Al liceo con Sherlock Holmes

di Tisyid
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Mycroft

Quel Watson, non mi è sembrato nulla di speciale, non è particolarmente intelligente o forte, non sembra furbo né popolare, ha un carattere tranquillo. Non ha nulla in comune con mio fratello, Sherlock! chissà che sta facendo ora, approfitto dell'uscita per prendere informazioni. Mi affaccio alla 3a B facendo segno ha un ragazzo di uscire, lui non perde tempo e mi viene in contro.

-Allora?

Mi affretto io, noto il ragazzo mettersi una mano in testa grattandosi la nuca, e rivolgendo lo sguardo in basso, oh no cosa diavolo ha fatto Sherlock.

-Emh... Signore...

-Cosa-è-successo.

Scandisco bene le parole io non perdendo lo sguardo glaciale. Vedo lui muovere le labbra pronunciando parole incomprensibili.

-COSA?!

Alzo la voce, sta davvero peggiorando la situazione.

-Sherlock è uscito dalla classe non è tornato, abbiamo fatto il giro e non c'era.

Dice tutto d'un fiato,pronunciando l'ultima parola con un tono più basso, non ho bisogno di nient'altro da lui, lo congedo con un movimento veloce del braccio e lui se ne va in fretta sospirando di sollievo.

Resto immobile un istante, lo sapevo, lo sapevo che avrebbe combinato qualcosa, non mi resta altro da fare che non cercarlo o mandare qualcuno al mio posto.

Ma è meglio se vado io, hanno già fatto abbastanza, inizio a preparare una giustificazione e mi dirigo verso l'uscita.

Un ragazzo dai capelli neri ha la schiena appoggiata alla porta, ha le braccia incrociate e mi guarda sogghignando lo fisso indifferente, ma la sua espressione non muta.

Lo ignoro dirigendomi verso la porta d'uscita quando si mette dritto e mi viene incontro.

-Buona fortuna col fratellino.

Mi dice all'orecchio per poi andarsene tranquillamente, ma chi si crede di essere quello? e soprattutto come fa a conoscere Sherlock?. Non ho tempo per pensare a lui per ora devo occuparmi di Sherlock esco pensando a dove un sociopatico come lui volesse andare. Non c'erano tanti posti infondo... 

John 

Ancora non riesco a credere che un perfetto sconosciuto sia riuscito a convincermi a marinare la scuola.

In realtà non l'ho mai considerato un perfetto sconosciuto, mi sono fidato di lui fin dal primo istante, anche se non avrei mai pensato di arrivare a tanto. 

-John non preoccuparti non faranno caso alla nostra assenza. 

La voce di Sherlock, mi tranquillizza e preoccupa allo stesso tempo, come faceva a sapere che ero preoccupato? avevo mantenuto uno sguardo indifferente tutto il tempo anche se dovevo aspettarmelo che lo capisse, iniziavo ad abituarmi al suo atteggiamento. 

-Dove stiamo andando? 

Mi limito a chiedere, cercando di cambiare argomento. Lui accenna un sorriso che mi spinge a sapere e conoscere le idee di quel folle. 

-Lo vedrai. 

Sospiro, lo avrei seguito comunque, tanto vale aspettare seguo i suoi passi. Avevamo percorso qualche metro, per poi arrivare alla fermata, erano passati circa venti minuti eee NO non resistevo più, dovevo sapere. 

-Sherlock dove stiamo andando?

Sorride divertito senza voltarsi, guardando fuori dal finestrino. INCREDIBILE, io ero spaventato, ansioso, elettrizzato, arrabbiato ero una sorta di esplosivo di emozioni in quel momento, metre lui si stava semplicemente divertendo a causa delle mie crisi isteriche.

-Sherlock!

-Ti rovino la sorpresa

Sorrise lui, stava davvero iniziando ad innervosirmi.

-Non mi sono mai piaciute le sorprese.

Si volta un attimo, osservandomi per pochi istanti.

-Stiamo andando a New Scotland Yard

Accenno a una risata divertita.

-Davvero, dove andiamo?

-Te lo già detto a  Scotland Yard

-Stai scherzando?

-Io non scherzo mai

-Andiamo in una centrale di polizia!!?

-Si l'ispettore Lestrade mi aspetta, vuoi vedere una scena del crimine?

Per quanto la cosa mi sembrasse folle, l'idea mi elettrizzava e risposi a quella domanda senza neppure accorgermene.

-Si ovvio.

Il ragazzo tornò a guardare fuori dal finestrino accennando un sorriso, fino a stamattina immaginavo che il momento più emozionante sarebbe stato l'arrivo in classe della professoressa, e adesso stavo per affrontare una sorpresa dopo l'altra.

Jim
Così ha Sherlock piace giocare? 
Non è stato difficile capire che fosse scappato con John,ma dove? Scotland Yard, grazie come al solito Seb.

Se Sherlock vuole giocare sarò felice di unirmi a lui. Stavo davvero iniziando ad annoiarmi.

Manca meno di un'ora alla campanella e per quanto io desideri andarmene sarebbe meglio fare passare l'ora per non destare troppa attenzione verso di me.

La professoressa inizia a parlare di un'eventuale gita a Praga che potrebbe svolgersi dipendentemente dalla media dei voti che avrà la classe. 

Suona, mi dirigo verso l'uscita con le mani in tasca , noto un ragazzo alle mie spalle che mi osserva da abbastanza tempo, basta perdere tempo che il gioco inizi. 





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