La luna,bianca,tonda e luminosa.
La sua luce indicava il cammino a tutti coloro che necessitavano di
vedere nelle tenebre,ma a Sesshomaru,sembrava che di luce
c'è ne fosse fin troppa.
Non gli faceva affatto comodo tutta quella luce,non in quel momento
almeno,c'è n'era troppa per quello che doveva
fare,c'è n'era troppa per nascondersi nel buio della foresta.
Corse nella stretta radura che separava la montagna dal margine della
foresta,dovette essere lesto a non farsi vedere,le guardie erano tra
gli alberi,lo sentiva,l'olfatto non lo ingannava e l'udito di certo non
gli faceva scherzi.
Arrivato al margine del bosco,si nascose dietro il primo albero,si
sentiva strano ad agire in quel modo,quello non era il suo modo di
agire,lui doveva camminare fiero,orgoglioso della sua
abilità con la spada,ma quella sera aveva cambiato qualcosa
in lui.
Ora si sarebbe dovuto aggirare tra gli alberi,come un serpente nascosto
nell'erba alta,come un ladro nel cuore della notte e uccidere i suoi
nuovi nemici,non con l'onorevole spada,ma con un arma
diabolica,inventata da chissà quale mente.
Non era usanza da yokai quella di usare aggeggi tecnologici,erano
forti,la natura li aveva resi così,quindi perchè
doversi affidare a simili oggetti? Era quello che gli avevano
insegnato,ma chi erano loro per giudicare senza possedere sapienza,chi
erano loro per dire che gli umani erano inferiori?
Ma nemmeno la maggiorparte degli umani era tanto tollerante,chiusi
com'erano nelle loro paure,indottrinati da antiche credenze e uomini di
fede che vedevano gli yokai come essere maligni,era più che
normale che anche la società umana,già piena di
difetti,avesse anche il vizio di giudicare prima ancora di conoscere.
Mentre Sesshomaru era preso dai suoi pensieri su quell'insolita arma,si
avvicinarono due figure,era più che probabile che l'intero
corpo di guardia del castello fosse stato informato della fuga del
giovane yokai.
Si fermarono di fronte all'albero dove Sesshomaru era nascosto e
iniziarono a parlare.
- Hai sentito quello che è successo?
- Si,pare che il signor Akira abbia portato con se un nobile delle
terre occidentali per fargli vedere le rovine.
- Già,ma sai cosa è successo durante la festa?
- No.
- Pare che sia accaduta una cosa strana,gli invitati erano tutti
immobili.
- Immobili?
- Si,come se fossero statue,fidati,qualunque cosa sia successo deve
riguardare con le ricerche di Akira.
- Dici?Tu come fai a saperlo?
- Io facevo il giro di ronda dentro il castello,comunque,tu sei nuovo
giusto?
- Si,tu da quanto sei qui?
- Un anno,ma ti avverto,qualunque cosa accada,non farne parola con
nessuno quando torni a casa,non mi stupirei se fossimo controllati
dallo stesso uomo che ci paga per fargli da guardia la casa.
- Se lo dici tu,comunque,tu va pure avanti,io ti raggiungo,do
un'annafiata alle piante poi arrivo.
- Cosa? Ti scappa proprio adesso?
- Faccio giusto un goccio poi arrivo.
- mmh,va bene,ma se ci metti più del previsto,mi trovi un
pò più avanti,pare che ci siano movimenti
sospetti,quindi,io sono più avanti insieme alle altre
guardie,chiaro?
- Si ho capito,ma adesso vai,non c'è la faccio
più.
- Va bene,a dopo.
Dopo essersi separate le due guardie si mossero in due direzione
diverse,una si allontanò dirigendosi ancora più
dentro la foresta,mentre l'altra stava per andare vicno ad uno degli
alberi che erano coperti dalle ombre della sera e quindi improbabile
che potesse accorgersi della presenza del giovane yokai.
