CAPITOLO
7
Clary
era con loro da pochi giorni, e Jace non vedeva altri che lei.
Cosa
aveva di tanto speciale quella ragazzina bassa e rossa?
Pochi
minuti fa Sebastian li aveva visti uscire insieme e stava cercando in
tutti i modi di non chiedersi dove fossero e quando si sarebbero
degnati di tornare.
Era
stanco di rimuginare sempre sulle stesse cose, ovviamente tristi e
depresse.
Eppure
lui era così, non poteva continuare a cercare di apparire
diverso per qualcun altro.
Quel
pensiero gli perforò la mente: vale veramente la pena di
sopprimere se stessi per qualcun altro, soprattutto se questo qualcun
altro sono tutte persone che ti odiano e disprezzano?
Gli
venne quasi da ridere: certo che non ne vale la pena!
Era
stato tutto inutile: gli veniva tanto facile essere il mostro che suo
padre voleva e che tutti pensavano lui fosse, che tanto valeva
accontentarli, no?
Jace
non era interessato a lui: ebbene, se ne sarebbe fatto una ragione.
E
Clary...
Alzò
le sopracciglia ripensando alla ragazza che gli aveva detto il giorno
prima che forse sarebbe riuscita a perdonarlo, ma aveva bisogno di
tempo e che lui si desse da fare per meritarselo.
Tempo?
A lei sembrava forse che ci fosse tempo da aspettare?
Ora
capiva che aveva semplicemente trovato un modo carino per non
perdonarlo mai.
E
lui non si sarebbe certo dato da fare per una cosa così
idiota!
Si
sentiva ferito a morte, un dolore sotto al petto che gli impediva di
respirare e gli faceva lacrimare gli occhi.
Il
mondo avrebbe pagato per la sua sfrontatezza.
Ad
un tratto sentì il desiderio di baciarla, e subito dopo di
tirarle uno schiaffo per cancellare quell'insopportabile sorriso.
Si
sciacquò il viso cercando di riprendere il controllo di sé.
Perché
mai avrebbe dovuto baciare sua sorella? Tirarle un schiaffo, okay;
anche due magari. Ma perché baciarla?
Perché
è come se ti appartenesse, disse
la vocina nella sua testa.
“Siamo
tornati!” esclamò Clary rientrando.
Eccola
davanti a lui; Sebastian distolse lo sguardo dalle sue labbra
picchiettando le dita sul tavolo.
I
raggi rossi del sole si riflettevano sulle strade.
“Presto
non ci sarà bisogno di aspettare il tramonto per vedere il
paesaggio tingersi di rosso.” pensò con un ghigno.
Ehi
mondo! Questo è l'ultimo capitolo (vi prego non esultate
troppo) e vi devo proprio salutare.
Ieri
mi sono dovuta mangiare con Sebastian un intero barattolo di nutella
nel tentativo di tirarmi su il morale...
Ci
terrei davvero tanto a sapere cosa ne pensate di questa storia e se
vi è in qualche modo piaciuta.
Ringrazio
tutti quelli che l'hanno seguita! :)
Baci,
Emily
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