Ricordo di una vita.

di Myrel
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Entrò nella stanza. Tutto era rimasto al proprio posto come se il tempo non fosse passato. Ma il tempo era passato. Erano trascorsi forse già cinque anni da quando Bart era morto eppure per Emily, sua figlia, era come se non fosse mai accaduto quando entrava in quella stanza. Poteva ancora sentire la voce del suo ''babbino'' e vederlo sulla poltrona verde all'angolo della stanza a fumare il sigaro. Poteva avvicinarsi e sentire l' odore di tabacco e menta prima di farsi fare una carezza sui capelli. Ma questa volta, come tutte le altre volte che entrò in quella stanza da cinque anni, non sentì il calore e la sensazione di ricevere una carezza o un bacio sulla fronte. Si accorgeva poi, che non c'era nemmeno l' odore di quei sigari perché nessuno li aveva fumati, nessuno l' avrebbe fatta sedere sul proprio ginocchio e slegato la treccia e nessuno più l'avrebbe chiamata ''babbina'' perché quel qualcuno che un tempo esisteva non sarebbe tornato a rassicurarla e a prometterle che non l'avrebbe mai più abbandonata.




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