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“Sarò
sincero…il mondo in cui vivete oggi è stato generato da
uno di questi ‘Altri’, che dopo essere arrivato nella mia
epoca, sotto false sembianze, mi ha avvelenato, è entrato nelle
grazie del figlio di Dio e l’ha poi tradito vendendolo ai
Romani.”
A quel punto Hinata sgranò gli occhi, alzando lo sguardo verso di lui.
I suoi occhi erano colmi di rabbia e di odio nei confronti di quella persona, la ragazza poteva leggerglielo perfettamente.
“Naruto…stai forse parlando di…?”
“Della persona che su questo
mondo si è fatta conoscere come il traditore dei traditori,
l’uomo dei 40 danari…Giuda Iscariota.”
“E a proposito di Iscariota…” A quel punto intervenne Sai, spiazzando praticamente tutti.
“…Forse c’è qualcosa che devo dirvi anch’io.”
“Alzati e cammina
Per scoprire di essere vivo come non mai…
Lazzaro stamattina
E resuscita un pezzo alla volta la volontà…”
(Subsonica-Lazzaro)
LAZZARO
Cronache Del Primo Redivivo.
5° Capitolo-L’Iscariotina E Gli Uchiha
“Qualcosa che devi dirci anche
tu!?” Chiese Temari, parlando naturalmente a nome di tutti i
presenti che a sentire dire da Sai una cosa simile rimasero
incredibilmente sorpresi.
“Io non so come sia stato possibile ma…” Volse lo sguardo verso Naruto.
“Mi ha salvato da qualcosa che
non sapevo di avere…e se sono rinato è solo grazie a
lui…vorrei essergli riconoscente in qualche modo, nonchè
farmi perdonare per tutto il male che vi ho fatto.”
Il biondo sorrise, prendendo il ragazzo per le mani, guardandolo negli occhi senza mai distogliere lo sguardo dal suo.
“Il Messia perdona sempre chi
ha capito di aver sbagliato, quindi non avere più sensi di
colpa, anzi…aiutaci più che puoi.”
Hinata e Temari rimasero in silenzio ad ascoltare.
Qualsiasi parola avesse detto Sai
sarebbe stata di certo legata all’incredibile discorso che Naruto
aveva fatto fino a quel momento.
“Quel nome…Iscariota…l’ho già sentito da qualche parte.”
“Dove l’hai sentito di
preciso?” Toccò a Hinata domandare, sempre più
curiosa di comprendere dove volesse arrivare a parare.
“Se non erro è il nome
di un medicinale che mi somministrarono ultimamente, e dalla quale ne
ero diventato totalmente dipendente…” Si poggiò la
mano sulla fronte, cercando di ricordare il più possibile.
Ma sfortunatamente con la
purificazione che Naruto aveva adoperato su di lui, anche gran parte
dei ricordi legati alla fonte malvagia del suo malessere erano stati
cancellati.
“Aveva a che fare con
Iscariota…ma non riesco a ricordare bene il nome di quel
medicinale…ne chi me l’avesse somministrato.”
“Però stranamente
ricordi di averlo preso, e di esserci stato dipendente…scusa se
te lo dico ma dopo aver ricevuto una coltellata da te ci vuole ben
altro per farmi fidare delle tue parole.”
“Se ci penso però
è comprensibile, Temari…” Rispose Naruto alla
bionda, ovviamente restia a credere a quelle parole. “La mia
purificazione non è perfetta, è normale che siano rimasti
solo pochi residui casuali del periodo che Sai ha vissuto fino a poco
fa. E’ probabile che stia cercando di dirci la
verità.”
Temari si alzò in piedi, parandosi di fronte al biondino.
“Siamo nel ventunesimo secolo,
Lazzaro…la gente è bugiarda, meschina, traditrice,
è difficile fidarsi di chi ti sta intorno. Per avere una vita
sana bisogna racchiudere nel palmo della propria mano una manciata di
persone della quale ti puoi fidare ciecamente, sperare che non ti
tradiscano mai e a quel punto dare loro tutta la fiducia di cui
disponi…al di fuori di quello spaurito gruppetto di amici,
conoscenti o parenti non ci deve essere spazio per niente, neanche per
il pensiero.”
“Parli così
perché porti ancora indelebile dentro di te il ricordo del
dolore causato dalla coltellata che lui ti ha inferto…” Le
carezzò la parte del corpo che prima era stata lacerata
dall’arma brandita dal giovane dai capelli neri, facendo
sussultare ovviamente la ragazza, che provò un poco di imbarazzo
al sentirsi sfiorata così dalle mani calde e grandi di un uomo.