La guardia superò l'albero,tutta di fretta,impaziente di
liberarsi di quel fastidio.
Dopo che la guardià superò l'albero,Sesshomaru
fece la sua mossa, da prima appoggiato contro l'albero si
staccò da esso e assumendo un posizione eretta e senza fare
alcun rumore.
- Ora che alle tue spalle,mira ad un parte
importante,collo,schiena,gola,scegli tu.
Disse Jin.
Rimase un attimo ad aspettare,poi,colpì.
Si mosse velocemente,abbastanza per non far reagire in tempo la
guardia,ma anche fin troppo frettoloso,poichè i suoi passi
avevano tradito la sua copertura.
Lo scatto improvviso,si era fatto sentire,facendo girare la
guardia,giusto in tempo per vedere a malapena una sagoma spuntare
dall'ombra.
Il braccio sinistro scatto velocemente,mentre il braccio destro passava
sopra la spalla destra della vittima,la mano destra gli
tappò la bocca con forza,mentre la sinistra diede il colpo
fatale.
La lama colpì,entrando con forza nella gola e recidendo un
arteria,la morte fu rapida,ma non proprio indolore,poichè la
guardia ebbe qualche spasmo,prova del suo istinto di
soppravivenza,anche se quest'ultimo stava per morire insieme al suo
possessore.
Ed infine morì,quello era stato il suo primo assassinio e la
scena che aveva di fronte lo disgustava non poco,non per il fatto di
averlo ucciso,poichè il compito di quella guardia era quello
di trovarlo e forse anche di ucciderlo,ma per come lo aveva fatto.
Lo aveva preso di spalle,senza dargli neanche la possibilità
di difendersi,lui era un guerriero,non un tagliagole,non era il tipo di
che uccideva i suoi avversari alle spalle,o attaccava chi non poteva
difendersi,per non parlar del fatto che non aveva mai arrecato danno a
chi passava per la sua strada.
Non era il tipo di yokai che assaltava i villaggi umani,gli era
capitato di uccidere degli umani,ma mai di sua inizativa,lui era un
duellante,uno che si scontrava solo con chi riteneva degno o con
chiunque lo sfidasse e sembrava abbastanza forte da poterlo sfidare.
Ma questo uccidere nell'ombra,era tutt'altra faccenda,ma questa volta
l'onore non lo avrebbe salvato e la sua compagna più utile
non sarebbe stata la forza,ma il silenzio,sapeva che non c'è
l'avrebbe fatta,non questa volta,non con i soliti metodi.
- Bravo,vedo che afferri al volo,ora ascolta,l'altra guardia si sta
dirigendo verso i suoi compagni,seguila,ma non ucciderla,seguila senza
farti vedere.
Sesshomaru si girò indietro e controllando la
situazione,l'altra guardia si stava allontanando e sembrava che non si
fosse accorta di nulla.
Vedendo ciò Sesshomaru uscì da dietro
l'albero,sicuro che il corpo non sarebbe stato trovato
facilemente,visto che era stato lasciato nell'ombra in mezzo alla fitta
vegetazione.
Il giovane yokai stava seguendo la guardia,piano piano,con passo cauto
e attento,gli stava dietro,coperto dalla foresta,dalle tenebre e dagli
animali notturni presenti in quell'ambiente.
Gufi,conigli,scogliattoli,qualche cerbiatto in lontananza,forse anche
dei lupi,la tipica fauna locale dell'ambiente montano,animali attivi
anche nell'ore più tarde della notte,anche se per i gufi era
più che naturale cacciare di notte e dormire di giorno.
I versi degli animali coprivano i passi di Sesshomaru,per quanto stesse
attento,non poteva evitare di non far rumore quando calpestava la
neve,anche se la guardia davanti a lui non sembrava poi così
tanto pericolosa,continuava a guardare a destra e a manca,tanto per
fare un occhiata in giro,nel caso avvistasse qualcosa.
