"Sei sicura
Un
imprevisto
"Sei
sicura?" Ripete il ragazzo, mentre si avviano verso la casa di
lei.
"Assolutamente"
conferma Annabeth mentre apre la porta di casa per entrare seguita da
Percy.
"Guarda
che non sono bravo, ci potrebbe volere un po' di tempo" conferma
il corvino sedendosi sul divano.
"Aspetterò...sono
paziente" disse lei appoggiando la cartella sul tavolo.
"D'accordo
allora..." incomincia Percy
"Allora
cominciamo" conclude Annabeth sedendosi accanto al ragazzo.
"Sai
che è la prima volta che lo faccio assieme a qualcuno?"
la informa il figlio di Poseidone.
"Mi
fa piacere ma adesso ti vuoi muovere! I miei saranno qui tra un ora e
non voglio farmi trovare con te" annuncia lei.
"Oh
beh grazie!" commenta Percy, incrociando le mani al petto.
"Ti
sto solo dicendo che se mio padre ti vede qui, oltre alla collera di
mia madre dovrai sopportare anche quella di mio padre: lui fa fatica
a pensare che ho una relazione" gli spiega frettolosamente
Annabeth.
"Ah
no grazie… vivere costantemente con la paura di venire
fulminato da tua madre mi basta e avanza, non mi serve farmi
antipatico ad altre persone" risponde lui.
"D'accordo
però ora...muoviti!"
"Così
mi metti pressione...non ci riesco"
"Per
gli Dei Percy! Non bighellonare"
"Okay
agli ordini Sapientona!" ribatte il moro facendo un goffo saluto
militare.
"Aspetta...ci
manca una cosa fondamentale per iniziare" replica dopo un
momento.
"Ma
dai, lo hai dimenticato?! Eppure oggi sapevi che..."
"Scusa,
lo so, sono un idiota" la interruppe il giovane.
"Certo
che lo so, è da quasi due anni che stiamo insieme" dice
lei alzando gli occhi al cielo prima di attrarre il ragazzo a se, per
un rapido bacio sulla labbra.
"Dai
ce l'ho io, vai a prenderlo è in camera" afferma Annabeth
dopo essersi separata dalle labbra del suo ragazzo.
"Si,
adesso vado" si affretta a rispondere il moro.
Dopo
pochi minuti Percy riappare.
"Ecco
l'ho trovato" dice con in mano il libro di matematica.
"Bene
allora iniziammo con questi esercizi" afferma la bionda con un
sorriso.
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