“Ma adesso lui è
un’altra persona. I suoi occhi sono limpidi, privi di qualsiasi
impurità, perché debellata dal sottoscritto. Chiunque
osservandolo capirebbe che è sincero.”
La ragazza abbassò lo
sguardo, per poi voltarsi verso Sai, fissandolo negli occhi, cercando
di vedere in lui quella sincerità e quella purezza d’animo
di cui Naruto parlava.
E la vide, nella lucentezza dei suoi
occhi color nero pece, e dal suo volto sulla quale vi era dipinta
un’espressione alquanto sofferente e lacerata dal senso di colpa.
Avrebbe voluto parlare, dirle mi
dispiace, ma sapeva che le parole non sarebbero bastate a darle la
spinta necessaria per credere.
Dipendeva tutto da lei.
Non disse nulla, si limitò a dargli le spalle, dirigendosi verso il bagno.
“Aspetta…dove vai?”
“Che domande? Lo sai benissimo
cosa c’è dietro questa porta…e non c’è
nemmeno bisogno che io ti dica cosa ci devo andare a fare.”
Rispose a Hinata, entrando e chiudendo la porta alle sue spalle.
“Temari…”
“Non preoccuparti, le ci
vorrà del tempo, ma anche lei ha un animo candido e buono. Deve
solo assorbire le sue paure…sono quelle che la rendono restia al
credo.”
“Non posso che darti ragione…Naruto.”
Il biondino sorrise di nuovo con
dolcezza, carezzandogli la testa per tirarla un poco su di morale,
dopodichè assieme a lei si voltò verso Sai, che purtroppo
aveva ben poco altro da aggiungere.
“Non ricordi nient’altro?” Chiese Hinata, precedendo il biondo.
“Purtroppo no.”
“Basta e avanza. Almeno abbiamo una pista.”
“Tu cosa pensi che significhi?
Iscariota cosa mai potrà centrare con una medicina che si
somministra a delle persone?”
“Non saprei…” Si mise seduto sul divano, accanto all’altro ragazzo, mettendosi a riflettere.
Il suo sguardo era sempre fisso su un punto indefinito del vuoto, e le sue palpebre leggermente socchiuse.
“…Ma qualcosa mi dice che non è niente di buono e giusto.”
…
“Quell’inutile sacco di
merda tarda a tornare…” Esordì fine seppur pacato
Sasuke, mentre osservava dalla finestra del suo studio la strada, con
le macchine che lentamente percorrevano quella via a doppio senso.
Alcune di esse entravano in un
parcheggio che si trovava dalla parte opposta alla ditta dove Sasuke
lavorava, e non era un parcheggio qualsiasi, ma il parcheggio di una
chiesa.
“Maledette
pecore…” Strinse a pugno la mano che aveva poggiato contro
la grande vetrata che dava appunto sulla strada, digrignando i denti.
“Tutte al servizio di un
signore che non è mai esistito…povere illuse
pecorelle…il mondo non dovrebbe essere popolato da persone
così fragili e stupide…”
Qualcuno bussò alla porta,
riportando dunque alla realtà l’Uchiha, che dopo aver
sbuffato ed essersi sistemato i capelli con una passata di mano, si
sedette dietro la sua scrivania.
“Avanti…”
La porta si aprì, e a fare il
suo ingresso nello studio del ragazzo fu Sakura, di ritorno dalla
spedizione in Betania dove con la sua troupe di scienziati aveva
rinvenuto il sepolcro di Lazzaro.
“Ciao amore, sono ritornata.”
“I miei complimenti per la
scoperta.” Le sorrise, seppur mantenendo quel suo sguardo cattivo
e indagatore, alzandosi dalla sua postazione, raggiungendola e
abbracciandola.
“Sei davvero la migliore.”
“Ti ringrazio, ma purtroppo la
salma che era al suo interno sembra introvabile. Non ha lasciato
neanche un residuo nel sepolcro, nulla di nulla.”
Su quell’argomento Sasuke decise di non marciarci troppo oltre.
Sciolse l’abbraccio, dando le spalle alla ragazza, che si sentiva abbastanza in soggezione di fronte a lui.
“Non avete rinvenuto nient’altro di interessante?”
