A mio figlio
A MIO FIGLIO
Jiraya. Il mio sensei d molti anni fa.
Con lui ho passato momenti intensi. mi divertivo in sua compagnia. era
sempre il solito donnaiolo! Non la smetteva mai di sbavare appena
vedeva una donna. Mi faceva sempre sorridere.
Grazie a lui ho imparato molte tecniche e gli sono grato di avermi dato le basi necessarie per farmi diventare quello che sono.
Purtroppo la mia vita non è durata molto. Ma in questo momento il protagonista non sono io.
Ora che Ero-sennin ha lasciato il mondo per ritrovarsi qui con
me, vorrei dirgli un miliardo di cose...fargli un milione di domande...
Ma mi limiterò a due o tre pensieri e riflessioni.
Una cosa che invidio tantissimo della sua vita è l'aver visto
mio figlio crescere.Quel figlio a cui ho dato un' enorme
responsabilità quando era ancora in fasce....
Quel figlio a cui vorrei essere stato vicino nei momenti bui della sua
esistenza... a cui vorrei aver dato consigli... aver tirato su il
morale quando riceveva una sconfitta... a cui avrei voluto spiegare le
difficoltà della vita....
A cui avrei voluto dire "Ti voglio bene..."
Purtroppo il sacrificio che ho fatto per salvare il mio villaggio mi ha tolto queste possibilità.
Però Ero-sennin , al contrario, ha potuto almeno parlargli... vederlo piangere, sorridere, arrabbiarsi, combattere.
Io no...
Jiraya ha potuto passare del tempo con lui... ha potuto insegnargli le stesse basi che aveva insegnato a me.
Io no...
Avrei dato qualsiasi cosa per potergli anche solo fare un sorriso nei
momenti di tristezza... o di fargli una carezza quando tutti lo
emarginavano per stupida paura del demone racchiuso in lui.
E' stata un asofferenza dover osservare tutto ciò senza poterlo mai aiutare.
Per fortuna che al mio posto c'era un'altra persona a cui tengo molto e di cui mi fido ciecamente: Kakashi.
Sì, proprio lui. Quell'allievo un po' troppo serio per la sua
giovane età, ma che aveva un grande potenziale. Solo un fatto la
ha rabbuiato ancora di più...la morte di Obito...
In suo ricordo si è fatto trapiantare il suo occhio destro, che
era un regalo d'addio. La sua scomparsa gli ha lòasciato un
vuoto dentro l'anima, segnandolo nel profondo.
Diventato anche lui sensei, ha preso sotto la sua ala protettrice anche
il mio adorato figlio, aiutando ad accrescere la sua formazione di
giovane ninja.
Sono orgoglioso del mio ex allievo... che ha raddrizzato la crescita del mio unico figlio.
Non riesco a credere che anche lui se ne stia andando da questo mondo.
Ora come farà il mio "piccolo" ninja senza una figura di riferimento?
Sarà di nuovo solo... ed io non ci posso fare nulla.
Mi sto torturando l'anima nel sapere che lui sarà di nuovo
abbandonato dalle persone che lo amano e che gli vogliono bene.
Figlio mio... Se solo sapessi il male che provo ora... che ho provato
quando ti vedevo soffrire sapendo di essere impotente davanti a questo
strazio!
Se solo sapessi quanto ti ammiro... quanto sono fiero di come sei
cresciuto... di come hai saputo affrontare le difficoltà... di
come hai saputo ridere in faccia alla paura... di come non ti sei
arreso davanti alla sconfitta...
Se solo sapessi quanto ti voglio bene....
Posso solo urlarlo al vento, sperando che esso lo porti a te... te lo sussurri all'orecchio...
Che ti dica da parte mia:
"Ti voglio bene, Naruto..."
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