Contratto
d'amore.
"“Qualsiasi donna intelligente che legga un contratto di
matrimonio, e poi lo sottoscriva, ne merita tutte le
conseguenze.”
Prologo.
Era l'estate del
suo quattordicesimo compleanno il momento in cui decise che mai nella
sua vita avrebbe permesso ad un uomo di incorniaciare il suo dito con
un anello.
Fu l'estate in cui
i suoi genitori si ripromisero amore eterno sotto un cielo pieno di
stelle.
Sembrava una notte
piena di speranza in cui la promessa di quell'amore così
forte e così dolce dovesse vivere per sempre.
Era il suo
compleanno.
Doveva essere un
giorno di gloria e invece cessò nel momento esatto in cui
l'incendio bruciò la sua casa insieme alla sua famiglia.
Quelle candele
accese troppo distrattamente,quel vento troppo impetuoso per essere un
giorno d'estate,quella fiamma che si estese fino al tappetto e
quell'amore che di eterno adesso,aveva solo il profumo della morte.
Era l'estate in cui
Leda decise di non innamorarsi,nella sua triste adolescenza aveva dato
la colpa della morte dei suoi genitori a quell'amore.
L'amore porta alla
morte.
E lei voleva vivere.
Senza che nessuna
fiamma uccidesse il suo spirito.
Leda era convinta
di tutto questo.
Ne era rimasta
fedele anche nella sua crescita avvenuta a casa della zia Prudence.
Ne era rimasta
attaccata fino all'estate del suo ventottesimo compleanno.
L'estate in cui il
ricco e alquanto cupo industriale Richard Crispin Armitage chiese la
sua mano.
Era il 1850,l'anno
in cui una donna senza patrimonio e non più in
età da marito non poteva rifiutare una simile offerta.
Era un giorno
d'estate in cui Leda lesse per la prima volta il contratto in cui il
suo futuro marito la richiedeva.
Era il suo
compleanno.
Erano passati 14
anni esatti dal momento in cui la morte aveva cambiato la sua vita.
Erano esattamente
14 anni in cui la promessa che si era fatta cominciò a
vacillare.
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