Too fast, too soon.
Fitz/Simmons - prompt: danni irreparabili
Jemma lo fissa attraverso il vetro.
Fitz, il suo Fitz, è in coma.
Il suo cervello è stato troppo tempo senza ossigeno.
Il suo cervello ha subito danni irreparabili.
Appoggia la fronte al vetro gelido, nel tentativo di fermare il mondo che sta girando troppo in fretta.
Tutto va, è andato e sta andando, troppo in fretta.
Non era pronta.
Aveva sempre saputo che non era semplice amicizia, aveva sempre saputo che con il tempo sarebbe potuto diventare altro. Non sarebbe stato passionale, non sarebbe stato irruente. Sarebbe stato un amore coltivato giorno dopo, curato teneramente.
Jemma non era pronta, non era pronta a vedersi sbattere in faccia quanto Fitz l'amasse, tanto da sacrificare la propria vita per salvare la sua.
Jemma non era ancora pronta a ricambiarlo.
Poi Fitz le aveva ficcato in bocca l'ossigeno e aveva rotto il vetro.
Il tempo si era fermato e dilatato, Jemma aveva visto fotogrammi di movimenti, la mano di Fitz, le prime gocce d'acqua che erano entrate. Poi l'attimo era finito e da quel momento il tempo aveva ripreso a scorrere freneticamente. Jemma invece è rimasta indietro.
Le sue reazioni sono ritardate, il cervello elabora lentamente le informazioni che giungono lentamente e altrettanto lentamente spedisce indietro la risposta.
Il mondo continua a scorrere e Jemma arranca per tenergli dietro.
Vorrebbe solo aver avuto il tempo, perché la fretta rovina le cose e cinque minuti in più in quella capsula avrebbe potuto salvare almeno la sua sanità mentale.
Avrebbe avuto l'occasione di parlare, di elaborare, di trovare una soluzione.
Vorrebbe riavere Fitz.
Vorrebbe riavere il suo migliore amico accanto a sé.
Ma è troppo tardi.
I danni sono irreparabili e quando Fitz si risveglierà - se Fitz si risveglierà - non sarà mai più come prima.
Quando Coulson le propone una missione sotto copertura, Jemma accetta.
N.d.A.
Battaglia Navale consiste nell'affondare le nostre ship. Sigh. (Quanto mi odio in questo momento.)
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