Sabo
non aveva mai pensato che fare il fratello maggiore sarebbe stato
così stancante.
Quando avevano
fatto quel brindisi, poco tempo prima, aveva innocentemente pensato che
sarebbe stato divertente.
Certo,
divertente.
Con due
fratelli scalmanati come i suoi, chiunque ci avrebbe rinunciato in
partenza.
Ma Sabo no.
Sabo si era
ripromesso che avrebbe sopportato i suoi fratelli e che non avrebbe mai
perso la pazienza, soprattutto con Rufy.
Certo, il
bambino ce la metteva tutta per farlo imbestialire.
Combinava guai
uno dietro l'altro, coinvolgendo anche Ace, che a sua volta combinava
casini.
Per questo,
pensava, la neve avrebbe solo complicato le cose.
Non si vedeva
spesso e per lui fu una sorpresa, quella mattina, vedere quei fiocchi
candidi cadere dal cielo, imbiancando alberi e terreno.
Sabo era
rimasto folgorato da tutto quel candore inaspettato, ma subito si
riscosse.
Prevedeva
guai, enormi
guai.
Quella volta,
però, non intendeva comportarsi da responsabile.
Anche lui era
un bambino dopotutto, e quale occasione migliore per divertirsi, se non
una lunga e abbondante nevicata?
Perso in quei
pensieri, non si era reso conto del trambusto causato da Rufy ed Ace.
Si
voltò lentamente, ed un sorriso prese forma sul suo viso.
Anche i suoi
fratelli si erano accorti della neve.
Anzi, erano
più che decisi a
godersi la
neve.
Imbaccuccati
com'erano, Sabo stentava a riconoscerli.
Rise, poi
raggiunse i due.
Ace tirava la
sciarpa del più piccolo, nel tentativo di liberarlo
dall'ammasso di abiti indossati furiosamente nell'euforia del momento.
Rufy
camminò incerto, andando a sbattere contro di lui.
Sabo lo
sentì ridere allegro.
<<
Oh, Sabo! Per fortuna sei qui! >> esclamò Rufy
con voce ovattata, da sotto gli innumerevoli strati di indumenti che lo
ricoprivano.
Sabo prese il
primo grosso maglione e tirò.
Con un sonoro
schiocco, la testolina del fratello spuntò fuori, scatenando
l'ilarità dei due maggiori.
<<
Ti sembra il caso di infilarti dei vestiti così ingombranti
con ancora il cappello in testa? >> chiese Sabo, dandogli
una bottarella.
Rufy mise su
un broncio adorabile.
<<
Ma Ace ha detto che bisogna coprirsi bene quando c'è la
neve. >>
<<
Ace... >> cominciò Sabo, incrociando le
braccia al petto.
Si
bloccò, non appena si rese conto di quello che stava per
fare, ovvero cominciare un'eterna discussione con il fratello. Lui
voleva divertirsi, quel giorno, nient'altro.
<<
Va bene, Rufy, adesso ti aiuto io. >> riprese, togliendo
il cappello di paglia dalla testa del fratello.
Lo
aiutò a coprirsi, poi si voltò a guardare Ace,
che sbuffò.
<<
Vuoi che aiuti anche te? >> chiese Sabo, ridendo.
<<
Stai zitto. >> borbottò l'altro, arrossendo
lievemente.
Afferrò
un grosso maglione e se lo infilò, poi uscì al
seguito del fratello minore, che rideva euforico.
Lo
inseguì per un breve tratto, poi lo investì con
una scarica di neve.
<<
Sabo! >> urlò Rufy, furioso <<
Ace mi ha fatto mangiare la neve! >>
<< E tu vendicati, fratellino. >>
urlò Sabo in risposta, alzando gli occhi al cielo divertito.
Afferrò
una lunga sciarpa e se la mise al collo.
Certo, i suoi
fratelli potevano essere una scocciatura, ma sapevano come divertirsi.
I due si
lanciavano palle di neve enormi, ma i loro sorrisi fecero dimenticare a
Sabo tutti i rimproveri pensati in quell'istante.
Ma a che stava
pensando? La neve avrebbe solo migliorato le cose.
Rise, poi li
raggiunse correndo.
A
nessuno interesserà, ma qui sta nevicando *^*
Quindi
ho deciso di scrivere questo... coso.
Solo
io ho sempre pensato a Sabo come il più responsabile fra i
tre?
Chi
se ne frega, torno a bere cioccolata calda.
Love
ya :3
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