Poco dopo,mentre lo yokai continuava a pedinare la guardia,se
n'è avvicinò un altra,era ben lontana da dove si
trovasse Sesshomaru,ma subito accorciò la distanza
accellerando il passo,stava correndo nella stessa direzione della
guardia pedinata.
Arrivò di fronte al compagno d'armi,sembrava nervoso e
frettoloso di parlare.
- Che ti prende?
Disse la guardia pedinata.
- Presto,ci servono più uomini possibili.
- che è successo?
- Abbiamo avvistato un donna in mezzo alla foresta,era una degli
invitati alla festa e ci è sembrato strano che si trovasse
qui,così l'abbiamo accerchiata,sta opponendo resistenza.
- Va bene arrivo.
Detto questo le due guardie attacarono a correre il più
velocemente possibile,Sesshomaru era incuriosito dalla quella
faccenda,una donna in mezzo alla foresta,chissà chi poteva
essere.
Senza aspettare che Jin gli parlasse di nuovo si mosse anche lui nella
direzione delle guardie,si mosse veloce ma rimanendo sempre attento a
chi potesse passare da quelle parti.
Andando sempre più avanti aveva l'impressione di andare in
discesa,non più una zona lineare ma a dislivelli,con tratti
di foresta che cadevano in alti fossi, e qualche zolla di terra
rialzata permetteva di raggiungere parti più basse dell'area
circostante.
Osservando bene il luogo in cui era arrivato notò che non
tutte le guardie erano andate verso l'intrusa,anzi,stavano in
guardia,ben vigili a chiunque passasse,nel caso potesse arrivare
qualcuno a dare man forte a quella donna.
Vide molte guardie attorno al posto in cui lo yokai si era nascosto,era
in mezzo a dei cespuci,abbastanza alti e folti da coprire la sua stazza
da accovacciato,visto che per statura non era di certo piccolo.
- Adesso come faccio a passare?
- Semplice.
Disse Jin
- Osserva attentamente la zona,hai notato il forte dislivello del
terreno? La presenza di zone alte o zone basse può favorire
un approccio furtivo differente,a seconda della situazione e delle
tattiche di infiltrazione.
- Cosa?
Disse Sesshomaru confuso,non ci aveva capito nulla.
- Lo vedi quell'albero dietro di te? su quella zona rialzata?
Sesshomaru girò il capo nella direzione indicata dalla
voce,dietro di lui,nella parte più alta della foresta,che
era quella precedentemente stata percorsa dal giovane yokai si trovava
un albero dai lunghi rami.
- Si e allora?
- Torna indietro e avvicinati all'albero.
Detto questo Sesshomaru ripercorse la zona,salì di nuovo
sull'altura e si aquattò vicino all'albero.
- Adesso salta sui rami.
- Cosa?
- Salta sui rami,ti spiego dopo.
Sesshomaru saltò con nessuna difficoltà sopra
l'albero,visto che la sua muscolatura da yokai glielo faceva passare
per una cosa da nulla.
- Ora che sei qui,non dovresti avere problemi nel superare le guardie.
- Che devo fare?
- Cammina sopra i rami e passa di albero in albero,passa sopra le
guardie senza fare troppo rumore,poi,appena le avrai superate,scendi
giù e continua per la tua strada.
- Aspetta un attimo,la neve rende i rami scivolosi.
- Non preoccuparti,tu sali,a cordinare i movimenti ci penso io,fidati
di me.
- Va bene,ma spero che tu sappia quello che fai.
Appena Sesshomaru cercò di mettersi in equilibrio sul
ramo,intervenne Jin che fece perdere di nuovo sensibilità al
corpò dello yokai.
- Un giorno lo saprai fare,ma per ora,guarda e impara.
Jin fece in modo che il corpo di Sesshomaru mise entrambe le gambe una
dietro l'altra,un pò come un equilibrista,piegò
le gambe,piegò la schiena in avanti,le bracci aperte con le
mani in basso verso l'esterno.
