Capodanno Adventures!

di Com Amely Mason
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Fiamma si rialzò lentamente, sputando sabbia e cenere e scuotendo via la polvere dai vestiti. Anna, Claudia e Vanni la raggiunsero di corsa, per poi tornare tutti insieme da Diego e Silvia che stavano scrutando il luogo dove inizialmente la pira di forma umana era poggiata. 
I ragazzi formarono un cerchio silenzioso attorno alla pozza di materiale liquido e viscoso che sembrava corrodere la sabbia ed aprirsi di tanto in tanto in uno squarcio multicolore.
Fiamma infilò silenziosamente le proprie dite sotto quelle di Anna, stringendole, e la castana ricambiò la stretta poggiando una spalla contro la sua.
- E ora?-, azzardò Silvia. - Dovremmo trovare gli altri -, rispose Diego con voce assente, pensieroso.
- Eh già, perché con ‘sto casino secondo te si può giocare a nascondino qui, vero?-.
Il gruppetto si voltò di botto verso la foresta: Marco, col suo travestimento da Allah perfettamente in ordine, scuoteva la testa: dietro di lui uno a uno emersero Stella e Mara per mano, Marina, Alejandro, Sofia, Ramona e Luke, e le altre due ragazze. 
Fiamma li guardò allibita: - Ma… dove siete stati???-. –Beh, - rispose tranquillo Luke sollevando il pancione del Bacco da cui era travestito, - dopo il lungo scivolone sotto il ponte di pietra, dato che non arrivavate, abbiamo pensato di farci un giro. I palazzi sono davvero molto artistici. E soprattutto… ben forniti.-, ridacchiò.
Fiamma guardò rassegnata i propri compagni. - Va bene, ora basta - intervenne Vanni, - direi che adesso possiamo anche tornarcene a casa-. - E come di grazia? Credi non ci abbia pensato?-, rispose Marco piccato. Claudia indicò la macchia ai suoi piedi - Possiamo solo provare qui -.

Uno dopo l’altro, come una rapida processione, i ragazzi saltarono nella pozza. Per ultima si avvicinò Fiamma. Il sole aveva ormai abbandonato il cielo per fare posto ad una lotte di luna nuova. La bionda trasse un profondo respiro, e saltò.
Il vortice di flash colorati e vento gelido li avvolse di nuovo, risbattendoli contro le piastrelle dure e fredde di un pavimento.

Quando si riscossero i ragazzi si trovarono tutti sdraiati a pancia all’aria nella grande taverna di Vanni. La luce della palla stroboscopica era l’unica a funzionare ancora, ma nessuno sembrava voler alzarsi per accendere le altre lampade, probabilmente troppo frastornato. Fiamma sentì il respiro corto rallentare lentamente, parallelamente a quello di Anna accanto a lei. D’improvviso sentì le dita calde della ragazza sotto le proprie e le strinse. Si alzò su un gomito.
- State tutti bene?- ebbe finalmente il coraggio di chiedere Vanni: mugolii e grugniti sparsi risposero dai vari angoli della stanza.
- Ragazzi…-, disse d’un tratto Marco con il suo tono da “io la so lunga” - la prossima volta va la do io la droga buona da bruciare però-.
Tutti scoppiarono a ridere rilassandosi, mentre le labbra di Fiamma e di Anna si sfioravano con un sorriso divertito e sfinito, protette dal buio.


Note dell'Autrice: Questa storia è tratta dai veri deliri capodanneschi dell'autrice XD Cazzate a parte, spero piaccia.


Dedicata alla mia stellina, che mi ha fatto riscoprire che il mondo è "il paese delle meraviglie". Lo so, sarà imbarazzante tanto per me quanto per te, ma mi hai fatto tornare l'ispirazione e.e È colpa tua :3




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