Favola triste

di Mirae
(/viewuser.php?uid=178215)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Favola triste

Metti via quel libro, bambino mio. Questa sera voglio raccontarti un’altra storia. Una storia che non è scritta su quel libro. O forse sì. Ascolta.

C’è un Paese nel mondo dove tanto tempo fa vivevano persone come mamma e papà che andavano tutti i giorni al mercato a comperare abiti bellissimi per i loro figli, dei bambini che come te andavano a scuola e giocavano a pallone nei cortili delle case.

Un brutto giorno, però, arrivò in quel paese il re degli allevatori di draghi e bruciò i mercati, costringendo tutte le persone ad allevare quelle enormi bestie con le ali e che sputavano fuoco dalla bocca.

Gli allevatori di draghi, però, erano diventati troppi per vivere in quel Paese, e allora alcuni di loro decisero di trasferirsi altrove e, di nuovo, bruciarono i mercati, finché qualcuno non decise che non voleva diventare allevatore di draghi. Dapprima fu una persona sola, poi diventarono due, e il giorno dopo erano già tre, e così via, fino a quando il loro numero non superò quello degli allevatori e riuscirono a rimandarli a casa loro.

Gli anni passarono e nel Paese degli allevatori di draghi la gente cominciava a diventare così povera da essere costretta a vendere i draghi e andare a vivere nel Paese del mercato. Qui, però, vivevano i nipoti dei nipoti di coloro che avevano combattuto i primi allevatori di draghi e ricordavano le vecchie storie e allora qualcuno decise di prendere un foglio di carta e una penna e di disegnare in modo un po’ buffo questi allevatori di draghi.

Agli abitanti del Paese del mercato quei disegni facevano tanto ridere, ma gli allevatori di draghi le trovarono brutte. Così, un giorno, alcuni allevatori mandarono due draghi a mangiare dodici mercanti.

Quel giorno, per gli abitanti del Paese del mercato era un giorno come tanti: le mamme e i papà erano andati al lavoro e i bambini a scuola, ma quella sera, tutti, mamme, papà e bambini, si ritrovarono in piazza, con le matite alzate, perché i draghi esistono, ma si possono sconfiggere (*).

 

*citazione tratta da: Enormi sciocchezze, Gilbert Keith Chesterton.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2980432