Sakura abbassò lo sguardo, si sarebbe quantomeno aspettata una parolina dolce da parte sua.
Un ‘mi sei mancata’, un
‘ti amo’, un ‘sono contento di
rivederti’…ma da quando Sasuke era entrato in affari con
suo fratello, non lo riconosceva più.
Prima del matrimonio era dolce, gentile, amorevole…il vederlo così freddo un poco le faceva male al cuore.
Sembrava che gli importasse solo dei
profitti, delle vendite dei suoi prodotti, e del successo che doveva
avere la sua azienda grazie alle scoperte archeologiche della moglie.
Ma soffocò dentro di se
queste orribili sensazioni, le soffocò mordendosi il labbro,
limitandosi semplicemente a rispondere alla sua domanda.
“Purtroppo la grotta in cui
era contenuto il sepolcro non custodiva null’altro, nessun
tesoro, nessun reperto…”
L’Uchiha era già nervoso di suo per la sparizione prima di Lazzaro, e poi di Sai.
Stizzito schioccò la lingua,
dando di nuovo opportunità alla rosa di poterlo fissare nei suoi
occhi tenebrosi e bui come una notte senza luna e senza stelle.
“SIETE TOTALMENTE INUTILI!!!!”
Sakura rimase spiazzata dalle sue dichiarazioni.
“Ho finanziato la vostra spedizione, avete fatto la scoperta del secolo, E VE LA SIETE FATTA SCAPPARE!!!!”
Incredula di fronte alle sue parole decise di rispondere a tono.
“Come si poteva solo
lontanamente immaginare che una salma di 2000 anni si sarebbe
risvegliata e fosse volata via, eh!?”
“Non sono interessato alle giustificazioni Sakura…una cosa dovevate fare e non l’avete fatta.”
“MA SEI SCEMO O COSA!?!?!?
ABBIAMO RINVENUTO IL SEPOLCRO APPARTENUTO A LAZZARO, L’UOMO CHE
FU RESUSCITATO DA CRISTO. E’ LA PROVA INCONFUTABILE CHE QUEL CHE
C’E’ SCRITTO NELLA BIBBIA E’…”
“MENZOGNA!!!”
“…P-Prego?”
Capendo di aver esagerato, abbassò il tono.
“Sono tutte menzogne quelle contenute in quel best seller da 4 soldi…”
“Si tratta pur sempre di un pezzo di storia dell’umanità.”
“Beh si certo…di un pezzo TRISTE della storia dell’umanità…”
“…Sasuke ma tu che cosa
pretendi? Che cosa cazzo pretendi da me!?!? DOVEVO ASPETTARMI CHE UNA
MUMMIA TORNASSE IN VITA E PREPARARMI AD AFFERRARLA CON UN RETINO PER LE
FARFALLE!?!?”
“NON ALZARE LA VOCE CON ME
DONNA!!!...NON HAI IL DIRITTO DI PROFERIRE PAROLA A COLUI CHE FINANZIA
LE TUE RICERCHE E TI PERMETTE DI CONTINUARE A FARTI CAMPARE COI TUOI
STESSI SOGNI E PROGETTI.”
Quelle parole furono una dura
coltellata al petto della ragazza, che strinse fortemente la presa con
la mano lì, in quel punto del petto che iniziava a farle male.
Le labbra le tremavano, ma non doveva piangere ne farsi vedere fragile.
“Sarò anche tuo
marito…ma fino a prova contraria sono anche il tuo capo…e
come capo io PRETENDO…ESIGO…VOGLIO…delle prove
concrete e tangibili sulle vostre ricerche e scoperte.”
“E non ti basta il sepolcro che abbiamo scoperto?”
“Siamo nel ventunesimo secolo
Sakura, la gente non si fa più abbindolare dai servizi al
telegiornale…arrivano facilmente a pensare che sia stata tutta
una messinscena, un servizio montato al computer per attirare lo
spettatore e aumentare lo share.”
In poche parole le stava spiattellando che tutto quello che aveva fatto non sarebbe servito a nulla.
“Quel che servono…sono
le prove concrete della scoperta. Non me ne faccio niente di uno
scrigno di pietra, IO VOGLIO QUELLA SALMA…e la voglio al
più presto.”
Lo sguardo della ragazza si fece più freddo e tagliente.
“…E dopo che avrai
avuto la tua mummia?...Che cosa farai dopo che avrai avuto la tua cara
e agognata Mummia…Sasuke?”
