Berlin

di rainbolouis
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1975 - Berlino

L'ospedale psichiatrico Böhm fu costruito nel 1928, quando il dottor Ägid Böhm fece costruire la struttura, subito dopo essersi laureato in medicina col massimo dei voti in non so quale università degli States. La sua decisione era dovuta al fatto che la madre era affetta da una diffusissima malattia psichiatrica e voleva un posto dove farla seguire e farla sentire a casa allo stesso tempo.
Il dottore, venne successivamente condannato, nel 1946, per aver effettuato svariati esperimenti mortali su persone innocenti nel periodo del nazismo. 
Il mio periodo di tirocinio in questo posto era quasi finito fortunatamente, e poi sarei diventata un medico a tutti gli effetti. 
Ma non ero ancora consapevole del fatto che un giorno sarei stata irrimediabilmente dipendente da questo luogo.

Il trillio del citofono mi fece scattare sulla sedia interrompendomi bruscamente dai miei pensieri: "Emma" La profonda voce di Ken, la guardia della recinzione, mi fece tornare completamente in me facendomi ricordare subito tutto, " È arrivato" potevo sentire il ghigno sulla sua faccia dal tono della sua voce. Alzai un sopracciglio e mi diressi ciabattando verso il portone principale guadagnandomi qualche insulto dai malati nelle loro stanze e anche qualche commento inappropriato. Aprì rumorosamente la vecchia porta di legno e il vento gelido provocò un breve formicolio sulla mia pelle calda, Ken saliva le scale sbattendo rumorosamente le scarpe di cuoio sul cemento mentre teneva saldamente il ragazzo.

"Signor Tomlinson, la stavamo aspettando" dissi con un sorriso a trentadue denti sul volto.
Mi guadagnai uno sguardo assassino seguito da un suo sputo in terra, ma prima che potessi anche solo dire qualcosa venne trascinato via di peso mentre si dimenava dalla grossa guardia, per poi essere buttato in cella bruscamente.

Mi ritrovai in qualche modo a fare ricerche sul nuovo paziente leggendo qualsiasi giornale presente nell'istituto.
Mi attaccai al termosifone e rimasi lì, a pensare, fino alle prime luci dell'alba cercando di scacciare dalla mente gli atti di quello che sarebbe stato il mio primo caso affidato.

Era soprannominato "der teufel" perché intrapredeva una relazione fino ad ottenere la completa fiducia di una donna, per poi in seguito arrivare a violentarla e seppellirla viva.
Mi presi il volto tra le mani tremanti: Dire che ero terrorizzara da quell'uomo era un eufemismo.




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