«Credo di essere già stato qui.»
Brienne abbassò lo sguardo verso Jaime. Le dita gli sfiorarono la fronte febbricitante, per scivolare sulla leggera peluria sulla nuca, senza alcuna forza.
«E’ tutto uguale. Aerys, Rhaegar, Cersei.»
La risata non troppo lontana di Vargo inghiottì i sussurri di Jaime.
«Hai la febbre.»
Il Lannister che di dorato, in quel frangente, non aveva nulla, sembrò non sentirla. Lo sguardo rimase vacuo, distante. Cieco.
«E’ tutto uguale. Tranne tu. Cosa ci fai qui persa con me, donzella?»
Brienne inghiottì il suo nome, posandogli sulle labbra quel poco di vino che le avevano permesso di avere.
«Tu deliri, sterminatore.»
Il cavaliere perduto tossì a contatto con il liquido rosso (rosso come gli stendardi a Castel Granito, come le labbra di Cersei, come il sangue caldo scintillante sulla spada), prima che tutto il suo mondo tornasse un mero oblio tormentato dai fantasmi.
«Il mio nome, donzella. È Jaime.»
E prima che gli occhi si chiudessero senza alcun suo comando, quella domanda, ancora.
Cosa ci faceva Brienne perduta con lui nel suo inferno di rimpianti ed errori? Cosa ci faceva con lui quella luce così ardente?
Note: Salve a tutti! Ebbene questa è la prima volta che scrivo per questo fandom, e devo dire di essere un poco confusa riguardo cosa si può scrivere o meno? No, perché ho scritto questa storiella anni fa, dopo aver letto un determinato capitolo di asoiaf. Da allora non l’ho toccata, e per una mia personalissima vena nostalgica, non l’ho cambiata d’una virgola. Però ecco, mi pare che si presti adeguatamente bene anche alla versione seriale...?
Ugh, che mal di testa… quindi non so, ditemi voi se posso lasciarla qui o è il caso di eliminarla da efp! (E soprattutto, grazie per averla letta :D )
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