E se non ti mancherò,chi ti mancherà?

di CrossWay
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Dopo i miei pensieri,e dopo un'altra relazione di 7 mesi che mi ha smontato la vita.
Me ne resi conto,quando lo vidi per mano con un altra. Lì il mio mondo si ruppe davvero,definitivamente.

Mi scrisse Lorenzo quella sera. 
Accettai,un po intimorita dopo tutto quello che fu successo.
A casa sua le cose non eravano cambiate,sua mamma mi adorava come i vecchi tempi e la sua nipotina Nicole non era da meno.
Insieme a me c'era anche il mio migliore amico Cristian per cui la serata filò liscia. Senza occhiate brutte. Anzi quando me ne stavo per andare mi fermò e mi baciò.
Non me l'aspettavo..
Era come un ritornare piccola. Un ritorno della vera me.
Le nostre bocche combaciavano come se non si fossero mai staccate e sentivo i nostri cuori battere veloci. Non volevo pensare,non potevo. Quello che mi provocare era un tuffo nella felicità.
Disse staccandosi poco da me e guardandomi con gli occhi azzurri come il mare.
Avevo un tono un po speranzoso ma non fu cosi.
Il suo sguardo diventò serio tutto ad un tratto.
< Sei stata la persona più importante della mia vita e lo sai che ti vorrò sempre bene.Per cui non pensare queste cose,ma non ti illude neanche.Non voglio tornare e per ora non lo farò,non ne ho la testa>
Annuì guardandolo con molta difficoltà e in silenzio mi allontanai.
La sua manò mi afferò e mi tirò a se baciandomi la fronte,come in quei film romantici che si vedono al cinema. 
Feci un respiro profondo e mi allontanai di nuovo,questa volta non mi fermò.
Piansi molto,non mi ricordo ancora quanto.Ma sono sicura che piansi tanto. Mille pensieri mi giravano nella testa.
Era fidanzato,ma perchè lo aveva fatto? Mi voleva usare?
Quella sera fu l'inizio della mia agonia.
Due anni di pianti,litigate e baci rubati. Di nuovo,si stava ripetando ma all'incontrario.
Mi sentivo in un vertige senza fine.
Era la mia giostra della morte. E poco dopo diventò il mio punto debole.
Andai avanti dicendogli che non mi importava di lui e che tanto ero fidanzata. Non erano bugie,anzi una si.
Mi importava,forse troppo e stava diventando una cosa troppo ingestibile.
Ogni giorno,a scuola lo vedevo e il suo sguardo mi trapassava come un coltello.
Ero invisibile. Dopo anni di "ti amo",di baci,di notti a essere un tutt'uno. 
Non c'era neanche più un "ciao". Anzi si,quando mi chiamava per dormire da me.Ed io ero talmente stupida che mi fidavo di lui,continuamente.
E ora? Mi odia. E fa male,molto male.
Il suo pensiero ormai è un abitudine e il suo sguardo appassito anche. 
Non c'era più nulla,per quanto ci volessimo bene.




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