Il ragazzo si avvicinò a lei,
alzandole il viso, prendendolo da sotto il mento con un dito,
fissandola negli occhi in maniera altrettanto fredda e tagliente,
ricambiando dunque lo sguardo della moglie.
“Ti rinnoverò il
contratto di collaborazione con quest’azienda, che ti
permetterà di vivere dei tuoi sogni ancora per i prossimi 6
mesi…nel caso tu non dovessi riuscire a ritrovarla, ti
licenzierò, e a quel punto mi sarai utile soltanto come
casalinga.”
Ennesima coltellata al petto, e stavolta Sakura non ci volle stare.
Gli diede uno schiaffo, un forte e sonoro schiaffo sul viso, cominciando a versare qualche lacrima colma di delusione.
“…”
“SEI UN MOSTRO!!!! DA QUANDO
CI SIAMO SPOSATI NON MI HAI PIU’ DETTO UNA COSA CARINA, MI HAI
SEMPRE FATTO PESARE IL FATTO CHE IO FACESSI QUEL CHE MI PIACEVA E TU
NO, MI HAI SEMPRE FATTO PESARE IL FATTO CHE SE VIVO COME VIVO ORA
E’ SOLO PER TUA GRAZIA DIVINA, TU NON SAI QUANTO TEMPO IO HO
PREFERITO PASSARE LA MIA VITA LONTANA DA TE PERCHE’ AL TUO FIANCO
SENTIVO IL SENSO DI COLPA CHE MI MONTAVA E MI LACERAVA FIN NELLE
VISCERE!!!! CHE RAZZA DI MARITO SEI, CHE METTI DA PARTE L’AMORE E
LA DOLCEZZA PER DELLA STUPIDA IGNOBILE DIMOSTRAZIONE DI POTERE E
SUPERIORITA’!?!?!?”
L’Uchiha non disse nulla, si
limitò ad indietreggiare, premendo il pulsante rosso che era
posizionato sulla tastiera del telefono aziendale, chiamando la
segretaria.
“Si signor Uchiha? Ha bisogno?”
“Ino…portami il contratto di Sakura Haruno e della sua compagnia di fannulloni.”
“Subito signore.”
“BEH!? ORA HAI INTENZIONE DI LICENZIARMI?”
“Non vedo cos’altro io
possa fare…hai osato colpire un tuo superiore, e secondo le
regole della MIA azienda è una profonda mancanza di
rispetto.”
“…PERCHE’ INVECE LA TUA NON LO E’!?”
“Tu non sei nessuno
Sakura…io invece ho il potere di decidere il destino di chi si
trova sotto le mie direttive…”
“Sei soltanto uno stronzo…Dio ti punirà per questo.”
Sentendola nominare dio non potè fare a meno di scoppiare a ridere sguaiatamente.
“E’ vero…ricordo di aver sposato una bigotta.”
“Come scusa?”
“Sakura…non
smetterò mai di dirtelo…sei soltanto una povera e fragile
pecorella che cerca di fuggire dalla realtà.”
“Ancora con questa storia? Mi
avevi promesso che non avresti più tirato in ballo questioni
religiose. Dopotutto ci amiamo, la nostra fede non conta.”
“Per quanto non conti a me dà comunque fastidio…e poi…sei stata tu a tirare fuori il discorso.”
“…”
“La terra si è generata
5 miliardi di anni fa…con la caduta di innumerevoli meteoriti e
comete sulla sua superfice si è potuta generare la vita negli
oceani…queste forme di vita si sono evolute man mano col passare
del tempo fino ad arrivare a noi…e tutto questo grazie ad
un’unica legge che tu e tutti quelli come te rifiutate di
accettare e di perseguire.”
“E quale? Quella del
più forte? Quella che ti permette nella tua posizione di lusso
di poter sputare in faccia a chi ti pare consapevole di essere
superiore al prossimo?”
“Noi umani siamo persone
civili…ci limitiamo a sputare…se fossimo animali io ti
avrei già sbranato.”
“Sei soltanto un chihuahua che
tenta di abbaiare a un megafono facendosi passare per un
tirannosauro…e se hai intenzione di licenziarmi sappi che
chiederò le pratiche per il divorzio.”
A quel punto la porta si aprì di nuovo, e Itachi fece capolino.
“Scusami capo…”
“Itachi, quante volte ti ho detto che si deve bussare oppure chiedere conferma di visita alla mia segretaria?”
