CAPITOLO 45: COMINCIA L'ADDESTRAMENTO
Tenkai stava tranquillamente passeggiando per il viale dorato, assieme
ai suoi due discepoli ed ad un gallo che portava sulla spalla.
Il monaco lanciò uno sguardo al sole che stava sorgendo.
"Credo che per quei quattro sia ora di alzarsi."
Il maestro si tappò le orecchie, cosa che fecero anche gli
altri
due, mentre il gallo scese dalla spalla e si diresse verso le stanze.
"Credo che saranno di malumore al risveglio...mi auguro che Zhai non si
sfoghi su di me!" - commentò Black visibilmente preoccupato.
Il gallò entrò nel tempio e con tutto il fiato
che aveva in gola svegliò i quattro.
"CHICCHIRICHICHICHÌ!!!"
"Credo che tra poco si alzeranno." - disse Geki.
Due secondi dopo il gallo uscì inseguito da Zhai che roteava
i pugnali.
"Io ti uccido! Ti mangerò per cena!"
Gli altri arrivarono dopo un minuto.
"C'era bisogno di svegliarci così!?" - chiese infuriata la
ragazza.
Il monaco accarezzò il gallo che era salito sulla sua spalla.
"Cosa credete, di essere qui per riposarvi? Tanto per cominciare,
questa mattina vi batterete tutti contro di me. Uno alla volta."
"Mi trovi proprio dell'umore giusto...difenditi!"
Zhai cercò di colpire il maestro con i pugnali, ma questi
parò ogni singolo colpo e le diede una bastonata nello
stomaco.
"Controlla le emozioni. Non farti dominare dalla rabbia."
"Luna crescente!"
Con un salto di vari metri Tenkai evitò l'attacco, poi scese
e dette un calcio in faccia all'elfa.
"Non credevo che avrei mai visto Zhai prenderle." - commentò
Illius fissando la scena.
"Sta zitto! Lei è un'elfa, quindi può sentirti!"
Evidentemente Rannek aveva ragione perché Zhai
lanciò un'occhiata truce allo stregone.
"Ohi ohi, la vedo male...ha, dato che voi vivete qui da tempo, potete
parlarci un po' dell'addestramento?"
"Per voi sarà una cosa diversa dal nostro" - rispose Geki -
"Noi
non sapevamo usare la magia, e non eravamo nemmeno dei guerrieri
formidabili. Ci ha allenati per dieci anni, e poi ci ha donato delle
armature magiche."
"E le prove speciali? Le avete superate?"
"Ce ne ha solo parlato. Ma no, non le abbiamo mai affrontate.
È dura ammetterlo, ma non ne siamo all'altezza."
"Voi invece forse avreste qualche possibilità...ha, Zhai
è al tappeto."
"Chi è il prossimo?" - chiese il maestro mentre Zhai cercava
inutilmente di rialzarsi.
"Illius! Pezzo di idiota! Cosa aspetti a guarirmi le ferite?! Muoviti o
ne subirai le conseguenze!"
In parte divertito ed in parte spaventato, lo stregone
ubbidì.
Rannek fu il prossimo.
"Tu mi sembri un guerriero con più contegno."
Lo spadaccino fece roteare la spada.
"E non cadrò facilmente! Iaaaaa!"
Due secondi dopo si trovò sbattuto a terra.
"Alzati."
"Mi ha sferrato una decina di colpi...beh, riproviamo!"
Il monaco schivò l'assalto e dette una bastonata sul
ginocchio del guerriero, poi lo stese di nuovo.
"Tieni più alta la spada. Il colpo sarà
più efficacie."
Lo spadaccino si rialzò e cercò di colpire
più volte il maestro, ma con scarso esito: era troppo veloce.
Tenkai volteggiò sopra a Rannek e lo stese con un calcio
sulla testa, poi si voltò su Illius.
"Tocca a te."
Il mago si preparò.
"Tuono blu!"
Al maestro bastò roteare il bastone per disperdere
l'incantesimo.
"Dovrete fare di meglio!"
Il mago corse sull'avversario e sferrò una bastonata, ma
attraversò un'illusione: prima che potesse reagire il vero
monaco lo aveva già atterrato.
"Il prossimo."
Drizzt prese le spade ed andò verso il maestro a testa alta.
I due si fissarono per qualche istante, ciascuno in attesa della mossa
dell'altro.
Il drow lanciò la sua spada sinistra contro l'umano, che la
deviò facilmente, e poi lo attaccò: i colpi
vennero
schivati, e allora l'elfo usò le schegge di ghiaccio.
