Welcome to the Wasteland

di Show_life4manga
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Le fiamme ardono sullo sfondo della notte, che oramai da molto tempo non sa più cosa siano le stelle.
Le urla della gente squarciano la quiete sovrumana di quel posto, mentre dei ragazzi vestiti di rosso camminano in mezzo alle macerie e alle fiamme, quasi volessero confondersi con esse.
Non distinguono più il fiore dalla strada.
Non distinguono più amico dal nemico.
Non distinguono più l'essere umano.
Non distinguono più nulla di ciò che hanno davanti.
Un ragazzo vestito di nero cammina, fra tutti, in mezzo a quei cumuli di rovine.
-Signore, abbiamo tolto di mezzo tutti i Condannati!- fa rapporto uno degli uomini vestiti di rosso. Il giovane uomo lo guarda. Gli occhi, che riflettono il rosso del fuoco, spaventano il suo interlocutore, che abbassa lo sguardo, quasi come se avesse timore di venire incenerito da essi.
Quello in nero si guarda attorno ed inizia a camminare in una direzione sconosciuta, sotto gli occhi incerti ed inquietati dell'uomo in rosso.
Si ferma. In mano ha una sbarra di ferro.
Davanti a lui una scatola di cartone che sembra tremare per la forza del vento.
Ah già.
Il vento non soffia oggi.
L'uomo in nero toglie la scatola e scopre la figura tremante che vi sta dentro: un bambino...o almeno, ciò che sembrava fosse stato. Ciò che un tempo sarebbe stato bello, sorridente e felice, adesso non lo era più. E forse non apparteneva nemmeno più alla specie umana. Il suo piccolo cranio era deforme, quasi come se fosse fatto di tante piccole bolle di sapone. E non era difficile capire che, con tutta probabilità, era anche fragile come le stesse bolle di cui pareva essere composto. Gli occhi, o quel che ne restava, erano sproporzionati, al punto che il destro sembrava dovesse balzargli via dalla testa da un momento all'altro. Il fisico gracile, smunto e deperito. Non aveva una gamba sinistra, mentre, invece il piede destro era grosso quasi come la testa.
Ma quello era un bambino, perché il suo sguardo, limpido come acqua di fiume e innocente, non poteva appartenere ad altro essere.
Quel bambino lo guarda negli occhi...senza prestare attenzione al sorriso inumano che questi teneva e alla sbarra metallica pronta a colpire.
Non gli importa. Ha capito.
La Morte ha degli occhi stupendi.

 


Eh! Ma che voglia di vivere che tengo! YEY!
No vabbeh. Non sono sempre così catastrofista  xD
Questa è la mia primissima storia di questo genere...oppure dovrei dire NOSTRA xD Perché, grazie al Signore, non sono da sola a scrivere questa cosa (e meno male! Se no sarebbe venuto uno schifo! XD) e quindi ringrazio dal profondo del cuore PunkDario (di cui vi consiglio caldamente di leggere la fanfic su Mortal Kombat che sta scrivendo....e rompergli le balle perchè continui!) e vi lascio, sperando che il primo capitolo arrivi presto.
Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio.
See ya <3




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