Dormi, ragazzo, dormi - Capitolo speciale. di _Briareos_ (/viewuser.php?uid=732598)
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Questo capitolo
è lo speciale che inserisco a parte della fic "Dormi,
ragazzo, dormi". NOn potendolo inserire , ecco il capitolo da
solo. Un grazie al mio amico per le dritte.
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Le dita di Deunan continuarono la loro
lenta carezza del suo viso e collo. Strofinò il
pollice lungo la mascella e si accorse che lui era suscettibile al suo
tocco. Forse, solamente, lui desiderava
qualcosa di buono dalla brutta esperienza e iniziava a
gradire
l'attenzione ricevuta. Briareos tentò di mettere a fuoco
dalla
penombra la compagna, ringraziando chiunque e qualunque cosa per
ritrovarsi lei al suo fianco. Deunan poteva essere una distrazione
incredibilmente versatile in momenti come quello. Sperava
però di non
lascirsi attrarre dal suo lato sexy, una sessione parecchio intima in
quei momenti avrebbero messo KO anche lui. La vista di lei, il suo
profumo,
il gusto delle sue labbra a ogni bacio sopratutto quando sapeva di
qualcosa di dolce, il tatto, sarebbero stati facili elementi
di
soddisfazione, grazie alla
varietà di stimoli che poteva offrire solo lei. Tante volte,
lei, finto-assonnata e disposta sotto
le sue mani, aveva spesso giocato al ruolo di indifesa preda del
cacciatore, ma anche con il divertimento di lui, i ruoli si erano
invertiti. E tutto per la sola vicinanza a letto con Deunan in preda al
momento 'coccole'. In quel momento di insonnia,
almeno lo avrebbe aiutato, per il suo essere lì, a lenire le
sue
paure e il nervoso. Ma non andando oltre, non se la sentiva. Non era in
forma, ma Briareos si chiese come
avrebbe reagito lei, se avesse tentato
di avviare un po 'di intimità poco profonda in quel momento
dopo i discorsi fatti. Non doveva
provarci molto, promise a se
stesso. Ma solo per mantenere il relax trovato lavorando sull'affetto.
Si decise a
premere il viso contro
la sua pelle nuda, tra il collo e la spalle, tirandola verso di se con
la mano sulla schiena.
"Vuoi che ti faccia qualcosa di caldo, ragazzone?" Gli ha offerto
assonnata, affatto offesa da come l'aveva tirata a sè nel
loro
letto a coccolarsi
più vicino. "Chiudiamo le tende di più?"
"No, ragazza. Sto bene."
Deunan gli stampò un bacio sulla bocca, carezzò
con la
punta del naso la sua guancia e cercò di farlo dormire,
nonostante il cyborg sembrava dell'idea di carezzarsi
placidamente.
"Hai bisogno di dormire, Bri. Davvero."
"Lo so." Sospirò. "Credimi. Lo so. Ho provato ma non
riesco...
starò bene. Non preoccuparti per me. Torna a dormire"
"Sto iniziando a preoccuparmi." dichiarò a bassa voce prima
che
lui la baciasse "... lascia che ti aiuti, grande stupidone.
Non
hai che da chiedere, non è bello vederti affrontare questo
da solo. Mi piacerebbe aiutarti, se mi
lasci fare."
"Non voglio essere un problema, questa è l'ultima cosa di
cui ho bisogno ora"
"Voglio aiutarti, se vuoi o no. Quindi zitto e fai cosa ti dico..."
"Deunan ..." Batté le palpebre per trovare la sua ragazza
seduta, quasi trafitta dalle lame di luce che penetravano, intenta a
spingere le coperte indietro da entrambi con improvvisa
energia. "Deunan, ora siamo entrambi sono svegli, va bene. Questo
però non è certo
produttivo per farmi dormire...non ci riuscirai!"
"...ti fidi di me oppure no?"
"...."
"...chiudi gli occhi..." "sussurrò dolcemente, sparendo
nella penombra "...fammi restare con te a modo mio..."
"Deunan ..."
"Sta zitto. Togliti la maglietta..." Ordinò, nascondendo
leggermente il
viso per mascherare uno sbadiglio assonnato per scrollarsi di
dosso il sonno e darsi contegno.
