Avviso: per chi non ha ancora
finito il manga S P O I L E R. No, davvero, è tutto un
enorme spoiler.
I
listened to the old brag of my heart. I am. I am. I am.
Sylvia Plath - The Bell
Jar
All of these lines across my
face tell you the story of who I am.
So many stories of where I've
been, and how I got to where I am.
But these stories don't mean
anything when you've got no one to tell them to.
It's true. I was made for you.
I climbed across the mountain
tops,
swam all across the ocean
blue.
I crossed all the lines and I
broke all the rules,
but baby I broke them all for
you.
Oh, because even when I was
flat broke, you made me feel like a million bucks.
You do. I was made for you.
You see the smile that's on
my mouth?, it's hiding the words that don't come out.
And all of those friends who
think that I'm blessed, they don't know my head is a mess.
No, they don't know who I
really am, and they don't know what I've been through like you do and I
was made for you.
All of these lines across my
face tell you the story of who I am, so many stories of where I've been,
and how I got to where I am.
But these stories don't mean
anything when you've got no one to tell them to, it's true... I was
made for you.
Oh yeah, well it's true that I was made for you.
Brandi Carlile - The Story
[Tornare a casa dopo aver visto paesaggi distrutti, permanentemente
modificati, montagne tranciate di netto -- corpi come bambole di pezza
riversi faccia a terra, il sangue che usciva dalle loro orecchie e il
fetore della morte come una cappa di calore sopra le loro teste --
fu... una guerra interiore.
Tornare a vedere gli alberi, sentire il fruscio delle foglie,
assaporare l'odore dell'erba umida sulla punta della lingua -- e dietro
di loro c'erano i sacchi pieni, sacchi neri, centinaia, centinaia, centinaia, e lui
pensava, no, no, lui non pensava, ma sapeva, lo sapeva, che le
persone dentro quei sacchi avrebbero sicuramente apprezzato il ritorno
a casa più di quanto stessero facendo loro, più
di quanto chiunque stesse facendo in realtà.
E Naruto camminava attaccato a Sasuke, tra Sakura e Hinata e Hinata
teneva la mano stretta a pugno sulla casacca di TenTen e TenTen aveva
la faccia asciutta, ma Lee era una maschera fradicia e Lee... l'indistruttibile
Lee, aveva le braccia abbandonate sui fianchi e trascinava i piedi --
si trascinavano, ecco, questo era il termine, come vermi loro
trascinavano il loro peso a casa, casa
-- e Kiba aveva la spalla sprofondata nel pelo di Akamaru che invece
aveva il muso attaccato alla schiena di Shino.
Ed è difficile, tornare a casa, è pesante.
E' pesante].
- Mi dispiace.-
- Si?-
- Si.-
E lo guardi bene, hai una mezza idea di strappargli anche l'altro
braccio per poi picchiarlo con lo stesso, gettarglielo dritto in faccia
e ridere, ridere, ridere,
ma lui ti sta guardando e chissà quante volte le parole 'mi
dispiace', 'scusami', 'perdonami' sono uscite dalla sua bocca, ti
chiedi da chi sia andato prima -- Hinata? Choji?, chi? --
perciò non lo fai, lasci andare l'idea, sposti lo sguardo al
cielo e pensi... pensi che in tutta onestà non te ne frega
niente. Pensi 'è colpa sua, ma allo stesso tempo non lo
è, lui è uguale a me, io avrei fatto la stessa
cosa, magari l'avrei fatta meglio, ma avrei fatto la stessa cosa e non
mi sarei neanche scusato dopo, perchè io ci sarei riuscito,
nessuno avrebbe potuto avercela con me perchè io ci sarei riuscito'.
Quindi annuisci piano e continui a guardare il cielo - Oggi
è una bella giornata, mh?-
- Lo è.-
Sospiri, fai un passo avanti, gli chiudi una mano sulla spalla, la
stringi piano e...
- Ci va' del sake, non trovi?-
- Adesso bevi, Nara?-
Ridi, perchè
no, dopotutto - E fumo.-
- Hn.-
- Offro io, Uchiha.- lo guardi da sopra la spalla - Per averci salvato.-
Lo vedi da come sbarra gli occhi che non se l'aspettava.
Perchè non perdonarlo, dopotutto? Perchè no?
- E anche perchè sono un tuo superiore,- continui ilare -
quindi fammi la cortesia di non... scusarti più, se non vuoi
che ti ordini di andare in un certo posto.-
Sono passati mesi dal ritorno a casa.
