Angelo

di De Profundis
(/viewuser.php?uid=817082)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Angelo 

In sospensione tra cielo e terra
Là, dove pioggia diventa neve
Non troppo in basso per non imbrattarti
Ne troppo in alto per far prima a volare

Volare da me, che povera umana
Nasco e cammino ma mi trovo a cadere,
Da me che tortuga spossata dal mare
Non riesco a girarmi, a poter camminare...

E con lentezza ritorno alle onde 
Protetta dal guscio, sicura prigione
Vorrei essere rondine, un delfino veloce,
Avere paura, cadere agli spari.

Non è forse vana la vita mia? 

Ma come ogni volta sento le piume,
Brezza che alza il mio goffo scrigno,
E alzo il capo per poter osservare
osservare te, disceso di nuovo

E or sono rondine, e or son delfino
Torno tra l'onde, sono veloce 
Non più rinchiusa da quel goffo scrigno,
Non più legata da quella prigione...

Potrei scappare, continuare a nuotare
Non voltarmi più indietro, non alzare lo sguardo
Ma torno la in spiaggia a rivedere chi vive
In sospensione tra cielo e terra...

Grazie della lettura, spero vi sia piaciuta e che abbiate colto ogni sfumatura di questa "poesia".




 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3030666