California, here we come (back).

di micettofurastico
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Seth sedeva comodamente sulla sua poltrona preferita impegnato a leggere uno dei suoi soliti fumetti mentre Summer era acciambellata sul divano, ipnotizzata dalla nuova puntata di "Valle di lacrime". 
Seppur fossero passati circa una decina d'anni, poche cose erano veramente cambiate. E sfortunatamente, le più importanti: Seth e Summer erano sposati da un paio di mesi, Ryan aiutava un ragazzino di Chino, era in procinto di avanzare una proposta di matrimonio a Taylor ed erano già trascorsi tredici anni dalla drammatica notte in cui Marissa si era spenta tra le braccia del suo eterno e giovane amore.
All'improvviso, il campanello dei giovani coniugi Cohen suonò ed entrambi furono risvegliati dal loro stato di trans.
Seth sollevò il capo e guardò sua moglie boccheggiando e gesticolando, Summer si limitò a sollevare gli occhi al cielo, sbuffare e alzarsi per andare ad aprire la porta.
Non appena questa fu aperta, la giovane donna dovette tenersi il petto dalla sorpresa: o quello che si trovava davanti era un fantasma vero, o Marissa Cooper era ancora viva.
Bionda più che mai, con i capelli leggermente mossi e lasciati liberi al vento ed una treccina sistemata di lato, i suoi occhi azzurri luminosi come non lo erano da molto tempo e un sorriso imbarazzato stampato sul viso magro e leggermente spigoloso.
-Ero curiosa di vedere la nuova signora Cohen.. Ciao.-
Mormorò con dolcezza all'amica, che, nel frattempo era impallidita.
-Seth! Seth! Corri! Porca miseria, sto facendo la fine della mia matrigna e sono solo due mesi che siamo sposati!- 
Biascicò in maniera logorroica al marito che rimase semplicemente a bocca aperta.
-Porca miseria, quando lo saprà Ryan..-
A quel nome il cuore di Marissa cominciò a battere forte e le gote le si colorarono di rosso: nonostante fosse passato tanto tempo, i suoi sentimenti per lui non erano mutati affatto. Era tornata consapevole che il suo ritorno avrebbe destabilizzato le vite dei suoi amici e per questo non si era creata neppure delle false speranze.
Dopo qualche minuto di abbracci e convenevoli sulla soglia finalmente i tre entrarono in casa, accomodandosi nel salotto dove la televisione ancora recitava appassionatamente i dialoghi di "Valle di lacrime".
Sul volto di Summer si era disegnata un'espressione radiosa e felice che in pochi secondi mutò, lasciando il posto a uno sguardo arrabbiato.
Incrociando le braccia al petto, cominciò a parlare: -Coop, ti rendi conto di quello che hai fatto?! Ti sei finta morta per anni, ci hai lasciati soffrire mentre te eri chissà dove a spassartela.. Tua madre era distrutta, io ero distrutta.. Ryan stava per mandare all'aria tutta la sua vita! Ci hai fatto vivere in un incubo per troppo tempo e poi un bel giorno ti presenti alla mia porta come se nulla fosse. Ringrazia Dio che non sono svenuta, stavolta dovrai darci delle spiegazioni convincenti.-
Concluse, si era arrabbiata così solo con Seth. Era la prima volta che faceva una sfuriata simile alla sua migliore amica, alla sorella che aveva scelto d'avere.
Marissa abbassò timidamente il capo mordendosi le labbra e fissando le sue ginocchia.
-Hai ragione..- Sussurrò. -..ho fatto un casino ma era necessario, era l'unico modo che avevo per liberarmi definitivamente di Volchok.. Mi dispiace..- Disse cominciando a piangere tra i singhiozzi.
Summer la guardò con amore prima di scambiarsi uno sguardo d'intesa con Seth. Entrambi la raggiunsero sul divano e l'abbracciarono. 
-Va tutto bene, si aggiusterà tutto..- La confortò Seth mentre la sua testa cominciava a riempirsi di ipotetiche frasi d'apertura con cui informare Ryan del ritorno del suo primo grande amore.




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