"Perché abbiamo una storia, pensi di dovermi far saltare
fuori
dal letto con un preavviso di un minuto?" protestò Briareos,
sentendosi improvvisamente di cattivo umore e stanco. Senza avere il
tempo di continuare, la sua ragazza aveva già provveduto ad
agguantato la t-shirt e stava tirando i pantaloni dicendogli di
collaborare. "...lo trovi giusto quando ti accoccoli sotto
le coperte e mi assalti di notte ma non ti va bene e mi obblighi quando
vorrei stare tranquillo? Che intenzioni hai?" Guardandola litigare con
i pantaloni dopo aver lanciato la maglietta sulla poltrona sotto la
finestra .
"Mini Bri!." Ha dichiarato al cyborg, come se quel che voleva
fare avrebbe dovuto
essere ovvio. "E 'un inferno con i
pantaloni, bello, ma se vuoi essere testardo...li puoi
lasciare, ma non ti lamentare se non sarà super..."
"Ma sei seria...?" Non credendo alle sue orecchie "Ho alcuna voce in
questo? Posso di no?" cercando di mettersi a sedere.
Deunan riusì a farlo cedere, ributtandolo giù e
togliendogli i pantaloni,
lasciandoli cadere sul bordo del letto con un sospiro per i capricci
del cyborg.
"Sono troppo
stanca per discutere in questo momento, quindi zitto e buono. Cerca di
avere fiducia in me, ce la fai?. Vuoi riposare? Voglio anche io che tu
possa dormire. Poi io
potrò farlo. Ora, distenditi, chiudi gli occhi e
stacca la
dannata piastra in modo che io possa farlo, ok? "
"Questa è forse la cosa, dannatamente così poco
romantica, che tu mi abbia mai
detto nell'ultimo anno." Le disse candidamente cosa pensava, ammettendo
che per una
volta era lei a fare l'uomo senza voglia di amoreggiare
perchè lo sentiva. Normalmente ci sarebbe stato
almeno
qualche tentativo, da uno o l'altro, di creare
l'atmosfera prima di iniziare a tentoni la cosa. Il fatto che alla sua
ragazza non dava fastidio spogliarlo solo per un giochino senza aver
capito perchè, rese tutto ancora più
surreale. Onestamente si chiese cosa lei pensasse veramente, visto
l'atteggiamento sbrigativo e dittatoriale. Si aspettava davvero che lui
restava a
fare il morto, mentre lei faceva tutto il lavoro? Sembrava ...
piuttosto insensibile da parte di colei che desiderava e a
volte gli chiedeva, di amare più l'affetto dato da piccoli
gesti
che il sesso in sè. Anche se favoloso ogni volta.
Lui si agitò all' improvvisa sensazione delle dita che
lavoravano sul suo membro. Era interessante la situazione,
difficilmente poteva non esserlo, ma in realtà non si
sentiva
molto predisposto a quel tipo di cose dopo i problemi dell'ultimo
periodo. Ma lei era dannatamente e assurdamente brava nell'aiutarlo nei
momenti giù. E iniziava a pensare che ci stava riuscendo,
anche se il suo orgoglio era pungolato a ogni movimento di lei.
"Deunan... Non credo questo sia...."
"Mostra che ti puoi fidare." Lei rise piano, tra un bacio e un lavoro
di
dita. "I tuoi occhi sono chiusi? Smettila di lamentarti e rilassati o
almeno collabora...e mi ringrazi dopo!"
"Va bene ma...che cosa?!?..."
Deunan non lo lasciò finire e si accucciò, per
cambiare posizione,
vicino il suo fianco destro per lavorare meglio con le mani.. Briareos
non
riusciva pian piano a ricordare quello che aveva intenzione di dire
dagli istanti in cui il suo corpo aveva registrato la sensazione della
bocca di Deunan contro
la sua pelle. La sua lingua calda che scorreva lenta, era un
argomento
difficile da contrastare, ancor più con la stanchezza o
l'umore
ballerino che aveva.