Tutto è diverso, tu non sei più un ragazzino,
nessuno lo è più. Sono passati mesi e splende il
sole, splende tutto.
[All'inizio nessuno ci fa caso, poi qualcuno dice 'è finita
davvero' e in un attimo... è tutto quello che riesci a
pensare.
E' finita, è
finita davvero, Kami siamo a casa, sono a casa, è finita,
Kami, è finita.
La tomba di Neji è semplice, quello che gli viene versato
sopra da chi lo conosceva non lo è.
I morti son morti e si
fotta chi resta, no? Lo pensi sempre più spesso
quel 'si fotta chi resta', perchè ci sei tu che respiri, che
nonostante tutto cerchi di andare avanti, mentre provi di immaginare i
morti che ti sorridono, sereni, senza un pensiero al mondo --
perchè loro hanno dato tutto ciò che avevano, lo
hanno sacrificato, non resta più niente di loro se non il
ricordo, quel bastardo, che ti fa sorridere e piangere. Il ricordo
è tutto ciò che resta. Qualcuno direbbe che 'va
bene così'. Lo pensi anche tu.
Va bene così.
La guerra è finita, la vita continua, tu sei vivo ed hai
questa sensazione di... completa e totale gioia dentro, dove
invece dovrebbero esserci sensi di colpa e rabbia, invece sei felice.
Sei felice perchè Neji ha potuto scegliere come morire e per
cosa e per chi sacrificare la sua vita, lo ha scelto lui,
consapevolmente e con gli occhi aperti. Così come ha fatto
tuo padre. Così, ti dici sempre più spesso, come
un giorno farai tu. Lasciare
questo mondo con le palle in mano, ti dici, è così che
deve essere. E' così che sarà.
Si fotta
chi resta].
Un cerchio si chiude, un altro si apre. E' la vita.
Konoha si modernizza, si allarga, tu giuri che quel biondastro
lì è il tuo
Hokage e che niente e nessuno ti impedirà di aiutarlo a
realizzare il suo sogno. Lo giuri sul tuo onore, su quello della tua
famiglia. I Nara mantengono sempre le promesse.
Tua madre non è triste, non più, ha sempre saputo
in fondo. Lo ha sempre saputo che sposando un Nara sarebbe stata la
seconda donna, Konoha in cima, fiera, imponente Konoha -- ma l'ha
accettato tua madre, perchè sapeva di essere amata
incondizionatamente comunque, sapeva che le uniche vere braccia pronte
a raccogliere i pezzi restanti erano sempre state le sue, e non
è triste, non più, ti rende orgoglioso ogni
giorno che la guardi fare quello che faceva prima e a vederla
armeggiare con padelle e spolverino ti chiedi se ci sarà mai
una donna come lei.
Probabilmente no, ti dici con sicurezza.
E sbagli.
Non è la prima volta che lo fai.
[Lei arriva sempre in primavera ed ogni volta è come se
programmasse di arrivarti alle spalle, mentre pensi a tutt'altro,
quando sei più vulnerabile.
Il cielo è chiaro, le nuvole disperse dal vento e ti senti
spettatore di minuscoli miracoli ogni volta che alzi gli occhi -- ma
chi l'avrebbe mai immaginato, mh? Tu, di nuovo a casa, seduto sull'erba
umida a guardare un cielo diverso da qualsiasi altro al mondo, a
goderti la pace, a crogiolarti nell'assoluta leggerezza della
vita come quando eri un bambino.
La senti arrivare e ti siedi più dritto per riflesso,
piccoli brividi all'interno dei polsi, la familiare sensazione di 'aaaah, eccola' che
ti prende da dietro le orecchie.
- Fumi di nuovo?-
- Mi aiuta a pensare.-
La senti sbuffare una risata, poi ti azzardi a guardarla ed
è come... è come quando muori di sete. Ti si
secca tutto all'improvviso e la lingua si attacca al palato.
Pensare, al momento, è l'ultima cosa che vuoi fare, ma lei
è indomabile, è immensa e a parte guardarla
sedersi e chiederti 'se la baciassi ora cosa mi farebbe?', non sai che
fare.
- E a cosa stavi pensando di così... stressante?-
Sembra più giovane, pensi e poi ti correggi dicendoti che
no, no, non è esatto. Sembra diversa. E' diversa,
è più... morbida.
Rilassata, ti dici dopo un secondo.
- L'ho dimenticato.- dici, ed è pure la verità.
