L'ultima speranza...
Hinata Hyuuga, kunoichi del villaggio della
foglia, si accasciò inerme di fronte al suo avversario, che la scrutava con un
sorrisetto accattivante che increspava quel volto fin troppo pallido.
Hinata ansimò, un rivolo di sangue la scese dagli angoli della bocca. Tossì e
una spruzzata di quella sostanza viscida le sporcò i vestiti che oramai non
erano più candidi.
Hidan le si avvicinò lento e inesorabile
guardandola sempre negli occhi vitrei. Hinata notò che i suoi erano di un
brillante color porpora. Durante il combattimento non ci aveva fatto proprio
caso...
Ma il loro era stato proprio un
combattimento? La fanciulla era stata messa subito al tappeto, priva di forze, e
il suo avversario era ancora in piedi. Senza quasi una piega e maledettamente
bello e dannato.
Hidan si abbassò coprendo a Hinata ogni
punto di vista che non fosse lui. Lui che la guardava. Lui che le prendeva una
mano. Lui che la sollevava da terra e la portava chissà dove. Hinata chiuse gli
occhi per la stanchezza, ma anche per quel suo respirare lento che le infondeva
calma e serenità.
Quanto tempo era passato? Uno, due giorni?
Hinata non lo sapeva. Aprì con fatica gli occhi, si guardò piano attorno e vide
che si trovava in una caverna, e da uno spiraglio poteva vedere la pioggia
scendere imperterrita bagnando ogni cosa. Voltò la testa e vide che in parte a
lei, su un sasso era seduto Hidan. Bello e con quell'aria da angelo cattivo che
lei segretamente aveva sempre amato, fin dalla prima volta che l'aveva visto.
Era una giornata di pioggia pure quella, e lei era in missione con l'ex team 10.
Dovevano spiare Kakuzu e Hidan, due membri di alba. In quell'occasione lei si
era ritrovata da sola a faccia a faccia con Hidan.
La prima cosa che l'aveva colpita di lui era
stato il profumo. Fresco e inebriante, come piccole goccie di rugiada alla
fredda luce invernale. E lei si era sciolta. Quella parte romantica dentro di
lei si era infuocata. Quella parte che lei aveva cercato in tutti i modi di
spegnere, perchè era il peccato, era la maledizione. Una brava kunoichi non
aveva sentimenti, non era più una ragazza, era un guerriero e non doveva essere
romantica. Quanto le era costato reprimere buona parte di sè. La sua parte
vitale.
Ed ecco comparire lui, in tutto il suo
splendore. Solo la sua presenza aveva fatto scatenare in Hinata tutto ciò che
lei era, tutto ciò che lei aveva cercato di far scomparire, invano.
"...Come ti senti?" - chiese il ragazzo, con
quel suo sorriso sghembo, riportando la fanciulla alla realtà.
"...B-bene.." - balbettò Hinata. Ormai la
sceneggiata era finita, no? Cosa stavano aspettando? Non li spiava più
nessuno...
Hidan si alzò e le si avvicinò, togliendosi
la tunica dell'Akatsuki e lasciandola cadere dolcemente a terra. Le accarezzò il
viso con quella sua mano fredda, quella mano che l'aveva accarezzata già molte
volte.
"Scusami se ti ho fatto male prima...ma i
tuoi compagni ci spiavano...tieni bevi questo"-Disse Hidan facendole bere un
liquido color verde acido. Hinata lo sapeva che quel liquido l'avrebbe fatta
sentir subito meglio.
Dal loro primo incontro, quel felice giorno
piovoso, i due si erano amati, come due fuochi ardenti. Piccoli attimi di
felicità per rompere la noia quotidiana di lei, e la costante solitudine di lui.
Si erano trovati e non si sarebbero lasciati mai.
Hidan sorrise dolcemente accarezzandole i
capelli. Poi appoggiò lentamente le labbra su quelle della ragazza. Hinata
socchiuse gli occhi, mentre la passione le saliva al cervello. Lo abbracciò
forte con quelle mani pallide, mentre quelle di lui correvani ingorde verso il
suo corpo, verso il suo amore, verso la sua anima. La amava tutta, ogni singola
cosa di lei. Dai suoi capelli morbidi che le ricadevano lungo le fragili spalle
a quei piedini piccoli e bianchi, quasi come quelli di una fata.
I gemiti di Hinata rimbombavano in quella
piccola grotta, ma per loro fortuna lo scrosciare della pioggia copriva ogni
loro rumore, ogni loro manifestazione di amore. Hidan le passò una mano sulla
fronte madida di sudore, lei si stringeva forte a lui godendo appieno di quel
momento. Un momento che avrebbe desiderato così tanto quando non sarebbero stati
insieme.
Per quanto avrebbero potuto godere ancora di
questo amore impossibile? Era la loro ultima speranza. Il sogno irrealizzabile
di sfuggire da una realtà crudele che stava uccidendo entrambi con i suoi doveri
e obblighi. Doveri di una giovane e romantica fanciulla verso un padre che non
l'aveva mai amata e verso un villaggio che non aveva mai apprezzato le sue doti.
Obblighi di un ragazzo verso una setta segreta che voleva conquistare il mondo
intero. Cosa gliene fregava a lui del mondo intero? Il suo mondo era lei. A
Hidan bastava che lei fosse al suo fianco. Per sempre.
La loro ultima speranza di salvezza. Per
scappare da quel mondo crudele e maligno, fatto di niente.
Mentre lei, lei era tutto per
Hidan...
E lui, lui era tutto per
Hinata...
Ciao ^.^ Una one-shot molto romantica, ma al
contempo triste. Facciata di una realtà crudele che a volte può distruggere le
persone...Dalla vostra Yumi un grosso saluto e kissolo =^^= Commentate
xD
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