Cannibals

di Little Redbird
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Cannibals
 
This is where you ride and save me up
Nothing I could do to get enough
And this, this is where the dark falls
And both eyes are left to loath
 

Da lontano. Per il momento Eli può osservare Tina solamente da lontano. Per non farsi scoprire, per non dover spiegare, per poter apprezzare la sua naturalezza quando crede che nessuno la veda, quando cavalca Blackout come se stesse correndo incontro alla morte, fiera di morire in sella all’essere vivente di cui più le importa al mondo.
Da lontano può vedere il bagliore rosso dei suoi capelli che splendono al sole, il suo enorme sorriso mentre chiude gli occhi e lascia guidare il cavallo.
Da lontano lei non può vederlo ricambiare quel sorriso che non è nemmeno rivolto a lui. Non può vederlo immobile, incapace di distogliere lo sguardo dalla sua figura schiacciata contro la schiena dell’animale, le cosce strette contro i suoi fianchi possenti e la presa salda delle mani sulle redini.
Eli la rivedrà ancora quella stessa scena, più e più volte, prima di addormentarsi, ma ora deve avvicinarsi, deve rimproverarla per quella corsa non autorizzata, per la sua imprudenza. Deve farlo, poiché Tina ripeterà questo spettacolo appena ne avrà l’occasione se le ripeterà che non può farlo, che non le è concesso sforzare così un cavallo che non è abituato alle corse.
E, quando gli disubbidirà ancora, lui sarà lì ad osservarla. Da lontano.


 
 
 
 


So che a guardare questa serie siamo in pratica due persone, ma se qui fuori c’è qualcuno che la segue o ha intenzione di farlo, si faccia avanti. Giuro che non mordo e non spoilero.
Titolo e strofa iniziale vengono dalla canzone Cannibals, colonna sonora della serie.




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