Storia di un Burattino

di Azzura100_D
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C’era una volta un Burattino fatto da degli stuzzicadenti come gambe e come braccia, 5 centesimi gli facevano da faccia, il corpo era un tappetto di sughero, che ancora di champagne. A differenza di altri burattini, aveva un cuore, era piccolo, fatto di cera rossa, attaccato con una punta di colla a caldo sul petto.
Quel cuore lo animava, gli faceva provare emozioni come una persona, era vivo!

Era stato creato in bottega artigianale con le prime cose trovate sul pavimento, il giorno dopo la festa di compleanno del proprietario del negozio.
Era stato messo in vetrina, in vendita. I gironi passavano e nessuno lo comprava, ne ordinavano di nuovi e lui restava li.

Passò un anno e fu data un’altra festa. La mattina dopo il burattinaio non tornò a ripulire il negozio, lasciò tutto il disordine per tutto il giorno. Il Burattino aveva pensato tutta la notte a come andarsene, era un anno che se ne stava in vetrina, senza nessuno con cui parlare, gli altri non provavano emozioni e venivano comprati quasi subito, ma lui no.
Quel giorno decise di prendere tre palloncini gonfiati a elio, che erano rimasti all’entrati e non era stati usati per aspirare l’elio e farsi cambiare il tono della voce. Li portò fino alla porta sul retro legandoli ad uno degli attrezzi del burattinaio per non farli volare sul soffitto, la porta aveva l’uscio per il cane del padrone, con molta fatica e con più tempo di quanto si aspettava. Dopo aver fatto passare i tre palloncini, li slegò  dall’attrezzo e volò via, in altro, fino le nuvole, alla ricerca di qualcuno che lo amasse.

Volò molto lontano dal negozio, passò città, campagne e mari, fino a quando, una notte, notò una lucina che si muoveva in strada sterrata, bucò i palloncini con le sue braccia e scende.

Molto velocemente arrivò alla luce e si accorse che proviene da una bambolina, con un vestito da principessa viola e bianco.

La luce era data dal suo cuore, una piccola lampadina. Serviva ad illuminare il sul percorso dettato dal cuore.

Il Burattino si avvicinò, si avvicinò talmente tanto che il calore da lei emanato fece sciogliere il suo cuore.
La Bambolina sconvolta e senza parole si avvicinò al corpo del Burattino e gli donò il suo cuore, togliendosi la lampadina dal suo petto e mettendola a lui:
‘Il mio cuore basterà anche per te, la luce’.

Il Burattino aveva finalmente trovato qualcuno che lo apprezzasse e lo amasse per quello che era e per tutta la vita.




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