- Hai dimenticato cosa stavi pensando.- ti fa eco, guardandoti da sotto
le ciglia, piegando leggermente la testa verso di te - Semmai non hai
mai pensato niente a prescindere.-
Avevi dimenticato quella sensazione lì, il dover essere
sempre due mosse davanti, l'avevi dimenticata perchè
è passato troppo tempo e non avevi idea di quanto ti
mancasse e di quanto bella fosse.
- Non sapevo che saresti arrivata.-
L'osservi piegarsi indietro sulle mani, il ventaglio chiuso appoggiato
tra lei e te - Pare che vogliano di nuovo me come ambasciatrice.-
- Ma come si sono permessi?- dici tra il serio e il faceto.
Le strappi una risata e d'improvviso ti senti immenso anche tu -
Già, come hanno osato, mh?- e ti guarda.
Senza avere più bisogno di dire altro riprendi a guardare il
cielo, e lei con
te, in silenzio -- e pensi che mai prima di allora ti eri accorto di
quanto fosse facile stare in silenzio con lei, senza per forza
battagliare, solo... condividere lo stesso cielo per un po'.
Ti chiedi quando le ragazze hanno smesso di attrarti. Ti chiedi da
quando hanno cominciato a piacerti le donne.
Da adesso, ti rispondi.
Da Lei].
- Dico, non è così difficile!-
Niente per Ino è difficile a parte -- e devi costringerti a
pensarle certe cose, perchè Ino è la tua migliore
amica e da quando la guerra è finita strozzeresti tutti gli
uomini che le fanno la corte, soprattutto quelli che leggono libri su
come conquistare la donna della tua vita, regalandole fiori nel
frattempo -- capire perchè Sai non si decida a chiederle
semplicemente di uscire con lui.
- Lascia in pace quel povero diavolo, Ino.-
- Povero diavolo? Lui? Cioè, mi regala fiori comprati nel mio negozio e devo
pure lasciarlo in pace?! C'è un limite a tutto, Shikamaru!-
Fai una smorfia perchè, effettivamente, la tecnica di
corteggiamento che Sai sta usando non è esattamente
intelligente, ma che ne puoi sapere tu, mh? Tu non regaleresti fiori
alla tua donna, tu la porteresti in un campo fiorito per poi dirle
'fatti il mazzo che ti piace, io di fiori non ne capisco niente'.
Ino sbuffa mentre Choji guarda la scacchiera con espressione assente.
Cinque minuti dopo Ino si accorge che sta dormendo e tutto sparisce,
perchè scoppia a ridere forte e Choji si sveglia di
soprassalto e fa volare la scacchiera in aria e tu stai lì,
che ti rotoli dal troppo ridere, mentre il tuo migliore amico si gratta
l'accenno di barba sulle guance e arrossisce.
[Sasuke se esce con questa cosa del 'vagabondare per il mondo in cerca
della verità' e tu, per una volta, lo capisci. Anche Naruto
lo fa, solo Kakashi sembra costipato, ma credi sia perchè
l'idea di Sasuke fuori Konoha e Naruto dentro Konoha lo riporta a non
rosee prospettive di inseguimenti, battaglie, braccia amputate e
così via.
Al resto di loro non interessa dove Sasuke sia diretto, basta che
torni, perchè se non torna come minimo Naruto lo ammazza.
Col pensiero. Ne sono molto
capace, dice Naruto con uno sguardo che non ammette repliche. Shikamaru
gli crede pure.
E, come spesso accade, ogni volta che Sasuke varca i cancelli di
Konoha, Shikamaru pensa 'a volte tornano, è questo il
problema', ma è un pensiero bonario, uno di quelli che ti
fanno sorridere e che Sasuke sembra carpire e assorbire, infatti pure
lui è più rilassato, magari con le spalle
più larghe perchè chissà cosa vede nei
suoi viaggi, chissà quante colpe deve espiare,
chissà se un giorno le condividerà con qualcuno,
chissà.
Ogni volta che Sasuke ritorna, Naruto lo trascina ovunque, lo ammazza
di chiacchiere e di cibo in chioschetti improbabili mentre Sakura
è in ospedale a torturare chissà chi. Il team 7. Sono una
leggenda, ormai, quei tre.
E ogni volta che Sasuke ritorna nessuno dice 'farebbe meglio a non
tornare proprio'. Ogni volta che Sasuke parte, Sakura si solleva sulle
punte e lo bacia, ogni volta sempre più vicino alle labbra,
mentre Naruto lo aspetta oltre le porte di Konoha.