Il maestro roteò su se stesso a mezz'aria, schivando le
schegge,
poi si apprestò a colpire Drizzt, ma si fermò
quando
questi lo precedette e li puntò la spada alla gola.
I presenti rimasero allibiti.
"Sei morto." - disse il drow.
"No. Tu lo sei."
Drizzt sentì un dolore tremendo al ginocchio sinistro, alla
spalla destra e sul petto.
"Ti ho colpito e non te ne sei accorto. Comunque bravo." - disse il
maestro all'elfo caduto in ginocchio.
Il maestro passò in rassegna i guerrieri.
"Siete tutti molto forti. Come previsto, vi batterete contro di me e
contro gli oni tutti i giorni per più volte. In questo modo
non
potrete che migliorare. Forza!"
Una decina di oni prese alle spalle i guerrieri, ma questi si ripresero
in fretta e contrattaccarono.
"Black, Geki, voi contro..."
"Non con Zhai!" - supplicò il cavaliere del lupo.
"...Zhai."
"Accidenti!"
L'allenamento proseguì per buona parte della giornata, con
una
serie continua di combattimenti; vennero fatte solo poche pause per
poter mangiare e riposarsi al massimo mezz'ora. Il maestro inoltre
proibì ad Illius di curare le ferite dei suoi compagni.
"I dolori fortificano gli animi" - aveva spiegato - "E dovete essere
capaci di combattere anche se feriti gravemente. Solo così
avrete una speranza di farcela."
Una volta che fu giunta la sera i quattro rientrarono nel tempio per
cenare, mentre Tenkai dava da mangiare agli animali che allevava.
"Ci hanno proprio messi a posto, he?" - disse Illius massaggiandosi il
torace.
"Bah!" - sbuffò Zhai - "La prossima volta mirerò
ad
uccidere. Almeno mi sono sfogata..." - aggiunse fissando Geki e Black
che passavano davanti a loro, il primo con alcuni graffi sul viso, il
secondo sulla pancia.
"Ma intanto le hai prese dal maestro!"
Illius incassò un calcio in faccia e la ragazza si
allontanò per leccarsi le ferite.
"Ci sai proprio fare con le donne." - lo canzonò Rannek.
"Ehi Drizzt."
"Hu?"
"Ora che Zhai è da sola, perché non ne
approfitti?"
"Cosa vuoi dire?"
"Guarda che lo so che ti piace. Perché non le vai un po' a
parlare? Prometto che stavolta non origlio."
"Anche perché dovresti aver imparato la lezione, data
l'esperienza dell'ultima volta."
Drizzt guardò un attimo la ragazza, poi si alzò
ed andò verso di lei.
Il mago fece per seguirlo, ma Rannek lo trascinò via con la
forza.
"Zhai...posso sedermi?" - chiese l'elfo.
"Accomodati."
Il drow si sedette e guardò il cielo.
"Dimmi una cosa..."
"Sì?"
"Quando tutto questo sarà finito...quando il Male
sarà finalmente debellato...tu cosa conti di fare?"
La ragazza stette in silenzio per qualche istante, poi rispose:
"Non lo so. Il mio villaggio d'origine è andato distrutto, e
non ho più nessuno al mondo."
"Vieni con me."
L'elfa lo guardò confusa.
"Vieni con me a Mithral-Hall. Lì potrai cominciare una nuova
vita. E poi non devi essere così pessimista. Può
darsi
che alcuni abitanti del tuo villaggio si siano salvati."
La ragazza abbassò lo sguardo.
"Non devi di certo decidere subito. Puoi prenderti tutto il tempo che
vuoi."
"Sai...nessuno era mai stato tanto disponibile e gentile con me."
Il drow le si avvicinò e le mise un braccio sulla spalla;
Zhai
non si sottrasse, e appoggiò la testa sulla suo petto.
"Mi vorresti sposare?" - chiese Drizzt.
Zhai lo fissò un istante, per la prima volta smarrita in
vita sua. Poi sorrise.
"Sì."
La ragazza rimase abbracciata al drow, ed insieme stettero ad osservare
il cielo stellato.
Come vedete Drizzt è stato molto diretto, spero che vi sia
piaciuto. Fatemelo sapere con un commentino, anche piccolo piccolo.
Dato che non sono pratico di opere sentimentali, non mi dispiacerebbe
ricevere qualche consiglio per migliorarmi.
Intanto grazie ad Illidan
che continua a commentare!
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