Nonostante l'imbarazzo iniziale, Briareos si ritrovò
incapace di
apparire indifferente all'attenzione particolare che Deunan prestava
alle sue parti basse. In meno tempo di quanto lui pensava fosse
possibile, lei lo aveva non solo reso disposto anche dopo tanti
capricci, ma dannatamente vicino all'arrivo. Il piccolo frammento di
lui che aveva ancora
la capacità di un pensiero razionale, si
meravigliò di
come
stupefacente fosse quella determinata cosa che lei stava facendo su di
lui, peggio ancora senza proteste. Si sentiva semplicemente reduce del
dono che gli stava facendo e
decise di lasciare che lei prendesse in carico la situazione come
voleva e alla fine, rimanere fermo a ricevere. L'indomani, aveva
pensato, si
sarebbe sicuramente sentito in colpa per non aver
fatto qualcosa di più attivo come anche lei amava, ma aveva
abbandonato l'idea sia per un fattore mentale che fisico, sentendosi
abbandonato dal proprio corpo che a quanto pare preferiva
più la
ragazza che seguire il cervello. 'Grazie corpo', penso! Altro punto che
gli rodeva era la situazione. Lui aveva almeno
cercato di mettere al primo posto i suoi
sentimenti quando aveva abbandonato la voglia di fermarla? E le
motivazioni di Deunan, per quel momento e notti successive
più calde, se non
riusciva a sistemare i problemi al sistema, quali erano o sarebbero
stati per fare ciò?
"Deu..."
Presto anche quelle preoccupazioni dovettero sparire in qualche
angolino remoto del suo cervello per il piacere fisico che lei gli
stava dando. GLi venne in mente la dannata rivista di Magus e sentiva
che in parte era colpa di quel pezzo di carta. Tuttavia, non c'era
spazio per i pensieri inutili, solo un inebriante mix di
quel suo bisogno di un nuovo suo tocco, mettendo in ombra tutto il
dolore,stanchezza e problemi che anche
Deunan non poteva completamente dissipare. Ma era bastata lei e
un'altissima percentuale
che quella ragazza stava riuscendo a dissipare era la soluzione.
Anni prima, all'inizio del
loro rapporto nell'ambito intimo, lei era la cosidetta 'frana'. Per
timidezza, per paura di apparire troppo voluttuosa o per l'insicurezza
di sbagliare era portava in alcuni casi a fallire e dover
aver bisogno dell'aiuto
di Briareos per capire, finire o terminare cosa doveva fare. Era
accaduto solo per un breve periodo, era normale ma ancora per loro era
comunque un qualcosa che li faceva sorridere. Da tempo
invece era così a suo agio che il solo pulsare del membro
nella
sua bocca le consentiva di capire, verificando meglio di un termometro,
quando l'eccitazione del suo uomo stava per raggiungere il culmine. 'E'
importante saperlo', le diceva all'inizio, capendo cosa fare senza
più paure. Ma in quel momento si chiedeva come aveva
permesso che quella ragazza timida, anche se non sembrava, potesse
diventare la
piccola belva che stava lavorando sotto la sua pancia senza timore.
Soprattutto visto che, a quanto gli sembrava di capire, lei tentava di
prolungare a lungo il suo piacere cambiando cosa aveva iniziato. Quando
lei smise di usare la
bocca, sentendola allontanarsi con le labbra, Briareos
trattenne il respiro
per l'ondata di fresco che sentì in pochi secondi. Sent' la
sua voce ma non capì cosa stesse dicendo, chiedendole di
ripetere.
"Cosa cè..."
