It's not a cat.

di reidina
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Sei a casa da sola, ti tuoi genitori sono usciti, ma tu hai il cellulare, e puoi chiamare quanto e


quando vuoi!


Le lampadine delle stanze della tua casa nuova sono avvitate bene, non si spegneranno.


Fuori non soffia il vento, ma piove a dirotto, a te piace la pioggia.


Ti incolli al tuo pc personale nuovo e apri una finestra di internet.


Ami internet!


Vai a leggere una storia di paura, tanto te non hai paura di nulla, e poi ti piacciono tanto!


Cominci le prime righe, che parlano di una ragazza da sola a casa...lei ha molti più anni di te, ma ha


comunque paura.


Ti appassiona molto la storia, e non scolli gli occhi dal pc.


Ti vengono brividi! Ti viene da voltarti, ma non cedi alla tentazione.


E solo quando senti un botto provenire dalla cucina ti volti di scatto sussultando.


Probabilmente è il gatto dei vicini che a volte viene a trovarvi.


Poi guardi la finestra. E' chiusa.


Come ha fatto ad entrare?


Si, hai paura, ma non importa. Ti stendi sul letto coprendoti con delle coperte.


Senti un altro botto e cominci a spaventarti.


In casa ci sei solo tu, perché ci sono dei rumori?


Tremi, che fifona! Pensi.


Però sei anche curiosa, ti alzi e vai in cucina.


E' vuota, ma la porta collegata che porta al balcone è aperta.


La chiudi di scatto, prima che possa entrare la pioggia. Ma non è la pioggia che ti spaventa.


Senti un altro botto dietro di te e ti scappa un piccolo urlo, ma dietro di te non c'è niente.


Senti dei singhiozzi provenire dalla tua gola, ma che stupida! Piangi? Ma non c'è niente!


Esci dalla cucina.


Non c'è niente...


Vai in camera dei tuoi genitori.


Non c'è niente.



La porta della tua camera è chiusa.


Ma tu non l'avevi lasciata aperta? Si, sei sicura di si.


Senti dei rumori provenire da lì dentro.


“Mamma....” sussurri mentre le tue guance si rigano da lacrime.


Adesso hai paura.


Adesso sei spaventata.


Indietreggi dalla camera e sbatti contro il muro.


I rumori smettono e tu tiri un sospiro di sollievo.


Ti avvicini allungando la mano alla maniglia della porta titubante.


La aprì di scatto finalmente e quello che ti trovi davanti ti fa scappare un piccolo urlo.


Il gatto dei vicini sta giocando con un tuo cappello.


“Mi hai fatto spaventare!” Gli urli contro con un sorriso.


La porta della tua camera si richiude.


Hai sentito il rumore e non ti volti.


Due mani gelide ti afferrano il collo, sprezzanti.


Urli e cadi a terra, con il collo spezzato.





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