When Love Hurts
Entro
nel piccolo padiglione adibito come mio alloggio.
Sorrido,
ma è un sorriso amaro, senza speranza.
Sei
tornato, e per questo sono felice. Abbiamo parlato, e per questo sono
felice.
Felice
senza un motivo. Dopotutto, perché dovrei esserlo?
So
che ciò che voglio non accadrà mai. Potremmo
essere amici, forse, ma nulla di più.
E
poi c’è lei. Lo so, è lei che ti piace,
è lei che vuoi.
Come
darti torto? Lei è tutto ciò che un ragazzo
vorrebbe. Al confronto, io non sono niente. Solo una semplice ragazza
umana e, perdipiù, vincolata da legami più forti
di quello che potrebbe legarmi a te.
Pensi
che sia semplice, essere la regina dei Varden? No, so che tu non lo
pensi. Del resto, tu per primo hai detto di non voler prendere il
potere.
No,
non è semplice. Perché sta diventando sempre
più estenuante. Perché mi impedisce di essere me
stessa, completamente libera. Anche parlando con te, devo mantenere un
certo comportamento.
Quante
volte avrei voluto abbracciarti, quante volte non l’ho potuto
fare.
Quante
volte avrei voluto dimostrarti i miei sentimenti, quante volte la mia
posizione me l’ha impedito.
Ciò
che ho provato quando ho visto Saphira tornare da sola, tu non hai
idea. Ma non ho potuto mostrarlo a tutti. Il massimo che ho potuto
lasciar trasparire? Preoccupazione per il mio popolo, e un
po’ di rabbia per la tua sconsideratezza.
E
invece, ero in ansia per te. E se ti avessero scoperto? E se fossi
stato catturato?
Avrei
voluto essere io ad andare a cercarti, ma ancora una volta le mie
responsabilità verso i Varden mi hanno tenuta legata qui.
Lei,
invece, è andata a cercarti. Lei è libera, in
fondo. Siete immortali entrambi, e so che vivrete felici.
È
così diversa da me, sia fisicamente che caratterialmente. Ma
anche lei ti vuole bene, anche se qualche volta sembra non dimostrarlo.
Lei ti ha riportato qui.
Tu
vuoi lei, non me, questo lo capisco. Lei ti fa soffrire, sembra che ti
respinga, eppure tu non molli, non ti guardi attorno per cercare
un’altra. Potrei dirti che sarebbe meglio se la lasciassi
perdere, alla fine ci guadagnerei, ma chi sono io per parlare? Nemmeno
io riesco a lasciarti perdere. Ben presto, quando la pace
tornerà su questa terra, in molti si chiederanno con chi mi
sposerò. Ed io, come potrò scegliere? Tanti
giovani Varden ambiranno alla mia mano, ma io ogni volta
penserò a te, e non potrò accettare.
Non
riesco a sostituirti nel mio cuore e nella mia mente, e questo serve
solo a farmi del male.
Per
ogni parola che le rivolgi, il tuo tono di voce è come una
freccia che mi colpisce il cuore.
Ogni
tuo sguardo verso di lei è come un pugnale tra le mie
costole che viene rigirato nella ferita.
Stasera
mi hai chiesto come mai sono così pallida. Mi scopro il
braccio, e vedo i tagli.
Sento
la mia pelle calda proprio lì, sulle ferite, e ci poggio su
la mia mano fredda. Mi porta sollievo.
Ma
non sono solo i tagli. Ho dormito pochissimo in queste due notti.
Pensavo a te, a cosa stessi facendo, ai pericoli che stavi
affrontando… nonostante la stanchezza, non sarei mai
riuscita a dormire.
Dovrei
odiarti per tutto quello che mi stai facendo. Un’altra
persona lo farebbe.
Ma
io no. Perché?
Perché…
la risposta è semplice.
Perché
io ti amo, Eragon….
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