Lucius Narcissa
Sfogo.
C'era
una strana astomsfera nell'ingresso, quella sera. Sulla soglia del
grande portone di marmo bianco continuavano a Materializzarsi persone
dall'aspetto molto vistoso, alcune delle quali erano veramente molto
importarti. La ricchezza si poteva quasi annusare, gigantesche collane
d'oro, abiti da sera inimmaginabili e anelli ricoperti di preziosi
diamanti. Ogni invitato si guardava intorno con espressioni di
meraviglia, congratulandosi con i padroni di casa, per avere un maniero
cosi' elegantemente curato.
- Abraxas, che piacere tu sia ugualmente venuto stasera, mi dispiace
per il tragico evento. Sincere condoglianze. - disse Cygnus Black,
vedendo entrare il signor Malfoy, seguito dal figlio Lucius, un ragazzo
sedicenne molto attraente e simile al padre. Aveva capelli biondo
platino lunghi fin alle spalle, legati da una semplice e fine stringa
nera. Non accenno' ad un sorriso, ma inchino' la testa brevemente.
Cygnus dovette ammettere che quegli occhi di ghiaccio lo avevano
leggermente colpito, cosi' come il portamento del giovane. Varcarono
silenziosamente nel salotto, lasciando il passaggio ai nuovi
Materializzati che si mettevano in fila per entrare nel maniero.
Quando tutti si furono accomodati davanti ai vari tavoli rotondi del
salone, Cygnus si alzo' e sua moglie Druella fece altrettanto.
- Č con grande piacere che vi do il benvenuto a casa nostra,
questa sera. Mia moglie ed io abbiamo organizzato questa cena con
entusiasmo, aspettano ognuno di voi. Signore e signora Lestrange.. -
disse, voltandosi verso il tavolo di fianco al loro, dove sedevano i
coniugi Lestrange con il figlio Rodolphus. Questi ultimi si alzarono,
iniziando il loro discorso.
Fu in quel momento che Narcissa Black ne approfitto' per alzarsi e dirigersi di nuovo verso l'ingresso.
" Quante storie, devono solo sposarsi... non era necessario invitare
tutta questa gente... " penso', incamminandosi su per la scalinata che
portava al piano superiore del maniero. " Scommetto che Bella non
conosce nemmeno la meta' degli ospiti.." D'un tratto si interruppe,
accorgendosi di una figura immobile in fondo al corridoio. Si
avvicino' cautamente, e piu le distanze si accorciavano, piu capiva che
il ragazzo stava piangendo. Lo conosceva di vista, sapeva quali erano
le sue mosse abituali, con quale atteggiamento si mostrava alla gente.
Dopo averlo osservato per lunghi sei anni nella Sala Comune ad Hogwarts
o durante le lezioni, riusciva ad indovinare il suo stato d'animo anche
solo con uno sguardo. Il loro rapporto non era di amicizia, forse erano
soltanto conoscenti. Ma sapeva che in un certo senso gli era legata.
- Malfoy.. - sussurro' Cissy.
Lui non rispose, alzando lentamente lo sguardo e inchidando i suoi
occhi in quelli della ragazza. A lei basto' quello sguardo per capire
che non c'era bisogno di parole, doveva solo stargli vicino. Senza
esitare, si sedette accanto a lui, prendendogli una mano e
accarezzandola lievemente.
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