E poi...scattò.
Quella sembrava una posizione ambigua e scomoda,si era rivelata essere
un autentica sorpresa, si muoveva con una cordinazione incredibile,un
piede alla volta,un passo dopo l'altro,sembrava quasi dovesse cadere.
E invece il suo equilibrio era perfetto,ma poi,arrivato alla fine del
ramo,saltò giù, atterrando su un ramo sottile
appartenente ad uno degli alberi più in basso,ci era saltato
sopra come se fosse la cosa più semplce del mondo.
Lo yokai non poteva non essere stupito da queste movenze,la
cordinazione di ogni movimento sembrava ben gestita dall'individuo
all'interno della sua coscienza.
Salti,scatti e passi veloci facevano di Jin anche un individuo molto
agile,anche se stava possedendo il corpo di un altro,nello spostarsi la
in alto sembrava scimmiottare tra gli alberi,eppure,anche Sesshomaru
aveva notato un qualche tipo di tecnica eseguita durante quella
bizzarra corsa.
Ma non era quello il momento di porsi certi quesiti,doveva rimanere
concentrato sulla sua missione.
Continuando ad avanzare notò subito la lunga linea formata
da guardie,ma questa volta potevano passare quasi senza pericolo,i
vantaggi dati dallo spostarsi sopra gli alberi erano i seguenti,una
buona visuale che da sul terreno sottostante,un ottimo nascondiglio e
in caso di necessità,utile per agguati e assalti
improvvisi,tattiche utili per chi preferisce la guerriglia alla
battaglia campale.
Dopo qualche salto si era posato sull'ennesimo albero,anche se non era
un albero qualunque,era quello che si trovava sopra il perimetro
armato,adesso avrebbe dovuto stare attento,bastava un singolo errore e
la fuga dalle grinfe di Akira si sarebbe potuta definire fallita.
Un altro salto,un altro albero raggiunto,poco alla volta stava
superando le guardie,con calma e precisione,un ramo,poi un altro
è un altro ancora,tutto stava filando liscio.
Qualche albero più avanti,il corpo di Sesshomaru si
fermò di colpo,controllò che nei dintorni non ci
fossero guardie.
- Adesso scendi e continua a piedi,spostarsi su gli alberi
può far comodo,ma si rischia anche di attirare
l'attenzione,quando un ramo si rompe dopo che ci hai poggiato piedi
sopra o quando spaventi un gufo che trova riparo su un albero,troppi
rischi,meglio tenere i piedi per terra,tieni,riprendi pure il controllo
del tuo corpo.
Sesshomaru riprese sensibilità e con essa tutti i dolori
provocati dallo scontro con il padrone di casa.
Però,c'era qualcosa,una sensazione forse,ma percepibile,come
la voce dell'assassino,lo sentiva nella carne,nelle ossa,in ogni parte
del suo corpo,i movimenti eseguiti da Jin per spostarsi da un albero
all'altro,non era qualcosa che aveva semplicemente visto,li percepiva
come se li avesse eseguiti lui.
- Che hai Sesshomaru? Ti sento turbato.
- No nulla,te ne parlo dopo.
- Come vuoi,ma ora non c'è tempo da perdere,prosegui a terra
e trova quella donna.
Sentite queste parole Il ragazzo di ghiaccio stava per lanciarsi quando
qualcosa passò sotto di lui.
Era una guardia,sembrava essersi allontanata dai suoi
compagni,guardò indietro nella speranza di capire quello che
stava succedendo,ad un tratto vide quello che stava succedendo.
C'era trambusto,il perimetro armato era stato spezzato,le guardie a lui
visibili impugnavano le proprie armi come se stessero
combattendo,mentre altre sembravano fuggire,ma in modo ordinato,come se
la cosa fosse stata prevista.