Stanno bene. Tutti loro].
- Questa è la tua idea di appuntamento.- lo dice con le mani
sui fianchi, in un tono indefinibile che per un attimo ti fa pentire di
averglielo mai chiesto, l'appuntamento.
- Si?-
Chiude gli occhi e respira dal naso - Me lo chiedi pure, non ci posso
credere...-
- Dove vuoi andare?-
- Non devo dirtelo io, lo sai, vero?-
- Ho capito, ma dove vorresti andare altrimenti?-
- Cos... dove? Non lo so dove,
cry-baby, sicuramente fare una passeggiata nel bosco dove tu hai
seppellito un uomo non è la mia idea di romanticismo!-
Non ha mica torto - Sei una romantica?-
Incrocia le braccia al petto e ti guarda malissimo - Io me ne vado.-
La fermi, certo che la fermi, non può semplicemente
andarsene, ti dici, non può e basta perchè questa
è una cosa importante e la devi fare prima che lei torni a
Suna.
Le prendi il polso, lo stringi piano e non è la prima volta
che la tocchi così, non è la prima volta che
vieni messo davanti al fatto che, Kami, lei è piccola in
confronto a te, la tua mano sembra enorme chiusa com'è sul
suo polso e lei adesso deve alzare pure la testa per guardarti in
faccia, ma allo stesso tempo quello che provi per lei, quello che senti
ogni volta, ogni benedetta volta che le sei vicino, ti fa pensare a
quanto, in realtà, sia lei che ti ha in pugno. Non te ne fai
un cruccio, ti piace anche, ti piace da morire.
Ti avvicini a lei quasi fino a far sfiorare i vostri vestiti e abbassi
la testa solo quando lei alza la sua - C'è...- sciogli
l'improvviso groppo in gola perchè è importante
che lei sappia e che capisca
e che veda - C'è la tomba di mio padre, in quel bosco.- dici
finalmente - Non... lo sai che non c'è il suo corpo, lo sai
questo, ma è dove lui avrebbe voluto che lo seppellissimo.-
lei lo guarda con gli occhi lucidi per un istante, poi sbatte le
palpebre ed è tutto passato, Kami la ami da morire in quel
preciso momento - Tu la devi vedere. Lui deve vederti, Tem.-
Lei ha quest'espressione dolorosamente aperta in faccia che per un
attimo credi di aver rovinato tutto, di aver parlato troppo in fretta e
di averla pressata troppo e...
E invece lei schiude la mano sulla tua guancia e ti sorride, nessuna
donna sorride come Sabaku no Temari, neanche tua madre --
perchè è tua madre e ti ama come una madre,
Temari è la
tua donna, te la sei scelta e lei ha scelto te ed
è un amore diverso --, e annuisce.
- Va bene.-
- Lo capisci quello che significa?-
- Si.-
- E ti sta... bene?-
Sorride, sorride, sorride - Oh, si.-
[E'
quasi con terrore che la
abbassi sul letto, la prima notte di nozze; non è la prima
volta che la
spogli, non è la prima volta che vi toccate, ma è
diverso. E' diverso
perchè hai un anello al dito e lei non tornerà
più a Suna, ma sarà a casa o al Palazzo o
in giro per Konoha
a memorizzare le strade, a lamentarsi dell'umidità. E'
diverso perchè ha detto si.
Ha detto si e ti ha cambiato, lei, con quel si.
- Come sei serio.- ti dice con le labbra imbronciate, ti tocca la
fronte, accarezza le pieghe lì, poi sorride.
Temari
dall'insulto facile, Temari che ti salva la vita, Temari con i capelli
sparsi sopra il cuscino che ti circonda il collo con le braccia e ti
tira giù, le mani tra i tuoi capelli e... tuo padre te
l'aveva detto,
no?
Anche la donna più autoritaria sa essere dolce e amorevole
con il proprio uomo.
L'hai capita col tempo la differenza.
