doveva succedere più niente.
"Tu dici questo, ma non sono l'unico che fa le chiamate notturne, Caroline." affermò concedendosi più tempo sul nome della ragazza che rabbrividì sentendo il modo in cui l'ibrido lo pronunciava – con il suo sexy accento inglese che tanto le piaceva-.
"Tu non-! Nessuno deve saperlo!" minacciò la bionda sentendosi messa alle strette.
"Allora ti richiamo sta sera?" chiese l'ibrido avendo già la certezza.
"Certo." affermò, stranamente, docile. 
"E di' a quel Jesse" pronunciò il suo nome con astio "che tu sei mia" chiuse la telefonata prima che la vampira potesse replicare.
"Cos-?! Prima o poi devo fargli una visita a quell'idiota." borbottò contrariata ritornando in camera.




Note Autore: Per questa piccola flashfic, sulla mia adorabile OTP, mi sono ispirata ad un'immagine trovata su internet.
Spero vi piaccia visto che ho intenzione di approdare in questo fandom con molte storie su di loro :3
Un abbraccio dalla vostra Liz!
 




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