Gelosia
fraterna
-Entropia-
“L'equilibrio
è uno stato fisico
di
un sistema nel quale non
intervengono
cambiamenti
se
non per cause esterne.”
Ma,
si sa, l'universo è costantemente tendente al disordine e le
condizioni di staticità non durano per sempre.
Soprattutto
in un mondo popolato da ninja.
*
<<
Kankuro potresti venire nel mio ufficio? >>
Il
fratello maggiore del Kazekage era piegato sulla sua scrivania, non
portava il cappello, soltanto il trucco e una mascherina medica sulla
faccia.
<<
Si solo un momento, devo sigillare questo veleno, se no rischio di
infettare tutto il palazzo >>
<<
Wakatta >>
Pochi
minuti dopo.
<<
Eccomi, di che volevi parlarmi? >>
<<
Ti affido una missione di livello A. Devi andare a Iwa, lo Tsuchikage
deve portarmi dei documenti urgenti >>
Dopo
la fine della quarta grande guerra ninja c'era stato un lungo periodo
di pace: anni in cui tutti i villaggi avevano provveduto a
ripristinare i loro equilibri e le varie popolazioni avevano pian
piano trovato il modo di tornare alla normalità.
Verso
la fine di questo periodo i cinque Daimyo più potenti guardando la
geografia delle cinque grandi terre si erano accorti che nel
susseguirsi degli anni si erano formate parecchie zone neutre,
territori, anche molto vasti, privi di una qualsiasi giurisdizione o
al massimo occupati da due o tre piccoli villaggi. Da allora erano
cominciate parecchie discussioni a tavolino per decidere chi doveva
impadronirsi di quei luoghi.
Nella
loro ultima riunione si erano agitate le acque, tanto che il Daimyo
del fuoco e quello del vento avevano minacciato di ricorrere alla
forza militare.
Sfortunatamente
per loro Konoha aveva appena nominato il loro settimo Hokage che
appena sentita la parola “guerra” si era alzato in piedi come un
ossesso cominciando a sproloquiare cose come “Ma siete imbecilli?
Siamo appena usciti da una guerra!” oppure “Io una guerra contro
il mio amico Gaara-kun non la faccio nemmeno sotto tortura” l'amico
in questione intanto l'aveva preso per le spalle cercando di farlo
sedere e gli sussurrava all'orecchio di calmarsi poiché si trovava
dinnanzi ai suoi colleghi Kage e ai nobili Daimyo, non da Teuchi
insieme a Rock lee e Kiba.
In
questo delizioso quadretto che vedeva: il completo stato cianotico
delle guardie del corpo dei Kage, soprattutto di Sakura e Shikamaru,
i Daimyo completamente disgustati dalla reazione del ragazzo, la
Mizukage e lo Tzukikage che a stento trattenevano le risate e il
Raikage in perfetta posa facepalm, Gaara ne approfittò per proporre
una suddivisione delle suddette terre.
Prima
di tutto si doveva tener conto dei piccoli villaggi, si doveva avere
il pieno rispetto degli abitanti che magari non avevano alcuna
intenzione di identificarsi con uno o l'altro paese, in secondo luogo
il paese doveva confinare col suddetto territorio, se questi due
aspetti fossero stati positivi, allora si sarebbe proceduto alla
divisione del territorio in parti uguali.
Il
Daimyo del paese dell'acqua ebbe di che lamentarsi, poiché il suo
territorio non confinava con nessuna delle terre, ma si provvedette a
farlo tacere dandogli il pieno controllo delle isole di Nagi e delle
acque confinanti.
Alla
fine tutti i daimyo furono d'accordo, e “concessero” ai cinque
Kage di occuparsi dell'intera operazione di espansione, loro
avrebbero controllato i risultati periodicamente.
Tutto
ciò accedeva tre mesi prima.
Adesso
il Kazekage e lo Tsukikage stavano studiando Hana
no
Kuni,
il paese dei fiori, in modo da poterselo dividere equamente.
Il
paese in questione si trovava infatti esattamente tra Kaze no Kuni
e Tsuchi
no Kuni.
<<
Le trattative stanno andando a rilento, pare che la gente di Iwa,
soprattutto i più anziani, siano affezionati a questo territorio,
alcuni villaggi erano sedi di templi e sculture sacre >>
<<
Perché non glielo cedi allora? Hai paura di perdere la faccia?*
>>
Gaara
alzò la testa osservando il fratello.
<<
Non è solo una questione di faccia, quel paese ha una varietà
incredibile di piante e fiori, e a quanto pare c'è anche la presenza
di diamanti e metalli preziosi, se riesco a prendere buona parte del
territorio il villaggio ne sarà avvantaggiato in ricchezza ed erbe
mediche >>
<<
Ti ricordo che il territorio farà parte del paese del vento, non di
Suna >>
<<
I Daimyo hanno promesso dei compensi extra e delle basi militari per
ogni ettaro conquistato >>
<<
Ma non dovevano essere divisi in parti uguali? >>
Gaara
assunse un'espressione ambigua.
<<
Diciamo che i punti principali sono più che altro delle “linee
guida” >>
Kankuro
non poté fare a meno di mostrare delusione: nonostante tutti i
propositi di uguaglianza e di collaborazione alla fine i ninja,
tutti, dal primo all'ultimo, erano soggetti alle leggi della politica
e dell'economia.
<<
Furbi questi bastardi >>
<<
Porta rispetto >>
<<
Scusa >>
---
*Per i giapponesi la “perdita della faccia” ovvero la perdita
di
prestigio e credibilità è considerata una delle più grandi
vergogne
***
Angolo dell'autrice.
Salve a tutti, spero che questo
primo capitolo vi sia piaciuto.
Vi dico subito che sto
attravarsando un periodo di blocco. In tutto.
Dunque questa ff ha un significato particolare perchè oltre ad essere
un'idea che mi bazicava in testa già da un po' è anche un tentativo di
sblocco, uno sfogo.
Spero di fare un bel lavoro e
soprattutto di essere costante negli aggiornamenti.
Detto ciò vi mando un bacio
grande e spero di sentirvi in tanti.
Violetta_
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