- E' che...- dici spingendo i gomiti ai lati della sua testa - Quasi ti
mangerei.-
Temari
che ride sulla tua spalla, che ti sventola l'anulare davanti agli occhi
e ti guarda senza mai smettere di ridere - Questo nei voti non c'era
scritto.-
- I voti sono stati una seccatura...-
- Scusa se trovo il cannibalismo un ottimo motivo per divorziare!-
- Qua non si parla di divorziare, Kami, si parla di te che sei
impossibile.-
- E di te che mi ami, anche.-
- Anche.-
Ti
bacia allora, piano, come una ragazzina alle prime armi e tu sai che
non lo è, sai che non lo è proprio, ma la lasci
fare, la lascerai
sempre fare perchè è così che ti piace
ed è così che deve essere - Ti
amo anche io, tra parentesi.-
- Felice di sapere che il nostro matrimonio sia sano in principi e
intenti...-
Ride di nuovo e tu con lei].
Non sei sorpreso quando un giorno entri nell'ufficio dell'Hokage e ci
trovi Naruto.
Naruto, con le caviglie incrociate sopra la scrivania, il copricapo
orgogliosamente calato sugli occhi, le braccia incastrate dietro la
testa e un sorriso che spaccherebbe il mondo se solo Naruto fosse quel
tipo di uomo.
Lasci che le tue labbra si pieghino all'insù - Ci
rilassiamo, vedo.-
- Scherzi, vero?- e ride - Mi sento enorme!-
Si, pensi.
Anch'io.
[- Hey.-
Le baci la testa quando ti strinse il fianco con un braccio - Ciao.-
bisbigli sui suoi capelli.
Lei punta il mento sulla tua spalla ed ha due occhi che parlano, la tua
seccatura, due fanali e non ti stancherai mai di specchiarti
lì dentro, di vederti lì riflesso così
come ti vede lei e non capirai mai cosa in realtà veda lei,
ma ti basta la vicinanza, ti basta, ci sguazzi dentro in
realtà per quanto è... immensa.
Temari si stringe di più a te, inaspettatamente fragile, ed
abbassi la testa per guardarla torturarsi le labbra, le dita impegnate
a giocare con la cerniera della tua casacca - Perciò aspetto
un bambino.-
Tu devi avere un'espressione esageratamente sbigottita
perchè tua moglie scoppia a ridere.
Dopo, quando le parole che hai sentito cominciano ad avere senso, ti
senti esplodere la cassa toracica e devi -- devi per forza --
affondare la faccia tra i suoi capelli e respirare sulla sua pelle
calda.
Dopo pensi solo 'finalmente'.
Lei ti accarezza il retro del collo, sospira accanto al tuo orecchio -
Vuoi... andare da tuo padre?-
Neghi leggermente, circondandole i fianchi con le braccia.
- Ok.- ti dice, un respiro leggero sulla tua guancia - Portami a casa,
allora.-
Casa.
Non hai mai sentito parola più bella di questa.
Anche se quando tuo figlio di chiama papà per
la prima volta devi ricrederti.
Poi comincia a chiamarti 'vecchio bacucco', e capisci perchè
tuo padre
beveva sake come se non ci fosse più un domani].
Un cerchio si chiude.
- Dannazione! Falla finita Bolt!-
- Ah, dai! Non vale usare la Shunshin no Jutsu!-
- Chiudi il becco!-
E un altro si apre.
Sospiri, guardi il cielo, sospiri di nuovo - E ci risiamo...-
Ti sta anche bene, tutto sommato.
Ti piace da morire.
Hope when you take
that jump, you don't fear the fall.
Hope when
the water rises, you built a wall.
Hope when
the crowd screams out, it's screaming your name.
Hope if
everybody runs, you choose to stay.
Hope that
you fall in love and it hurts so bad.
The only
way you can know you give it all you have.
And I hope
that you don't suffer, but take the pain.
Hope when
the moment comes, you'll say...
I, I dit it
all! I, I did it all!
I owned
every second that this world could give. I saw so many places, the
things that I did...
Yeah, with
every broken bone,
I swear I
lived.
OneRepublic
- I Lived
N/A
Partendo dal presupposto che avevo giurato a me stessa che NON l'avrei
fatto, devo ancora una volta concludere che il mio cervello mi boicotta
sempre, soprattutto quando ho un altra fanfiction da finire che al
momento sputa angst da tutte le parti. Perchè a me l'angst
piace.
Poi faccio l'enorme sbaglio di andarmi a leggere l'ultimo capitolo di
Naruto e il mio cervello mi tira giù un 'vaffanculo, tu
questa cosa la fai e la fai ORA!'. Infatti 'sta cosa l'ho scritta in
trenta minuti. Ho impiegato più tempo a trascrivere le
canzoni. E si vede.
Altro da dire, ahimè, non c'è.
Vado a vomitare in bagno.
Angela.
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