Briareos tentò di alzare la testa per dirle qualcosa
fissandola,
ma con la penombra riusciva a vedere solo frammenti del suo viso, tra
cui un sorriso malizioso. Era dannatamente tra il bellissima e sadica,
lo capiva, ma era
così fuori di testa che riuscì solo ad allungare
le mani
per cercare di allontarla. Ma non fece in tempo che lei riprese il
lavoro con le mani, rimproverandolo di non rilassarsi ma dannarsi per
la sua testardaggine. Allontanò le sue mani, continuando a
giocare con il suo membro e si concentrò con l'altra mano al
di
sotto di esso. Briareos alzò le mani e disse un tirato 'ok'
in
preda all'affanno per le scariche lungo la schiena che tornavano a
farsi sentire. QUando Briareos cercò di sistemarsi sul
materasso
con la schiena, accompagnato da un respiro profondo, lei con le labbra
ben strette fece scivolare a tratti il suo membro nella tua bocca e
lavorò, assecondando il movimento che ogni
tanto Briareos faceva a ogni ondata di piacere. QUando lei
capì
che era meglio fare sul serio, continuò con la bocca
portando le
mani sul suo petto scendendo verso il pube, facendo poi il senso
opposto. Briareos tentò di fermare le sue mani
disperatamente,
già torturato dalla sua lingua, ma Deunan non si fece
frenare
mettendosi in ginocchio fra le sue gambe, bloccando le sue braccia al
materasso, continuando il lavoro.
Il
calore della sua bocca, insieme con la sensazione del suo sangue che
pulsava ovunque, le
lenzuola che sentiva sotto le dita a ogni fremito, si fusero in una
nota perfetta di
beatitudine acuta, scorrendo per tutta la lunghezza della spina dorsale
con
ogni ardente movimento delle mani e delle labbra di
lei.
Briareos sbatté le palpebre lentamente verso il soffitto,
mentre
cercava di riprendere il controllo di tutto, compresa la sua
intelligenza artificiale. Sentiva i suoi respiri scoppiargli nel petto,
ma il senso di soddisfazione nascondeva tutto. Parte di lui
voleva
muoversi, per prendere quella benedetta ragazza tra le braccia e non
lasciarla più. In qualche modo cercò di trovare
le parole per dire e farle capire quanto sia
stato incredibile la sua seduzione improvvisata che alla fine, si era
reso conto di aver gradito sopra ogni cosa. Era impossibile
coordinare la volontà di spostare le sue membra e fare
esattamente il movimento.
Molto più facile era stato rimanere come un idiota e
sguazzare nelle sensazioni ancora vaganti nelle sue vene che puntavano
al suo cervello.
Deunan ridacchiava, rintracciava il lenzuolo aggrovigliato dal cyberg e
lo prendeva in giro chiedendogli come era andata. Tardivamente
ricordò di poter di nuovo parlare ma lui,di tutto quello che
poteva fare ancora intontito, riusciva solo ad alzare le braccia per
prenderla mentre si sistemava contro di lui di nuovo e stringerla.
"Ora a dormire. Va bene, ragazzone?"
Accarezzò il
viso del compagno mentre si rannicchiò più vicino
a lui, sentendo
con la guancia il caldo della sua pelle.
Annuì
lentamente alla ragazza in preda al torpore, notando che aveva preso
dei cuscini per
sistemarsi, incunendosi contro il suo petto come
al solito Non contenta, decise invece di portarsi alla sua altezza,
sfruttando
i cuscini stessi.
Come aveva drappeggiato con un braccio la vita di Deunan,
lei si sentì baciare. Dopo un pò lei decise di
cambiare di nuovo posizione,prese i cuscini e se li sistemò
sotto mettendosi di schiena, invitandolo a sistemarsi come voleva lei.
Ormai stanchissimo, accettatò l'invito della ragazza a
stabilirsi tra le braccia e
girò il viso nel calore familiare tra i suoi seni,
chiedendosi
senza troppa convinzione da quanto tempo non aveva dormito quasi sopra
la
compagna. Lei si sistemò le gambe per stare più
comoda, trovando le mani di Briareos a circondarla sui cuscini, con la
mani aperte. Deunan passò alcuni minuti ad accarezzargli le
spalle, mentre lui restava mollemente con la testa sul suo petto
respirando più lentamente. Continuò a parlagli
dolcemente, strofinando la guancia sulla testa del compagno.
Lui chiuse gli occhi, tutto divenne nero e la voce di lei si perse,
come un'eco lontana, percependo solo la sua presenza tramite il calore
e le mani che scivolavano sulla sua pelle della schiena.
Tra un respiro e
l'altro, Briareos perse la cognizione del tempo abbracciato a Deunan,
cullato dal ritmo amabile del
suo cuore.
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