Ad ogni modo,non c'era tempo per le ipotesi,la guardia sotto di lui si
era fermata un attimo,attirata com'era dalle urla dei suoi compagni
feriti.
In ogni caso,Sesshomaru doveva muoversi...e sapeva benissimo come fare.
Saltò giù dall'albero senza fare alcun
rumore,preaparò il braccio sinistro per far scattare la lama
e poi,come uno dei gufi di quella foresta,che si lancia su un
coniglio,si avventò sulla sua vittima,piombandogli addosso
con una rapidità inaudita.
Per prima cosa atterrò su di lui,poi durante la caduta,gli
aveva appoggiato rapidamente la mano destra sulla spalla
destra,facendolo schiantare al suo per via dell'urto subito dal corpo
di Sesshomaru durante l'atterraggio,poi col suo corpo lo
bloccò a terra,ed infine,gli infilò la
lama,dritta nel cervelletto,per poi trapassarlo e raggiungere il
cervello,una morte veloce e indolore.
Intervenne Jin.
- Impressionante,sei andato a colpo sicuro e senza che ti dicessi nulla.
- Forse,anche se a dirla tutta,non'è stato proprio un
caso,ho imitato i movimenti che facevano quei tipi col cappuccio,tutto
qui.
- Dici? Però è strano.
- Cosa?
- I movimenti che hai fatto,quando ti sei lanciato sulla guardia sei
stato particolarmente preciso,quasi sapessi che cosa fare,commettere un
assassinio in volo non'è qualcosa che si impara dall'oggi al
domani.
- Allora vuol dire che sono un assassino nato.
- già,ed questo la cosa che mi preoccupa.
- Che vuoi dire?
Disse Sesshomaru mentre si stava mettendo in posizione eretta.
- Hai presente quando ti ho fatto eseguire quel salto dalla cascata?
- Si
- Ecco,quella era un azione che io ho fatto eseguire al tuo
corpo,quello che hai fatto adesso sì è sviluppato
da quello che hai visto fare da altri,oppure,lo hai preso da me.
- Forse,ma in ogni caso io vado avanti,devo andarmene da qui.
Detto questo,si inoltrò ancor di più nella
foresta,nella speranza di poter raggiungere in tempo la donna,senza
alcuna grazanzia che trovarla avrebbe potuto migliorare le cose.
Fatto sta però che fosse strano,che una persona,si aggirasse
in un luogo simile,nel cuore della notte,proprio quando l'intero corpo
di guardia al castello sta cercando lui,qualcosa non quadrava.
Ritornò su i suoi passi inoltrandosi ancor di più
nella foresta,si muoveva rapido e silenzioso,ancora meglio di
prima,però non vedeva guardie sul suo percorso,strana cosa.
Continuava a muoversi,ma ancora niente,qualche altro minuto a
spostarsi,ma ancora niente.
Poi all'improvviso,un suono,quasi il verso di un animale,qualunque cosa
fosse doveva controllare,forse n'è valeva la pena.
Accelerò il passo,aveva paura che potesse succedere qualcosa
di brutto,non sapeva cosa,ma lo sentiva,doveva arrivare in
tempo,qualunque cosa stesse succedendo.
E poi,arrivò nel luogo in cui voleva arrivare,raggiunse un
altissimo strpiombo di almeno venti metri d'altezza,davanti a lui,le
montagne innevate,dietro di lui la foresta,con le sue ombre e i suoi
nascondigli improvvisati,sotto di lui,un grande ammasso di
guardie,tutte intorno ad un figura.
Guardò in basso e con la sua potente vista vide subito chi
era la donna.
Non riusciva a crederci,proprio lei,in quella foresta?
Perchè? Che motivo aveva per trovarsi li?
Il volto di Sesshomaru tradì per l'ennesima volta la sua
calma apparente,un solo nome gli sfuggì di bocca,il
suo,quello di una sua antica conoscente.
- Toran.
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