SAN
VALENTINO IN CASA SCHÄFER
Sabato, 14
febbraio ore 6:30.
-mi aspetta
un'altra giornata da schifo a scuola- dissi fra me e me mentre mi
truccavo per andare a scuola -CLARISSA HAI FINITO?- urlò mio
padre -SI PAPA' TRANQUILLO ADESSO SCENDO- urlai io mentre mettevo via
la trousse e scendevo -non ti è bastato rimanere incinta a 17
anni? Ne vuoi ancora?- mi chiese mio padre guardandomi male.
Non è
affatto facile vivere con lui che ogni per due mi dice le stesse
cose, si ripete come un disco rotto -papà hai rotto il cazzo!-
dissi io alzandomi di scatto -vedi di moderare i termini signorina ti
ricordo che sei a casa mia e sei un ospite qui- disse lui alterato
-sai che cosa ti dico da stasera io vivrò da mamma e tu ti
fotti lei è l'unica che mi vuole davvero bene a quanto pare!-
urlai in preda all'ira prendendo lo zaino e uscendo per andare a
scuola.
Mi feci la mia
solita mattinata a scuola circondata dalle solite persone e dai
soliti rompi palle “giuro che se sento un altro commento sulla
pancia prendo e me ne vado a casa di Lorenzo senza pensarci due
volte” pensai appena suonò la campanella che segnava
l'inizio dell'ultima ora – hey Schäfer,
ti sei mangiata un cocomero intero?!- urlò un mio compagno.
Preparai lo
zaino, mi misi la giacca, uscii dalla classe. Da quell'edificio
maledetto perché non ne potei più.
Presi il
cellulare e chiamai Lorenzo appena rispose con la voce singhiozzante
dissi di venire a prendermi a scuola direttamente.
Arrivò
in fretta e mi porto a casa, per fortuna mio padre era in studio e
non c'era nessuno in casa -amo ho voglia di fragole- dissi
guardandolo -non è stagione dove cazzo le prendo? Non voglio
girare per Berlino e cercare le fragole solo perché le vuoi
tu- disse guardando la mia pancia.
Sospirai e
iniziai a guardare il cellulare come se aspettassi che qualcuno mi
scrivesse ma chi? Chi mi avrebbe scritto? Io sono sola senza amici
quindi è inutile che mento.
Sabato, 14
febbraio ore 19:30.
Ormai era ora
di cena e la fame era tanta anche perché non dovevo sfamare
soltanto me ma anche la mia bimba. Mio padre tornò a casa con
3 pizze, due birre e una cocacola per me siccome non potevo bere
alcolici -grazie papi- dissi guardandolo con forte imbarazzo -di
niente piccola, buon San Valentino ragazzi- disse sorridendo -grazie-
disse timidamente Lorenzo -grazie- dissi anche io iniziando a
mangiare.
Alla fine di
ogni giorno era tranquillo e non rompeva le scatole, in fondo lo fa
solo per il mio bene.
*SPAZIO
SCRITTRICE*
piccola
shot inventata e fatta al momento.
Spero
vivamente che vi piaccia, recensite e grazie a chi mi segue e un
ringraziamento speciale dalla mia fonte di ispirazione Daisy ♥
buon San Valentino aliens ♥
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