“Mi dispiace ma è un’emergenza. Si tratta di Sai…dovresti venire a sentire.
“…” Vedendo il
fratello maggiore abbastanza preoccupato, si diresse all’uscita
dal suo studio, superando sua moglie senza neanche degnarla di uno
sguardo.
“Non sei più l’uomo che amavo e che ho sposato.”
“…Tutto a questo mondo
cambia…si adatta…io sono cambiato per adattarmi allo
stile di vita che conseguo…” Voltò un poco lo
sguardo, fissandola con la coda dell’occhio.
“E’ il principio alla base dell’evoluzione e della sopravvivenza.”
“Sei soltanto un povero
psicopatico fissato con l’evoluzionismo. Scendi dal tuo torno di
onnipotenza Sasuke, che sei un essere umano, non un dio.”
“Non mi sono mai definito
tale…anche perché se lo facessi mi mancherei
profondamente di rispetto…non esiste nessuno più in basso
di Dio nella catena evolutiva dell’uomo.” E se ne
andò assieme a Itachi, lasciando Sakura da sola in quello studio
vuoto e freddo, come il cuore dell’uomo che aveva sposato e che
amava ancora nonostante tutte le sofferenze che gli stava provocando,
nonostante il pianto che la colse impreparata in quel preciso istante,
facendola sfogare contro le sue ginocchia, piegata su se stessa.
Mai come in quel momento avrebbe
voluto essere da tutt’altra parte, con i suoi amici scienziati, a
pensare ad altro piuttosto che a quell’uomo che ormai non aveva
più nulla di amorevole, dolce e gentile.
…
I due Uchiha si trovavano nel
seminterrato dell’azienda, in quella parte accessibile della
struttura non presente neanche nei piani della planimetria di
costruzione dell’edificio e nemmeno nei piani di evacuazione
dello stesso.
Erano all’interno di una
stanza, illuminati solamente da una piccola lampadina appesa al
soffitto, che oscillava al di sopra di un tavolo con poggiato sopra un
macchinario per la riproduzione dei suoni.
“Quel nome…Iscariota…l’ho già sentito da qualche parte.”
“Dove l’hai sentito di preciso?”
“Se non
erro è il nome di un medicinale che mi somministrarono
ultimamente, e dalla quale ne ero diventato totalmente
dipendente…Aveva a che fare con Iscariota…ma non riesco a
ricordare bene il nome di quel medicinale…ne chi me
l’avesse somministrato.”
“Rimanda indietro il nastro…” Itachi obbedì, facendo come da Sasuke richiesto.
“Se non
erro è il nome di un medicinale che mi somministrarono
ultimamente, e dalla quale ne ero diventato totalmente
dipendente…Aveva a che fare con Iscariota…ma non riesco a
ricordare bene il nome di quel medicinale…ne chi me
l’avesse somministrato.”
“Da una parte siamo stati
fortunati…quel figlio di puttana…” Disse Itachi,
mentre Sasuke si mordeva l’unghia del pollice, cercando di
contenere il nervosismo.
“Abbiamo fatto bene a
piazzargli una microspia collegata ad un registratore vocale che
supporta le Microcassette. Se ricordava tutto avrebbe spiattellato ogni
cosa, e la polizia sarebbe venuta a conoscenza del piano poco alla
volta.” Disse Itachi.
“E’ comunque una pedina
che abbiamo perduto a causa di Lazzaro…mi chiedo come abbia
fatto.” Prese a camminare avanti e indietro lentamente, a braccia
conserte, ragionando a voce alta, mentre il fratello lo guardava,
stando seduto sull’unica sedia della stanza.
“Nessuno riesce a sopravvivere
alla Iscariotina, è un farmaco letale. Una volta presa anche una
sola pastiglia, il corpo si adatta alla sua presenza, assuefandosi, e
le funzioni dell’organismo che non consentono una riproduzione
naturale degli enzimi contenuti nel farmaco inducono il paziente stesso
ad assumerne una quantità sempre maggiore, inibendo qualsiasi
funzione di ragione o pensiero…lasciando spazio solo al
desiderio interminabile di prenderne ancora…a qualsiasi
costo…eppure sembra completamente guarito, come se gli effetti
del farmaco non si fossero mai completamente evidenziati su di
lui…ricordo che era una di quelle cavie riuscita a rimanere
razionale il più a lungo dopo la prima assunzione…sembra
quasi un’opera divina.”
