Fino a qualche minuto fa credevo di essere invincibile. E' strano come
questo mondo riesca a scalfire persino la perfezione della mia arte.
L'arte dell'eterno. L'arte che non può terminare
così, nel freddo di una lama, nella ricerca di un dolore che
non arriverà mai a sfiorare il mio corpo da marionetta.
Aspetto. Ancora ed ancora, mentre questi ultimi attimi della mia
esistenza gocciolano via con esasperante calma.
Perchè l'eternità non può essere
toccata da un banale istante, per quanto dolore e rimpianto esso possa
contenere.
Morirò così: io, l'artista eterno, me ne
andrò in un istante. E' talmente paradossale da farmi
riflettere.
E quell'istante porta con sè un ultimo, disperato, ricordo.
-Sasori
danna! Sasori danna!-
-Deidara, si può sapere cos'hai da gridare?-
-Cos'è l'arte?-
Già. Cos'è l'arte?
Perchè non mi è dato saperlo, almeno adesso?
-L'arte è
eterna... si protrae verso l'infinito e la sua bellezza risiede nella
sua eterna immobilità.-
Voglio solo che tutto
finisca... Soffrirò, perchè il mio cuore
è ancora umano, ma soffro di più in preda ai miei
rimorsi... vorrei non dover ricordare tutto questo.. in eterno..
-L'arte è
esplosione! Un attimo fugace di una bellezza incomparabile!
Perchè è così difficile da accettare
per lei?-
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