2
2.Magici soccorsi
Harry stava giocando col
piccolo James Sirius, mentre Jane, ormai all'ottavo mese di gravidanza,
cercava di preparare la cena con scarsissimo successo; non era mai stata una
cuoca provetta, ma far prendere fuoco a un uovo era troppo anche per lei, che da otto
mesi a quella parte diceva che era colpa degli ormoni.
A interrompere quella scena comica era stato il telefono. Uno, due, tre squilli e finalmente Harry aveva risposto.
"Harry, grazie a dio ci sei!" aveva detto una voce agitata all'altro capo
"Ron, sei tu?! Non mi aspettavo di sentirti...soprattutto tramite telefono."
"Sì lo so, è un'emergenza Harry, sono disperato e tu e Jane siete gli unici che possono aiutarmi!"
"Ma che è successo? Nulla di grave spero!"
"Si tratta di Hermione"
"Oh mio Dio! Dimmi che sta bene!"
"Sì lei sta bene...in un certo senso...ma sono io che sto male!" e dopo una pausa, con voce rotta "Mi ha lasciato!"
"Cosa?! Non è possibile! Eravate così innamorati solo ieri!"
"Dillo a lei! E' come impazzita!"
"Ma come possiamo aiutarti io e Jane?!"
"Dovete farla rinsavire! Vi prego non abbandonatemi anche voi!"
"Tu sei in Italia, e Jane non può spostarsi così lontano!"
"Harry, ti prego ho assoluto bisogno di voi e soprattutto di tua moglie! Ha sempre avuto un certo ascendente su Hermione"
"Va bene, glielo dico subito e trovo un modo per partire!"
"Grazie, sei davvero un amico! Vi ho già mandato due biglietti
per la passaporta; arriverà a casa vostra tra poco."
"Come?! Ma abbiamo a mala pena il tempo per trovare qualcuno che resti con James Sirius!"
"Lo so, ma non c'è tempo da perdere. Allora ci vediamo appena
arrivate a Roma. Vi mando un taxi dove si ferma la passaporta!"
"Mmmhh, va bene. A dopo!"
Harry riagganciò e si diresse in cucina da Jane raccontandole tutto; in fretta prepararono
una valigia e corsero al numero 12 di
Grimmauld Place.
Per fortuna Sirius era in casa, visto che negli ultimi tempi non faceva
che star fuori tutta la notte senza dire a nessuno dove fosse.
"Ragazzi, ma come mai partite così, senza preavviso?" aveva
chiesto quando Jane l'aveva pregato di tenere James per qualche
giorno.
"E poi sei così incinta...non è pericoloso?"
"Ma mica dobbiamo prendere un aereo, c'è una passaporta speciale per lei!" lo rassicurò Harry
"Dobbiamo aiutare Ron, ma è una storia lunga, adesso non abbiamo
tempo! Ti racconteremo tutto quanto torniamo!" aveva aggiunto Jane.
Ron camminava per la stanza nervosissimo ed anche un pò
preoccupato per il ritardo dei due amici, che avrebbero dovuto essere
lì già da un'ora secondo i suoi calcoli. Quando bussarono
alla porta aprì imprecando: "Ma che diavolo di fine avete fatto,
maledizione! Vi sto aspettando da un sacco di tempo!"
"Questa città è bellissima!" aveva escalamto Harry con aria sognante
"Chissenefrega della città! Io sono nella merda fino al collo e
tu ammiri il panorama! Adesso ti faccio un altro sfregio sulla fronte!"
"Ron, piantala! Sei diventato ancora più scemo!?Ma che diavolo
è successo di così grave? Se ti sei comportato
così anche con Hermione capisco perchè ti ha mollato!"
aveva detto Jane.
Il roscio l'aveva guardata disperato e aveva iniziato a piangere.
"Oddio, mi dispiace, ma eri così aggressivo...E poi lo sai, le
donne incinte sono piene di ormoni..." disse Jane dispiaciuta.
"Raccontaci tutto, amico mio" disse Harry abbracciandolo e accompagnandolo verso il divano.
"E' stato terribile! Era accanto a me ed improvvisamente l'ho vista
cambiare espressione, si è girata, mi ha sorriso ed è
partita di corsa attraversando la strada, rischiando di essere
investita due volte e si è piantata di fronte ad un tipo
bruttissimo tentando sfrontatamente di attaccare bottone!"
"Ma..."
"Con un perfetto sconosciuto!"
"Fammi capir.."
"Brutto, pure! E sporco, perchè fa il meccanico!"
"Ma scusa Ron..."
"BABBANO!"
"E basta! Che cazzo! Fammi capire" Urlò Harry "Ora dov'è Hermione?"
"Sono due giorni che sta con lui, il porco, che sicuramente avrà
approfittato di lei, la mia fragilissima ed elegantissima Hermione!"
"Ma è incredibile! E' proprio vero che non ti puoi fidare mai
delle donne! Basta che ti giri un attimo e Sblum! Catong! Bang! Te lo
mett..."
"Ma che cosa dici! Sei diventato imbecille anche tu?" Disse Jane
furiosa (nonostante la sua LUNGHISSIMA coda di paglia) "Stai parlando
come uno stronzo maschilista! E poi non vi pare troppo strano il
comportamento di Hermione?"
"Che vuoi dire ?"
"Voglio dire, che non ce la vedo affatto la nostra Hermy che si
innamora perdutamente in pochi istanti del primo troglodita romano che
incontra!"
"Vedi!" Disse Ron con voce esultante, "Lo sapevo che Jane sarebbe stata
più utile di te, quattrocchi, che da quando non c'è
più Voldemort non servi veramente più a un cazzo!"
"Ron, sai che ti dico?! Un'altra frase così e ce ne torniamo all'istante in Inghilterra!!"
"Scusa, non so quello che dico. Sono disperato..."
"Basta litigare, dobbiamo scoprire cosa è successo e soprattutto
chi è il colpevole; quindi domani mattina torneremo sulla scena
del crimine e vedremo di capirci qualcosa!" disse Jane risoluta come
solo un detective sa fare.
|