“Non crederai veramente all’esistenza di Dio…vero Sasuke?”
“Itachi…io non credo in dio anzi…io voglio UCCIDERE Dio…”
“Wow, queste parole mi ricordano quelle di Kratos in God Of War”
“Cerca di non uscire dal
discorso per favore…dopotutto sai perché siamo
qui…e sai anche che cosa dobbiamo fare.”
“Certo, lo so
benissimo…” Abbassò lo sguardo. “Se siamo qui
è soltanto per riparare agli errori commessi in passato.”
“Ma finché
Lazzaro sarà vivo non potremo agire indisturbati. Uno come lui
è una seria minaccia per noi Altri…dobbiamo metterlo
tacere una volta per tutte.”
Il titolo è una merda lo so, ma non sapevo come nominarlo =D.
SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSALVE A TUTTI RAGAZZI =D
Scusate il ritardo di un giorno ç___ç ma ho avuto degli impegni improvvisi.
Vi porto comunque il capitolo nuovo, siete contenti =D?
In questo nuovo pezzo della storia vengono fuori ulteriori altarini.
Si scopre cos'è L'iscariotina, ma come mai è stata
creata? E soprattutto cosa nascondono Sasuke e Itachi Uchiha? Chi sono
in realtà?
Ma soprattutto perchè Sasuke deve essere così stronzo con
la povera Sakura? Lo mollerà definitivamente? Riuscirà
Lazzaro assieme a Hinata, Temari e Sai, a venire finalmente a capo di
questa misteriosa faccenda?
Tutto questo e altro ancora, nel prossimo capitolo, il 19 di Marzo. Non mancate vi aspetto ;)
Detto questo io vi saluto e vi lascio ai ringraziamenti delle recensioni, UN BACIONE GRANDISSIMO ;^) See ya.
CRAZYFROG95: Ehilà =D Sono contento che il capitolo scorso ti
abbia permesso di comprendere che i tuoi ragionamenti erano in parte
esatti =).
Spero che la fiction nel complesso ti piaccia, che susciti il tuo
interesse, e che soprattutto con questo nuovo capitolo qualche altro
tuo ragionamento possa finalmente trovare le certezze che gli mancano.
Alla prossima e grazie mille ;^)
WOLFEYES: Perdonata, anch'io ho ritardato, non uccidermi ç_ç
Si i capitoli durano abbastanza poco XP non volermene, li faccio
apposta così =) Dopotutto la mia storia deve appassionare,
coinvolgere e soprattutto impegnare il lettore per un tempo abbastanza
piccolo =) proprio come se fosse un capitolo di un manga (Peccato solo
che esce una volta al mese ma ahimè non posso accorciare i tempi
più di così TOT)
Gli Uchiha hanno qualcosa di sospetto, e in questo capitolo si nota moltissimo dal loro comportamento =P.
Eh si uso Word, il correttore è attivo, anche se qualche volta mi lascio sfuggire degli apostrofi sbagliati XP.
Mmmh, Sleepy Hollow mi ispira, se ho del tempo potrei provare a vedere
qualche episodio, si si, mi intriga molto (anche se l'idea di rimanere
con le lacrime agli occhi e dire NOOO E' FINITO DATEMI IL SEGUITO TOT
mi entusiasma di meno XP)
Non preoccuparti io ADORO le tue recensioni, sono stupende, mi diverto sempre a leggerle =D.
Al prossimo mese e grazie ancora ;^)
P.S: Ameba Stronzo apparirà, non preoccuparti, apparirà u.u
HANNON: Ziau Cuoricino <3
Oh si...il cervello...con tutta quella materia grigia, gelatinosa, quelle sue fibre di neuroni, mlmlmllmlmlmm...ok basta XD.
Io coi discorsi complessi ci so fare, il problema è che se lo sono troppo mi rincoglionisco da solo...=D.
Sasuke ci è rimasto mooolto male, e si è sfogato sulla
povera Sakura che udite udite VUOLE IL DIVORZIO...lo farà o
tornerà sui suoi passi?
Gli altri sono...Gli altri u.u (per ulteriori dettagli vedere le ultime righe del capitolo XP).
Se sto facendo tutit questi progressi è anche grazie a te =)
punto ad eguagliarti in bravura anche se so che è impossibile XP
tu sei la migliore su EFP *w*.
Non vedo l'ora che ritorni per leggere il capitolo, mi manchi ç_ç. al 19 Marzo, un bacione <3 mia <3.
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